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  1. La fine del berlusconismo (di Franco Marino)

    Capire l'importanza di Mediaset per questo paese, oggi, è impossibile a chi è molto giovane o molto anziano. Io, che, ahimè, non appartengo più alla prima categoria ma neanche alla seconda, Mediaset l'ho vista in pieno e posso provare a dire, ai più giovani, perché questa televisione è stata così importante per noi e perché la svolta radical-chic e buonista rischia di ammazzarla per sempre. Prima di Mediaset, le reti si chiamavano Fininvest e prima della Fininvest, la TV commerciale...
    Come sempre una analisi ineccepibile, rimaniamo in attesa che si formi o si affacci un nuovo sognatore/innovatore nel campo della comunicazione
     
    È anche stata la prima a trasmettere programmi h24.
    Ho cominciato a guardare i programmi Mediaset con Bim Bum Bam e ho smesso di guardarli con Brindisi.
    Adesso, sinceramente, me ne importa poco.
    Ormai...
     
    Hai colto il punto: chiudendo la porta ai giovani (più o meno talentuosi) e a un certo spirito anticonformista, Mediaset tradisce la propria filosofia aziendale e sceglie di affidarsi a un manipolo di bolliti e di oche deliranti. Checco Zalone ha talento, ma è già un artista affermato.
     
    Come sai, sono d'accordo solo in parte. Non riuscirò mai a vedere i lati "meno peggio" dei programmi della D'Urso, perché sono convinta che non ne abbiano.
     
  2. Milan Kundera e l'insostenibile pesantezza del pedagogismo (di Franco...

    Spesso mi sorprendo a trovare interessanti e piacevoli scrittori che invece vengono considerati noiosi e inflazionati, specie dall'area da cui vengono i miei lettori. Per esempio, di Oscar Wilde tutti conoscono alla perfezione gli aforismi più celebri - del resto, a leggere Wikiquote, sono bravi tutti - ma pochissimi saprebbero parlarvi del profondissimo significato di un caposaldo della letteratura mondiale come "Il ritratto di Dorian Gray". Lo stesso destino è toccato a Leopardi...
    Ai tempi in cui Kundera scrisse i primi libri li scrisse in ceco e non esisteva google con relativa traduzione automatica come non esisteva negli anni '86 quando Adelphi pubblicò i primi testi di Kundera. Tuttavia i traduttori degli anni '80 ( io ho le traduzioni di Andrea Barbato) erano spesso essi stessi scrittori quindi interpretavano quasi perfettamente non solo il testo ma anche il contesto In francese scrisse "La lentezza" che, dopo averlo letto in quella lingua, ho trovato migliore la traduzione italiana dato che Kundera non padroneggiava ancora bene il francese. Nella mia libreria: Il valzer degli addii, Amori ridicoli, Lo scherzo, La lentezza. Manca .....L'insostenibile leggerezza dell'essere
     
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  3. La capacità di farsi leggere (di Franco Marino)

    Un luogo comune tristemente famoso - non nel senso che sia vero ma che ormai ce lo ritroviamo ogni anno in tutte le salse - è che gli italiani non amino leggere, che appartiene alla stessa famiglia dei luoghi comuni che iniziano con "gli italiani". Ma invece di criticare i luoghi comuni in quanto tali, chiediamoci se abbiano un fondo di verità.
    Che esista un'unica tipologia di italiano, è una scemenza talmente sgamabile che si potrebbe retoricamente chiedere a chi la pronunzia "ma allora...
    Io ho quasi trent'anni e ti leggo da quando non ne avevo neanche dieci, e già a quel tempo capivo tutto quello che scrivevi. Penso che basti questo a definire la coerenza tra questo articolo e la tua storia di blogger.
     
