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  1. La ballata del vanitoso punito

    Ascesa e caduta di Andrea Scanzati, l’Angelo Nero del giornalismo italiano.


    Dicono di lui:

    The Washington Burp: «Il Tony Manero del XXI secolo»

    Le Meraviglie dell’Uncinetto: «L’Hemingway toscano»

    Addavenì, giornale cattolico: «Una delle personalità più influenti del 2023 d.B [dopo Barabba]»


    Celebrità.

    FAN GRASSOTTELLA: Andrea! Andrea, ti imploro: fammi un autografo.

    SCANZATI: (Sorridendo) Ti prego… dammi del Lei...
  2. La Perfetta Letizia del giullare di Dio

    Sono pochi i santi che sono entrati nell'immaginario collettivo e, tra questi, spicca senza dubbio San Francesco d'Assisi.

    Francesco apparteneva alla casta mercantile, era un giovane come tanti altri della sua epoca: amava la vita mondana, ma desiderava dare un senso alla sua vita. Come molti altri ragazzi del tempo, in un primo momento valutò una carriera militare, stroncata sul nascere da una serie di malanni che lo costrinsero a ritirarsi nei possedimenti paterni.
    In questi luoghi...
  3. CHI SI VERGOGNERA' DI ME...

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    Chi scrive lavora nel settore funebre. Non starò qui a raccontare i particolari della mia professione però, in quanto cattolico, ho sempre avuto l'abitudine di recitare una breve preghiera in presenza di una salma.


    Una volta mi capitò di entrare nell'abitazione di una persona deceduta la cui famiglia era formata da Testimoni di Geova. Il titolare dell'agenzia funebre pregò me e i miei colleghi di non ostentare alcun segno o gesto che potesse rimandare alla religione cristiana...
  4. Soggetti smarriti

    Dopo aver scritto lo scorso articolo sull'Armenia, e di come gli armeni siano stati del tutto dimenticati dal dibattito pubblico e dal giornalismo (se non per qualche servizio estemporaneo e che non spiega nulla di come si sia arrivati ad oggi), mi è venuto da pensare che non si tratti dell'ultimo caso di questo tipo, ma che ve ne siano altri, anche più significativi.

    Da buon progressista, negli anni '90 e 2000, non mi bastava ricevere il Verbo dalla stampa “libera e indipendente”...​
  5. I cinesi non accettano la rivendicazione di aver raggiunto il Polo Sud lunare da parte dei indiani.
    La motivazione è tecnica, la sonda sarebbe atterrata a circa 600km dal target quindi troppo distante (per gli standard sinici non è nemmeno zona polare).
    La rivendicazione è chiara: ci arriveremo noi (cinesi) nel 2026.
    Cinesi che intanto dicono che manderanno uomini sulla Luna entro il 2030, costruiranno una base robotica con i russi nel Polo Sud lunare negli anni '30 del nostro secolo.
    Perché...
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  6. Chissenefrega del Vesuvio (di Franco Marino)

    "Ho smesso di fumare, camperò una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto". E' una delle più brillanti battute di Woody Allen che, come sempre, contiene un significato molto più profondo di quanto si creda. Sostanzialmente, il senso è che il rimedio ad un problema che si riveli molto più problematico del problema stesso, non è un rimedio. Ed anzi, aggiungerei, spesso diventa un problema maggiore di quello che si vorrebbe risolvere.
    Ci sono, infatti, pericoli che possiamo...
    Oggi avevo bisogno di un bel " chi se ne frega.........". Grazie Franco. Hai ragione, chi se ne frega............ per tutto. 😇😇😇💚🤍♥️
     
  7. Requiem armeno

    Avviso che quel che segue è un articolo particolarmente lungo. Ringrazio in anticipo chi avrà la pazienza di leggermi sino alla fine.


    Sentendo una forte, istintiva simpatia verso il popolo armeno, non posso non provare un'amarezza profonda verso ciò che lo colpisce, e quindi cercherò, almeno a beneficio dei miei pochi lettori, di far capire qualcosa sul conflitto che ruota attorno all'ormai fu Repubblica di Artsakh, ovunque nota col nome doppiamente straniero di Nagorno Karabakh (la...​
  8. I perché dell'odio contro Napolitano (di Franco Marino)

