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  1. Cortocircuiti o demenza?

    Molti li chiamano cortocircuiti mentali, io li chiamo in un modo più scurrile. Vedo persone che si di menano, per far accettare la cultura delle persone che arrivano dal continente africano e dal medioriente, dove le donne non possono fare nulla, lapidano i gay, va bene accetto. Ma sono le stesse che si commuovono quando la cortellesi, spinta dal popolo buonista (senza aiuto non si va da nessuna parte) fa un film dove la donna subisce tutte le angherie da questi uomini italici, le stesse...
  2. Le giuste critiche alla famiglia Cecchettin (di Franco Marino)

    Come tutti, a 42 anni ho il mio bagaglio di lutti. E di ognuno di essi, ricordo uno schema fisso: la voglia che tutto l'ambaradan finisse presto, una forte depressione, una grande paura per il futuro, laddove queste persone rappresentassero per me un paracadute, una grande chiusura di stomaco. Ed è una prassi ricorrente. Chi vive un profondo dolore vede recidere, spesso persino in pochi minuti, il tempo di un infarto fulminante, anni di ricordi, di gioie e dolori vissuti assieme. Quando...
    I media fanno il loro lavoro: battere a tamburo sulla notizia eclatante. La politica fa il suo lavoro: cavalcare l'onda modaiola sfruttando la notizia eclatante. La fama arriva ai parenti e fa superare il dolore, se mai c'è stato. Spero che almeno abbiano preso dei soldi, dato che da giorni hanno aumentato l'audience televisiva e fanno vendere i giornali. Se non l'hanno fatto sono emeriti imbecilli e allora mi spiego come una ventidueenne sia caduta preda di uno squinternato.
     
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  3. Kissinger e il moralismo (di Franco Marino)

    Tempo fa mi venne l'idea di intervistare un camorrista che conosco molto bene. La cosa può legittimamente far inorridire ma va spiegata. Tanto per cominciare, non ho rapporti - diciamo, come dire - lavorativi con questa persona, semplicemente ho usufruito per diversi anni di un servizio legale che mi offriva e nel quale probabilmente riciclava i suoi introiti, e avendo, in un certo senso, conquistato la sua simpatia (una volta o l'altra vorrò capire perché i delinquenti stravedono per me)...
    Avevo studiato a Milano e a Dublino, col mio primo marito avevo abitato a:Londra, Parigi, NY, col mio lavoro avevo già girato l'EU e stavo per accettare un incarico in un paese nordafricano. Non me la sto "tirando" ma é una premessa per dire che, con mio padre, patito solo di 2 cose: medicina e politica, discutevo spesso, forte delle mie esperienze fuori Italia, tacciandolo di incompetenza e provincialismo in quanto vivente in un paese di montagna senza tali esperienze. Nel 1980 mi regalò un tomo di 1114 pagine con appunti storici e dettagli geografici, dicendomi: " Te ghe girà un pocheto el mondo. Desso lesi chi tuto el mondo lo gha fato, lo fa e lo farà girare" - Traduco: " Hai girato un pò il mondo. Adesso leggi chi tutto il mondo lo ha fatto, lo fa e lo farà girare".- GLI ANNI DELLA CASA BIANCA - Henry Kissinger
     
  4. Lo Stato ci lasci scopare in santa pace (di Franco Marino)

    Alla scuola io debbo un ringraziamento speciale per avermi vaccinato contro una serie di cose che di lì in poi avrei evitato come la peste: la nostalgia e le comitive. Sulle comitive la penso come gli inglesi: "due" è compagnia, "tre" è una folla. In me, sin dalla nascita, è presente una divaricazione tra gli intensissimi rapporti di amicizia che sono riuscito a costruire con amici che non si conoscono tra loro, e gli attacchi di drapetomania (cioè l'istinto di darmela a gambe) che si...
    É sempre un piacere leggerti, sono estremamente convinto su quello che dici alla fine, che il compito della scuola è quello di istruire e non educare. Ovviamente il compito di educare spetta alla famiglia. Ma a volte lo Stato è costretto ad intervenire perché purtroppo oggi la famiglia si sta sgretolando, non assolve il compito principale di far crescere i figli nel rispetto e nell'educazione. Essendo i genitori impegnati in un sistema consumistico delegano il compito importante di far crescere i figli allo Stato il quale non essendo in grado di farlo fa solo che danni.
     