    A me piacciono gli scritti che "scorrono" come un ruscello con qualche spruzzo. I tuoi lo fanno e li leggo anche se talvolta scrivi banalità ma le scrivi bene😄 . Inoltre il mio metro di misura é la traducibilità di un testo. Se l'inglese si presta a qualche strafalcione ciò non é possibile con il tedesco che ha regole grammaticali complesse e quattro casi, ma neppure in francese che ha una struttura sintattica precisa così come lo spagnolo che agli italiani sembra facile,
    non parliamo poi del russo con sei casi da declinare!! Con o tuoi scritti vado liscia ovunque😍
     
    Probabilmente a me sembrano banalità perché certe tue deduzioni mi paiono ovvie, ma, ora che ci penso, ciò é dovuto al fatto che a certe soluzioni sono arrivata prima di te non per genialità ma per esperienza di vita. Mi dimentico di essere anziana. Me ne scuso
     
  4. MA QUALE RISPETTO ...
    Il problema magistratura è veramente serio in Italia.
    Mi piacerebbe fare un bel censimento e appurare quanti sono i cittadini che si fidano, e quanti coloro che non si fidano dei magistrati.
    Io credo che la bilancia penderebbe dalla parte di coloro che non si fidano.
    Tale sfiducia cade prima di tutto in capo proprio agli stessi magistrati, i quali troppe volte nel corso degli ultimi trent'anni hanno oltrepassato il confine tra giustizia e politica.
    A partire dal...
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  5. Il divieto del numero 88, ovvero la destra che asseconda i deliri della...

    Una barzelletta ebraica. Un giovane israeliano salva un bambino aggredito da un pitbull che, a sua volta, nella collutazione, viene ammazzato. I giornali lo intervistano lodando la sua impresa e ad un certo punto gli chiedono "Ma lei non è italiano. Di dov'è?" "sono israeliano", "e il bambino?" "E' israeliano anche lui". Il giorno dopo appare sul giornale la notizia del fatto: "Un ebreo ammazza una povera bestiola che stava giocando con un bambino maleducato".
    La barzelletta, come avviene...
    perfettamente d'accordo, del resto come noti tu giustamente l'habitus della sinistra da sempre questo è, sono come i ragazzini , appena gli si offre un minimo di confidenza si prenderanno col dito tutta la mano e il braccio , attraverso le lori ridicole condanne di tutto ciò che nella loro mente bacata non si allinea al " famigerato" pensiero unico.. vanno respinti con durezza senza se e senza ma e non assecondati nelle loro folle, che urlino pure alla luna al ritorno del fascismo e cag....similari , tanto sono e saranno sempre dei cani senza denti...perché fargli il favore di questa considerazione ?
     
    Mi viene in mente la demonizzazione dello svastika, antico simbolo in uso nelle tradizioni orientali e sfregiato dalle ideologie, prima di destra e poi di sinistra.
     
  6. In giro per Firenze
    Torme di turisti, uno dei passati centri più importanti dell'economia europea (e ex capitale d'Italia) ridotto a colonia dell'intrattenimento.

    Turiste in pantaloncini, wine bar, tante code per i "luoghi storici", Yamamay, Tiger, Bata, i piercing, i tatuaggi, la folla zombificata, "vero gelato Italiano", spritz 3 euro, i camerieri che assaltano i passanti per la cena, le ascelle sudate...
    Mi avvicino a un muro, una macchina dice: "Come posso aiutarti" - "E non hai pietà...
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  7. The Borderline e la cultura di Mamma RAI che non muore mai (di Franco...

    Quando si sottolinea la grandezza di Berlusconi, non si sta dicendo che fosse un uomo perfetto ed intonso da macchie - tutt'altro - ma che è stato molto meglio che uno come lui ci fosse, pur con tutte le sue rogne, per motivi che un po' credo di aver già scritto ieri. Analogamente, quando si parla dei social e in generale dell'evoluzione della tecnologia, è giusto sottolinearne i limiti, le nocività, le pericolosità. Ma chi li criminalizza, è giusto che ci dica se l'alternativa di...
    Purtroppo temo che l'impatto dell'uso dei social sui cervelli dei ragazzi fin da giovanissimi sia molto più devastante rispetto a quello della televisione. Lo dimostrerebbe anche il fatto che (pare) i cervelli dei giovani siano mediamente più piccoli. Non solo. Sembra che siano aumentati esponenzialmente i casi di deficit dell'attenzione e i casi di dislessia-disgrafia ecc. Insomma, il discorso andrebbe ampliato ma mi sembra che la situazione sia molto preoccupante.
     