    Se qualcuno mi chiedesse "Ma tu hai odiato Napolitano?", sarei in un certo imbarazzo. Perché la sua morte può essere valutata in due modi: il punto di vista politico e ciò che ha rappresentato. E io nei confronti di Napolitano ho sempre avuto un sostanziale disinteresse. Sul piano politico, è stato uno dei personaggi più sopravvalutati del sistema italiano, al quale si attribuiscono meriti e demeriti che, in realtà, non ha mai avuto, se non quelli rientranti nella sua peculiarità di servo...
  9. Napolitano, l’amerikano rosso

    Con Giorgio Napolitano se ne va l’ultimo piciista storico, l’unico dirigente comunista a cui fu accordato il privilegio di tenere un ciclo di conferenze (lectures) presso prestigiosi atenei nordamericani. Faceva parte della fronda anglofila, devotissima alla massoneria. Leggenda vuole che sia stato iniziato, in tempi lontani, direttamente alla loggia “Freedom” di New York, che ha sede al Rockfeller Center e annovera molti italiani. Scrive Ferruccio Pinotti, riportando le...
  10. Mezzi di locomozione scolastica

    Mezzi di locomozione scolastica.
    Vado a prendere mia figlia a scuola, e naturalmente mi metto in piedi ad aspettare, l'apertura del cancello. Al mio fianco si mette una vettura in tripla fila, in modo tale che il conducente possa guardare il cancello senza sforzare il collo, lasciando la macchina accesa, per via dell'aria condizionata, incurante che il suo tubo di scarico era sotto il mio naso, e il calore sprigionato dal motore, raddoppiava la calura di un settembre arido, allora senza dire...
  11. UNA MACCHIA NEL CUORE
    Una festa di 18 anni a Fiuggi Anagni, i genitori del neo maggiorenne hanno affittato un agriturismo per ospitare gli amici del figlio e le loro famiglie. I ragazzi sciamano insieme nei giardini quando vengono raggiunti da una capretta bianca di pochi mesi di età che si avvicina perché abituata a farsi coccolare dai bambini, un cucciolo bianco, l’emblema perfetto dell’innocenza e della purezza.
    I ragazzi non ci pensano su due volte, caricano la capretta in una carriola...
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  12. Merkale e Račak come Bucha?

    Tratto dal libro di Biagio Di Grazia "Perché la Nato ha bombardato la Serbia nel 1999?"

    Il primo attacco alla piazza di Markale e al mercato avvenne il 5 febbraio 1994 quando fu colpita da granate di mortaio che causarono la morte di sessantotto persone e il ferimento di duecento; il secondo attacco alla piazza Markale avvenne il 28 agosto 1995 e lasciò sul terreno trentasette morti e novanta feriti. I primi rapporti della strage al mercato Markale arrivarono a Zagabria la sera del...
  13. Margherita Porete, un'eretica in grazia di Dio

    Marguerite Poirette, nata tra il 1250 e il 1260 a Hainaut, Valenciennes.
    Arsa viva l'1 Giugno 1310 a Place de Grève.

    Nascita e morte non dicono molto di una persona, ma certamente una condanna al rogo per eresia spinge i curiosi a trovare il movente di quella terribile fine.

    Marguerite Poirette, o Margherita Porete, è giunta a noi grazie alla curiosità di una donna, Romana Guarnieri, che ha scoperto, dopo tantissimi secoli, la vera autrice di un trattato di mistica di cui, nel tempo, non...
    I concetti di per se’ difficili e profondi, scorrono piacevolmente comprensibili. Quanto scritto con grazia e semplicità denota grande sensibilità e conoscenza nonché umiltà nell’affrontare un tema non facile. Ammirevole
     
  14. UN RICORDO DI ISA BARZIZZA

    Tante, bravissime e bellissime attrici hanno diviso la scena con Antonio De Curtis in arte Totò.
    Ma nessuna risulta più amabile e riconoscibile di ISA BARZIZZA, quasi l'equivalente al femminile della sua spalla storica, Mario Castellani.
    Riusciva ad essere sexy senza mai scadere nel kitch, sapeva cantare e recitare assai meglio di tante giovani colleghe. Lavorò in teatro e in televisione. Ma fu anche sfortunata nella vita reale. Nel 1960, a soli 31 anni, decise d'interrompere la carriera in...
  15. Arisa, Morgan, Mancini: come media e politica truffano lettori ed...