  5. Internet

    Nel periodo dei social è più difficile dire bugie. La modernità, la tecnologia per questa volta (anche con altre guerre e pandemie) vi si sta ritorcendo contro. Voi potenti, voi Mangiafuoco, voi semidei che con le bugie avete fatto la storia. Ci avete fatto crescere sulla base di menzogne. Menzogne sui conflitti, mondiali e specifici, menzogne su attentati, rapimenti, omicidi e stragi di ogni genere. Adesso che non esistono solo le vostre tv prezzolate e i giornalisti venduti, attraverso i...
  6. Caro Grillo, la colpa non è tua ma di chi ti ha votato (di Franco Marino)

    Ho spesso detto che la cosa di cui vado più fiero è di non aver mai creduto ad una virgola della narrazione covid. In realtà ce n'è anche un'altra: non aver mai considerato neanche per un momento di votare il Movimento 5 Stelle. Tutto mi divide, sia interiormente che esteriormente, da quel mondo che ho visto nascere con i miei occhi, di cui conosco moltissimi di quei personaggi poi diventati famosi e con i quali mi sono spesso scontrato, fino a giungere presto alla determinata convinzione...
    Quando il Beppe nazionale si esibì nelle piazze italiane, sinceramente, mai avrei pensato che riuscisse a tirar su così tanta gente per un partito virtuale. Siamo coetanei. Lo incontravo 50 anni fa a Milano io studentessa lui cercava di fare il pagliaccio (mai considerato come comico) per entrare al Derby, il tempio del cabaret, dove si esibivano i "mostri" della satira. Non l'hanno mai voluto. Frequentavamo il "Tencitt" vicino alla Statale dove spesso trovavamo anche lui, accompagnato da pochi in quanto persona insopportabile, borioso, maleducato, strafottente, rancoroso, avaro, profittatore.
    Se lo vedevamo seduto "Uh signùr ghe el Bepp ndem via". Quando ha formato il M5S scommessi con un amico che, appena fatto i soldi lui sarebbe scomparso mollando tutto. Ovviamente ho vinto, ma, ho tristemente verificato quanto sia facile "imbelinare" (termine genovese) gli italiani. Quelli di adesso però, perchè, 50, 40, anche 30 anni fa non ce l'avrebbe fatta.
     
  7. Il silenzio degli indecenti

    Non finirò mai di stupirmi dell'infima qualità di quegli squallidi individui che compongono la cosiddetta classe dirigente italiana. Gente che passa la vita a pontificare su social, salotti televisivi e persino dalle pagine di improbabili libri che le case editrici, che fanno tanto le schizzinose con chi non ha un nome, gli pubblicano e fanno mettere in vetrina manco fossero i nuovi classici. Gente che, con la spocchia di chi non è abituato al contraddittorio, spiega sette giorni su sette...​
    Ho sempre creduto che nulla succeda per caso, quindi tutto ciò sta accadendo perché i sinistri più sordidi ammutoliscano. Se parlassero tornerebbero visibili e qualcuno si ricorderebbe di loro mentre così stanno scivolando nell'oblio. Purtroppo...un oblio facoltoso....mi accontento, mi fa meno bruciore di stomaco sapere che contribuisco a mantenerli che a sentirli starnazzare!
     
  8. La necessità di passare dal dissenso al consenso (di Franco Marino)

    Quando mi trovo a parlare della (prevedibilissima) "crisi del dissenso", non posso fare a meno di provare un certo imbarazzo. Mi sento come se mi chiedessero di commentare le sorti della squadra di calcio del paesello dove ho vissuto da ragazzino e al quale sono rimasto affezionato. Questa squadretta gioca in serie D e ha iniziato male il campionato. Anche ammesso che avessi visto le partite - mi limito a seguire solo i risultati, sul televideo - il punto è che se ci scrivessi un...
    Il dissenso si deve fondare anche su "interesse economico". Non a caso il PCI, ora PD, ha fondato tutto sulle cooperative rosse. La gente che ha problemi economici, che deve mettere un piatto in tavola, pagare l'affitto, non ha tempo per la politica, ma ti vota volentieri se tu fornisci loro una paga.
     