  8. Chi raccoglierà l'eredità politica di Berlusconi (di Franco Marino)

    La morte di un congiunto non è soltanto il dolore del distacco ma anche il momento in cui tocca affrontare un quantitativo enorme di incombenze che piovono tra capo e collo. Intanto tocca organizzare il funerale, cosa non sempre agevole. Poi tocca ereditare debiti, a meno di non fare rinunce ad un'eredità che magari vale molto di più. Soprattutto pare che lo Stato, invece di limitarsi a fare le condoglianze al disgraziato che ha appena perso un suo caro, si scateni nel rendergli la vita...
    Marina in politica non ci entra. Quando il padre lo fece lei ci litigò pure, cosa che non faceva mai, perché sapeva che era attaccabile da molte parti. Ha subito personalmente i danni delle inchieste della magistratura, con la finanza che, come in tutte le attività di Mediaset si accasava per mesi bloccando le attività.
    Potrebbe però stupirmi ma...non credo..penso di conoscerla
     
    30 anni di Silvione bastano e avanzano,il futuro dell ' Italia dipenderà purtroppo dalla tirannia yankee di cui Silvione era il più fedele servitore politico.
     
  9. Cavaliere, mi consenta: una resa dei conti

    Dopo aver letto i necrologi d'eccezione di Filippo Barbera e Franco Marino, che per l'occasione si sono superati, ho dovuto defalcare molte voci che avrei voluto toccare nel mio ricordo del fu Silvio Berlusconi. Ho avuto la notizia di questa morte pesante proprio dalle pagine del “La Grande Italia”, e in quel momento ho saputo che avrei dovuto comunque scrivere qualcosa su di un uomo che è entrato, nel bene come nel male, nella vita di chiunque, in Italia, abbia più di vent'anni. Ma nel...​
  10. Porca miseria, mi dispiace così tanto per lui, era politicamente opposto a me ma io l'ho sempre considerato un bravissimo regista, un bravissimo attore ed ha scritto bellissime canzoni come Sarà per te, un testo meraviglioso...
    È stato "ghettizzato" dal cinema italiano, lui che avrebbe meritato molto più di tanti incapaci.
    Riposa in pace grandissimo Francesco. FB_IMG_1686579518351.jpg
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  11. È possibile un liberalismo nazionale?

    Ricordo che da piccolo, scartabellando i tomi di educazione civica di mio fratello, rimiravo incantato il simbolo del Partito Liberale Italiano: il tricolore con incastonate le tre lettere di colore nero. Mi affascinava soprattutto l’edera in campo bianco, emblema dei repubblicani italiani. Crescendo, ho imparato a detestarli cordialmente, in quanto fazioni profondamente imbevute di credenze filoamericane e ammanigliate al “Sistema”. Pur non essendo un liberale, accetto di buon grado...
  12. Esiste davvero un problema di femminicidio? (di Franco Marino)

    La notizia è di quelle raccapriccianti. Una donna incinta, Giulia Tramontano, viene uccisa dal fidanzato, tale Alessandro Impagnatiello, di cui aveva scoperto non solo l'infedeltà ma anche che l'amante era a sua volta incinta. E, come è ovvio che sia, si ritorna al solito annoso e noioso tema del "femminicidio". Nel momento in cui mi accingo a scrivere questo articolo, ho ancora in testa l'eco degli insulti ricevuti stamattina e ho quasi timore di dire la mia. Poi ricordo a me stesso che...
    La cosa che trovo più assurda è che chi si scaglia contro l'uomo etero bianco, sono sempre gli stessi che si stracciano le vesti in difesa delle nuove culture "ciabattanti". Culture pregne del più bieco maschilismo.
    Sempre pronti a buttare sulle spalle di tutti le colpe di uno, ma di contro, in caso di "ciabattante" colpevole, 'è un caso isolato...non sono tutti così...dobbiamo perdonarlo e capirlo...eccetera'.
    Perché?
    Cos'ha il "ciabattante" in più per meritarsi tutta questa comprensione, anche quando commette "femminicidio"?
    Perché non si rendono conto di questa loro schizofrenia?
     
    Il cortocircuito poi , avviene quando la vittima è massacrata da un ciabattante. In queste situazioni non sanno che pesci prendere....
     