    I dati parlano chiaro. I partiti sono in netta crisi, l'astensionismo sale alle stelle e i media tradizionali - annoverando tra questi giornali, televisioni e radio - perdono ogni anno lettori, diminuendo la tiratura. Inoltre, i conti di nessuna di queste realtà sono sostenibili: significa che se non interviene lo Stato - o direttamente o attraverso le banche - queste realtà dell'informazione e della comunicazione semplicemente sarebbero chiuse da un pezzo. Chiedersi le ragioni di una...
    Vero, verissimo; devo, tuttavia, spezzare una lancia a favore de La Verità di Belpietro a cui sono abbonato da 2 anni. Vannacciate a parte, che purtroppo sono in prima pagina e avrebbero pure rottolcazzo, sui temi da te citati che, giustamente, sono quelle di interesse generale, tranne l'implosione USA dei quali la linea generale spesso lecchina e purtroppo gli autovelox spaccati, Borgonovo, Giraldo (ladurezzadelviver), Boni Castellane, ma anche Veneziani stanno facendo un ottimo lavoro per essere una fonte di informazione mainstream.
     
  16. I femminielli di Palermo (di Franco Marino)

    Mio padre aveva trentatré anni più di me, non tanti, ma chiunque lo conobbe, lo descriveva come un signore di altri tempi. Il fatto è che lui lo era davvero. Essendo figlio di genitori molto anziani (50 il padre, 45 la madre) ereditò un'educazione ottocentesca, che esprimeva anche in modi che lo facevano sembrare molto più anziano di quel che effettivamente fosse. Avendo convissuto con lui fino al suo ultimo istante di vita, è col suo tipo di mascolinità che mi sono confrontato. Che non...
    MIODDIO!
    Hai un coraggio da LEONE!
    Io sostengo queste teorie da almeno 40 dei miei 63 anni di vita.
    Sempre incompreso, sempre tacciato di maschilismo!
    E' scientificamente provato che se togli al Maschio l'inibizione ad aggredire una donna, se gli togli l'autocontrollo (un Doberman lo si addestra proprio per questo), diventa un'arma pericolosa, un'arma dalla quale una donna non può fisicamente difendersi.
    I maschi NON DEVONO PIANGERE, devono CONTROLLARSI e piangere (se proprio devono) in privato.
    E comunque, last but not leats, sono poche le donne che siano davvero donne, che scelgono un uomo che piange... possono riempire di chiacchiere i talk show ma sceglieranno sempre il maschio forte, coraggioso, virile... se possono.
    Quel maschio deve garantir loro di difendere e proteggere la prole e la madre!
    Quel maschio deve essere disposto a MORIRE per la prole e la madre... DEVE!
    E questo è un istinto antico, troppo antico per essere stato superato da 100 anni di femminismo (Femminismo? Fare di tutto per essere uguali agli uomini è FEMMINISMO? Dunque se gli uomini facessero di tutto per essere uguali alle donne cosa sarebbero... MASCHILISTI?); l'autocontrollo maschile è un istinto che ha più di 2 milioni di anni!

    Chi vuole capire di COSA io parli, si faccia alcune domande come ho fatto io e INDAGHI:
    Come mai le femmine hanno gli occhi grandi, i tratti dolci, gli arti flessuosi, la voce di un bambino?
    PER INIBIRE LA VIOLENZA MASCHILE e GARANTIRE che la prole e la madre vengano DIFESE!
    Indagate, studiate, chiedetevi e scoprirete che la natura sa come si fa bene un certo lavoro, un lavoro che si chiama SOPRAVVIVENZA della specie!
    I Maschi NORMALI non alzeranno MAI un dito su una donna... e, rifelttete anche su questo, specialmente le donne, se un Maschio vi dicesse le stesse cose che vi dice una Donna, manterreste l'autocontrollo? Non so voi ma, le stesse cose dettemi ferocemente da una donna a quella donna le perdonavo... ad un Maschio NO, e reagivo da Maschio e quel maschio passava un brutto quarto d'ora!!!
    Ci vogliono far credere che siamo tutti uguali, appiattiti su posizioni che sono, per natura, insostenibili! Forse si dovrebbe riprendere in mano la teoria di impegnarci ad amare davvero le differenze e difenderle senza volerle per forza appiattire!
    Oppure dovremo organizzarci per far si che un nano vinca le olimpiadi di salto in alto!
     
  17. TOTO' MANICHINO...

    (Estratto daL volume "La Paura fa Totò", a cura di Giuseppe Cozzolino e Domenico Livigni, Cento Autori)


    Quella dell’automa e del “manichino vivente” è un leit motiv ricorrente della letteratura fantastica e nera, oltre che nella storia del cinema di genere.