    Purtroppo la destra antisistema si fonda sul grosso imprenditore linguacciuto, sulla pasionaria urlatrice e sul rentier tronista (come il babaecălus petroniano Gianluca Vacchi), i quali non muovono un dito perché vogliono evitare grane.
     
  9. Soggetti smarriti

    Dopo aver scritto lo scorso articolo sull'Armenia, e di come gli armeni siano stati del tutto dimenticati dal dibattito pubblico e dal giornalismo (se non per qualche servizio estemporaneo e che non spiega nulla di come si sia arrivati ad oggi), mi è venuto da pensare che non si tratti dell'ultimo caso di questo tipo, ma che ve ne siano altri, anche più significativi.

    Da buon progressista, negli anni '90 e 2000, non mi bastava ricevere il Verbo dalla stampa “libera e indipendente”...​
  10. Altre inquisizioni

    Da due giorni è materialmente impossibile, per i cittadini russi, l'ingresso in auto nei Paesi Baltici. E non solo l'accesso su auto immatricolate in Russia è vietato, ma anche l'ingresso con bagagli o anche solo un cellulare non approvato nel mercato europeo. I russi, che hanno molto più senso dell'umorismo di estoni, lituani e lettoni (non che ci voglia poi molto), già scherzano dicendo che gli sarà permesso entrare in UE in mutande e col passaporto in mano, ma in realtà la cosa fa...​
  11. UN ALTRO GUARDIANO DEL CANCELLO?

    È noto che nel corso dei decenni svariati scienziati abbiano studiato e messo a punto centinaia di vaccini, utilizzati per sconfiggere le malattie più disparate. C'è il vaccino contro la poliomielite, contro la meningite, contro la malaria, contro il vaiolo, contro la tubercolosi, contro la varicella etc. etc.


    Però nonostante questa enorme quantità di vaccini è da almeno due anni che nel linguaggio comune quando si menziona un vaccino senza precisarne la sua funzione si sottintende il...
  12. Margherita Porete, un'eretica in grazia di Dio

    Marguerite Poirette, nata tra il 1250 e il 1260 a Hainaut, Valenciennes.
    Arsa viva l'1 Giugno 1310 a Place de Grève.

    Nascita e morte non dicono molto di una persona, ma certamente una condanna al rogo per eresia spinge i curiosi a trovare il movente di quella terribile fine.

    Marguerite Poirette, o Margherita Porete, è giunta a noi grazie alla curiosità di una donna, Romana Guarnieri, che ha scoperto, dopo tantissimi secoli, la vera autrice di un trattato di mistica di cui, nel tempo, non...
    I concetti di per se’ difficili e profondi, scorrono piacevolmente comprensibili. Quanto scritto con grazia e semplicità denota grande sensibilità e conoscenza nonché umiltà nell’affrontare un tema non facile. Ammirevole
     
  13. L'idea dell'uomo solitario, in lotta con tutti i suoi simili, formalizzata dall'inglese Hobbes nelle due frasi: "Bellum omnium contra omnes" e "Homo homini lupus", diventa dominante proprio nell'Inghilterra moderna e da lì in tutto il mondo. La nascita della borghesia e l'affermazione dell'astro londinese sulla finanza globale, hanno fatto la fortuna di queste idee, in finale le radici antropologiche del liberalismo.
    Ciascuno di noi è solo e in lotta con tutti gli altri per prendere quante...
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  14. I femminielli di Palermo (di Franco Marino)

    Mio padre aveva trentatré anni più di me, non tanti, ma chiunque lo conobbe, lo descriveva come un signore di altri tempi. Il fatto è che lui lo era davvero. Essendo figlio di genitori molto anziani (50 il padre, 45 la madre) ereditò un'educazione ottocentesca, che esprimeva anche in modi che lo facevano sembrare molto più anziano di quel che effettivamente fosse. Avendo convissuto con lui fino al suo ultimo istante di vita, è col suo tipo di mascolinità che mi sono confrontato. Che non...
    MIODDIO!
    Hai un coraggio da LEONE!
    Io sostengo queste teorie da almeno 40 dei miei 63 anni di vita.
    Sempre incompreso, sempre tacciato di maschilismo!
    E' scientificamente provato che se togli al Maschio l'inibizione ad aggredire una donna, se gli togli l'autocontrollo (un Doberman lo si addestra proprio per questo), diventa un'arma pericolosa, un'arma dalla quale una donna non può fisicamente difendersi.
    I maschi NON DEVONO PIANGERE, devono CONTROLLARSI e piangere (se proprio devono) in privato.
    E comunque, last but not leats, sono poche le donne che siano davvero donne, che scelgono un uomo che piange... possono riempire di chiacchiere i talk show ma sceglieranno sempre il maschio forte, coraggioso, virile... se possono.
    Quel maschio deve garantir loro di difendere e proteggere la prole e la madre!
    Quel maschio deve essere disposto a MORIRE per la prole e la madre... DEVE!
    E questo è un istinto antico, troppo antico per essere stato superato da 100 anni di femminismo (Femminismo? Fare di tutto per essere uguali agli uomini è FEMMINISMO? Dunque se gli uomini facessero di tutto per essere uguali alle donne cosa sarebbero... MASCHILISTI?); l'autocontrollo maschile è un istinto che ha più di 2 milioni di anni!

    Chi vuole capire di COSA io parli, si faccia alcune domande come ho fatto io e INDAGHI:
    Come mai le femmine hanno gli occhi grandi, i tratti dolci, gli arti flessuosi, la voce di un bambino?
    PER INIBIRE LA VIOLENZA MASCHILE e GARANTIRE che la prole e la madre vengano DIFESE!
    Indagate, studiate, chiedetevi e scoprirete che la natura sa come si fa bene un certo lavoro, un lavoro che si chiama SOPRAVVIVENZA della specie!
    I Maschi NORMALI non alzeranno MAI un dito su una donna... e, rifelttete anche su questo, specialmente le donne, se un Maschio vi dicesse le stesse cose che vi dice una Donna, manterreste l'autocontrollo? Non so voi ma, le stesse cose dettemi ferocemente da una donna a quella donna le perdonavo... ad un Maschio NO, e reagivo da Maschio e quel maschio passava un brutto quarto d'ora!!!
    Ci vogliono far credere che siamo tutti uguali, appiattiti su posizioni che sono, per natura, insostenibili! Forse si dovrebbe riprendere in mano la teoria di impegnarci ad amare davvero le differenze e difenderle senza volerle per forza appiattire!
    Oppure dovremo organizzarci per far si che un nano vinca le olimpiadi di salto in alto!
     
  15. Ho letto il libro di Vannacci e confermo: è un libro inutile (di Franco...

    Quando uscì il libro di Harry di Inghilterra, mi ripromisi di non comprarlo perché il pregiudizio mi diceva che avrei letto quello che, comprandolo, effettivamente poi avrei letto: un'inutile spruzzata di veleno da parte di un eterno secondo, che sa benissimo che non sarà mai re e che per questo non si pone il problema di cosa sia la monarchia inglese, nel bene e nel male. Per lo stesso motivo, quando pochi giorni fa ho comprato e letto "Montanelli e il Cavaliere, storia di un grande e di...
    Niger in subbuglio, Russia devasta l'armata Brancaleone, BRICS +Argentina
    Egitto, EAU,Iran,Etiopia da Gennaio 2024 controlleranno l'80% del petrolio, il 35% del PIL mondiale, il 60% di terre rare e diamanti, Lampedusa al collasso, criminalità incontrollata....che c'è di meglio di una partita di calcio virtuale "VANNACCI VS MURGIA"
     
  16. QUOUSQUE TANDEM

    Non parlerò del libro del generale Vannacci, che non ho letto, come la totalità dei suoi accusatori, i quali vorrebbero persino punirlo nel totale silenzio dei media per evitare che venga conosciuto dal pubblico (parole di un noto esponente PD). Parlerò invece, eccome, della persona, delle affermazioni che ne hanno portato alla pubblica crocifissione, e di ciò che questo significa per la società in cui viviamo.