    E.T.A. Hoffmann inserisce il tema in uno dei suoi racconti più apprezzati (“L’Uomo di Sabbia” del 1815) e Edgar Allan Poe vi dedica un saggio (“Il Giocatore di Scacchi di Maelzel”) nel 1836. La letteratura ‘weird’...​
  18. Lo stupro di Palermo ovvero rivoglio uno stato di diritto (di Franco...

    Quando si verificano vicende come quella dello stupro di gruppo di Palermo, ma anche come quella di Impagnatiello, mi viene un istinto di cui, confesso, mi vergogno e di cui peraltro ho già parlato: schierarmi dalla parte dei colpevoli, vedere se tutto sia come si racconta, diffidare di quelli che, proferendo insulti e minacce sui social contro il cattivo, cercano di sedersi al tavolo dei "buoni". Un po' deriva dal vecchio istintaccio di sedermi accanto ai cattivi quando il tavolo dei...
    Poco in sintonia con questo tuo articolo stavolta.
    Erika De Nardi avrà trovato marito perché fisicamente attraente e perché,talvolta,la sindrome della crocerossina non è di esclusivo appannaggio delle donne...
    Andrebbe modificata la Costituzione e introdotta la pena di morte per i casi di delitti orripilanti con colpevoli colti in flagrante o rei confessi. La rieducazione del galeotto è una bufala senza eguali. La galera ti rieduca se vivi sapendo che non ci tornerai mai più (i lavori forzati raddrizzano le schiene più ostinate),l'eliminazione degli ostinati è un vantaggio (in termini di costi e di sicurezza) per la società, non un danno. Ma tanto,col Vaticano in Italia, continueremo a fare bau bau ad ogni delitto mostruoso e i mostri ce li ritroveremo in giro nuovamente 🤬
     
    Sono sostanzialmente d'accordo, ma a me spaventa pure la faciloneria perdonista che spesso imperversa nel nostro Paese. Innanzitutto assistiamo spesso ad un doppiopesismo oltranzista della magistratura e delle stesse forze dell'ordine nei confronti di cittadini italiani rispetto agli innumerevoli irregolari che continuano ad essere "importati" nel nostro Paese (A Meloni, mbeh???). Poi vi è una nauseante tendenza a "capire, spiegare, contestualizzare" pure di fronte a reati mostruosi come stupro, pedofilia, infanticidio col risultato di minimizzare sia l'orrore di quegli atti sia di chi li compie ("I compagni che sbagliano"). Io al "recupero" di Erika non credo neanche un pò, mi spiace. Quando si supera una determinata linea, non credo si possa tornare indietro.
     
    I casi di stupro, a danni di donne o bambini, mi hanno sempre turbato molto. Da donna, avverto visceralmente il senso di orrore che una violenza simile possa suscitare, quindi non condivido questo tuo post.
    Però credo che il problema sia a monte. Un serial killer, per esempio, ha una sua psiche che lo muove a compiere atti atroci sulle vittime, delle vere e proprie torture che portano alla morte vera e propria. Non si limita a un colpo di pistola in testa, perché il serial killer prova piacere a uccidere.
    Mi domando, invece, cosa passi nella testa di ben sette persone che si accaniscono su una ragazza per stuprarla. Cos'è che ha condizionato il loro comportamento? Perché la loro coscienza non è intervenuta per fermarli e soccorrere un essere umano ripetutamente abusato e che chiedeva di smettere?
    Al di là della pena, che spero sia durissima, dovremmo chiederci come, noi tutti adulti, stiamo educando le nuove generazioni, con cosa li stiamo influenzando e, finché si è in tempo, cambiare rotta.
    Ma per farlo occorre domandarsi: cosa si agita in me? E come questo si trasmette al prossimo?
     
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  19. Twin Peaks, una serie dannatamente bella!

    La prima volta che ho sentito parlare di Twin Peaks è stato circa uno o due anni fa. Da ragazzina, mi era capitato di sentire la famosa frase: "Chi ha ucciso Laura Palmer?", ma citata in ricordo di un periodo giovanile degli adulti che mi stavano intorno.

    Fu poi un contatto di Facebook, il cui entusiasmo per la serie mi colpì, che mi mise la voglia di guardarla. Solo di recente ho deciso di farlo e, a fronte di quelle viste finora, posso dire che è la migliore mai guardata in assoluto!

    Non...
    Twin Peaks é stata la causa di acquisto del mio unico apparecchio televisivo. Dovendo viaggiare per lavoro, facevo registrare tutte le puntate e, al ritorno le vedevo più volte. Le ho tenute su cassetta e...trasferite su cd
     
    Io ho trovato le stagioni in streaming, ma ovviamente bisogna fare i salti carpiati per saltare i pop-up sul gioco d'azzardo e le donnine nude 😂
     
  20. Perché dietro la morte di Prigožin potrebbe esserci Putin (di Franco...

    Da quando Putin è diventato per i filoamericani dogmatici l'erede di Hitler, mi sono guadagnato tante ostilità presso di loro per aver sempre sostenuto la tesi che i giornalisti russi antiputiniani siano stati, in realtà, ammazzati dagli Stati Uniti. Certo, prove non ne ho ma del resto non ci sono nemmeno prove che il colpevole fosse Putin. Eppure gli omicidi dei giornalisti vengono attribuiti tout court a Putin come ad Andreotti viene attribuita la mafia sebbene i fatti dicano che il...
    Riporto senza commenti ciò che un giornalista, vicino al governo, Yuri Podoljaka (Юри Подоляка) ha scritto nel suo canale Telegram.
    Siamo convinti che la morte di Prigozhin sia stato un attentato dei servizi segreti occidentali per le seguenti ragioni:
    1) Prigozhin era in Niger l'altro ieri (un giorno prima dell'incidente) sarebbe stato facile ucciderlo in Africa dove pochi sapevano che fosse lì.
    2) Sarebbe stato facile ucciderlo quando si recava tra le prime linee con "pallottole vaganti" o una mina collocata giusta.
    3) Far saltare in aria un aereo tra Mosca e San Pietroburgo é stupido "i russi non sono così stupidi".
    4) Oltre a Prigozhin sono morte 9 persone tra le quali due piloti e l'assistente di volo "I russi non uccidono russi inutilmente".
    5) É palese che si vuole addossare a Putin questo massacro cercando di destabilizzare il governo.
     
    Ma appunto, questa è l'opinione del giornalista vicino al governo. Poi c'è chi semplicemente sa che Prigozin era diventato scomodissimo per Putin e che anzi il leader russo volesse dare un segnale, facendo capire a tutti chi comanda, senza porsi il problema di doverlo nascondere, cosa che accade sempre in momenti di debolezza.
    Come è andata a finire? Non lo possiamo sapere con certezza. Certo è che Putin il movente ce l'ha eccome.
     
    Mmmm....due sono le cose dubbie
    1) Sul canale Telegram di Prigozhin il gruppo Wagner é in fermento. Il nuovo capo ha scritto che Prigozhin aveva previsto un attentato alla sua persona e, in caso di sua morte, ha lasciato istruzioni ben precise e piuttosto dure.
    2) I russi non uccidono russi inutilmente, sull'aereo c'erano 8 persone oltre a lui e uno dei capi della Wagner, 7 non c'entrano nulla con Wagner, inclusi piloti ed hostess.
    Il governo ufficialmente non ha dichiarato la morte di Prigozhin perché 1) non volava mai assieme ai suoi capi fosse uno o più, non é la prima volta che durante i suoi spostamenti usa sempre 2 aerei lasciando il suo none sulla lista passeggeri. 2) sono d'accordo che sarebbe la cosa più stupida se l'avessero fatto saltare in aria tra Mosca e S. Pietroburgo. Però...errare umanum est e...nessuno sa la vera verità
     
    Last edited:
    Come giustamente scrivi tu, è quasi impossibile fare un'attenta valutazione se i fatti vengono riportati in base agli interessi.
    Quindi, insieme alla logica, vado ad istinto ed applico la regola dei 10 secondi. In 49 anni non ha mai sbagliato. Spesso mi sono fregata da sola, non fidandomi. Ma, a posteriori, non ha mai sbagliato. Il mio primo pensiero, alla notizia dell'attentato, è stato "È una copertura, è ancora vivo e Putin ha altri progetti per lui."
    Vedremo.
     
    A me dalla Russia indicano sospetti che vanno più verso alcuni generali e colonnelli non proprio putiniani: era più scomodo a loro che non a Putin che dopo la tentata marcetta su mosca potevano essere più facilmente avvicendati e dati in pasto all' opinione pubblica spesso scontenta si, ma non per la guerra, come dice merdana, bensí perché non si schiaccia il piede sull'acceleratore.
    Putin per molteplici ragioni non vuole/può tagliare definitivamente la testa a Kiev, ma in una nazione a potere tutt'altro che monolitico e piena di gente che ancora sa combattere un ampio consenso, al contrario di qui, è fondamentale, da qui lo scaricabarile sulle forze armate.
    Non lo sapremo mai.
     
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