    Il generale Roberto Vannacci, spezzino, 55 anni, attualmente generale di...​
  17. L'ozio è il padre di tutto ciò che conta

    Il liceo classico è un'istituzione anacronistica, inutile nell'epoca attuale, una gran perdita di tempo, qualcosa da abolire al più presto a favore di scuole professionali per agricoltori, idraulici ed elettricisti (prima che tutti i ragazzi divengano influencer e non si trovi più nessuno capace di produrre un po' di cereali, aggiustare una presa elettrica o far ripartire l'acqua corrente). È un concetto che ho già espresso, rafforzato dal fatto di averci perso cinque anni della mia vita...​
    Bell’articolo. D’accordo su tutto, eccetto che sulla frase finale, che immagino però sia solo provocativa, sul meritarci pure la scomparsa del riposo! Come diceva Nietzsche, “V’è nobiltà e onore solo nell’ozio e nella guerra.”
    Ma ancor di più mi viene in mente un aforisma di Lao Tzu: “Mettiti a far nulla e il mondo da sé s’aggiusta”. Nell’ingenua traduzione della prima edizione integrale Italiana del Tao Te Ching, degli anni venti del ‘900. Oggi tradurremmo più professionalmente quel “far nulla” (che tanto riporta alla memoria il nostro “nullafacente”!) come “non fare”. E mi viene in mente il Don Juan di Carlos Castaneda: “Non c’è modo per il guerriero di sfuggire al fare del mondo, perciò tutto ciò che egli fa è non-fare”. 😊
     
  18. Caravaggio e le sue opere a Napoli.

    In passato avevo visto alcune delle opere di Michelangelo Merisi a Capodimonte e sui libri di testo, ma l'ho fatto in modo distratto. Nei giorni scorsi leggendo una delle biografie meglio riuscite su Caravaggio ne ho compreso la grandezza e questo mi ha spinto a vedere sia l'ultima sua opera alla galleria in via Toledo, "Martirio di Sant'Orsola", sia le "Sette opere di Misericordia" al Pio Monte di Misericordia in via dei Tribunali.
    Nella galleria del palazzo di via Toledo...
  19. Portami a Napoli.

    Se vuoi farmi felice devi portarmi a Napoli non una ma tutte le volte che ho bisogno di tornare a casa. Ho bisogno di fare un viaggio che mi riporti alla mia infanzia fatta di cose semplici e di famiglia unita. Eravamo numerosi intorno alle tavolate di Natale: mamma, papà, le sorelle, nostro fratello, gli zii e le zie zitelle. E poi tutti i parenti che arrivavano senza preavviso ma che un caffè ed abbracci dati con affetto li aspettava dietro la porta. Napoli è casa mia. Il mio primo amore...
  20. Sabrina, Mercoledì e tutte quelle eroine fatte con lo stampino

    Fin da bambina, ho sempre avuto una passione per l'estetica dark, i film del terrore e tutto quel filone mistery che permea certi libri, serie TV, film.
    Ero quindi una fan di Sabrina Spellman, la famiglia Addams, Buffy, Streghe e chi più ne ha, ne metta.

    Di recente, Netflix ha scelto di sfornare serie TV basate su personaggi degli anni '90 e primi 2000 entrati nel cuore dei trenta-quarantenni attuali, soprattutto di tutte quelle ragazzine outsider o "strambe" che avevano reali difficoltà a...
    Sembra che nella rappresentazione ideologica attuale dei giovani, sia accettabilissimo essere "diversi" o "trasgressivi" in senso gay/lesbico (che poi, sai la trasgressione), ma bisogni ridurre al minimo quella vera trasgressione che è sempre stata l'esclusione per ragioni intellettive, ossia il vivere in un mondo tutto proprio e la capacità di vedere il mondo in modo non assimilabile alla massa. Alla fine, i veri esclusi, che la società attuale, tanto inclusiva, non fa nulla per includere, sono quelli di sempre. Occhialuti, intellettualoidi, sognatori. I geni di domani.
     
    Infatti le serie come Buffy giocavano al contrario su un gruppo di esclusi: Buffy, carina ma socialmente pericolosa; Willow, la secchiona guardata con disprezzo dalle ragazze popolari come Cordelia; Xander l'imbranato che usa l'ironia come arma contro il mondo; Giles, l'Osservatore Bibliofilo che si trova a disagio nell'Era dei Computer.
    Gli imbecilli woke che pure dicono di adorare questo show non lo hanno capito per niente
     
    Buffy era veramente bello, genuino e potevi davvero ritrovarti in almeno uno o più dei componenti del gruppo. Io mi rispecchiavo in Giles e Willow, a parte la mia totale incapacità di capire le materie scientifiche :D
    Spero che non si mettano in testa di farne un reboot, è perfetto quello originale.
     
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