    Il vero problema e' la violenza ordinaria che colpisce le donne, gli uomini, i minori, gli anziani ecc. Qualcuno dovrebbe razionalizzare gli impulsi distruttivi che pervadono gli animi e la società, "organizzare" la violenza e adoperarla per obiettivi piu' nobili e urgenti. Intelligenti pauca.
     
  13. Nella gabbia degli uccelli: cronache di una mattinata nella fogna di...

    Quando io dico che in questo paese si rischia una guerra civile, passo per matto. E la cosa più curiosa, è che passo per matto soprattutto dinnanzi ai miei contatti ideologicamente più vicini i quali, non so se per la codardia tipica del borghese - che, in quanto tale, è moderato (sono un borghese anche io, per la cronaca, quindi mi do del codardo da solo) - o perché convinti che il nostro sia un popolo di rammolliti, pensano che le mie siano le elucubrazioni di una testa matta. Il...
    Twitter è così.
    In un mondo normale, se non sono d'accordo con te, leggo e passo oltre.
    Sui social e soprattutto su twitter, sembra che tutti debbano per forza andare a commentare i post coi quali discordano.
    Con cattiveria, soprattutto.
     
    "Gobba musicofila; disclaimer: christopher nolan enthusiast"😅 Tifo calcistico+bio in inglese= cialtrone assicurato. Purtroppo non me la sento di auspicare una soluzione ruandese: sono troppi e pur sempre italiani.
     
  14. La meglio gioventù. Un film tossico?

    ATTENZIONE: SPOILER!

    La storia inizia nei favolosi anni sessanta. È la storia di due fratelli, Nicola e Matteo Carati, studenti di medicina, figli di una maestra milanese e di un ingegnoso commerciante romano. Roma e Milano, la capitale culturale e amministrativa e quella produttiva e morale. Le esperienze dei due sintetizzano programmaticamente quelle di milioni di sessantottini, “la generazione che ha sognato di cambiare il mondo”, come recita il trailer del film. Salta...
  15. DON VITO ZELENSKY

    Più di trent'anni fa il sottoscritto fu sedotto da una serie di ideologie, uomini e simboli che attualmente vanno molto per la maggiore all'interno della classe politica ucraina. Va da sé che in quanto italiano fui molto affascinato dal ventennio fascista e contestualmente dalla RSI. Quindi ritenevo (probabilmente non a torto!) che i veri invasori dell'Italia non furono i tedeschi ma gli americani. E la cosa che mi faceva ridere e infuriare ad un tempo era leggere sulla Costituzione italiana...
  16. CI LASCIA L'ETERNA "FIDANZATA" DI TOTÒ: ISA BARZIZZA

    Con la morte di ISA BARZIZZA sparisce definitivamente la grande stagione del cinema comico e leggero italiano del Dopoguerra, che seppe regalare sorrisi e speranze ad un Paese devastato e sottomesso dalla follia della Seconda Guerra Mondiale.
    L'ennesima luce/ricordo di bellezza e talento che si spegne, proprio quando ci ritroviamo infilati in un nuovo tunnel di mediocrità e brutture, senza possibilità di individuare una via d'uscita.
  17. Il diritto di essere negazionisti (di Franco Marino)

    Negazionismo è una parola il cui significato - almeno stando a ciò che ci è stato insegnato - rimanda a tetre teorie, tra cui l'inesistenza dell'Olocausto. In sostanza, per il negazionista, l'Olocausto non è mai esistito - o se è esistito, è stato quantomeno gonfiato nelle proporzioni - e, in quanto tale, è un'invenzione degli ebrei per ottenere, come risarcimento morale, una patria alla quale altrimenti non avrebbero avuto diritto.
    Ci sono moltissimi motivi per pensare che i...
  18. I cento anni della volpe

    Henry Kissinger, nato Heinz Alfred Kissinger, compie oggi cento anni. Quello che all'epoca era il figlio di una coppia di ebrei bavaresi, e che si salvò per un pelo dallo sparire come una cifra fra milioni delle vittime dell'olocausto, una volta in salvo oltreatlantico, ottenne la cittadinanza americana e tornò in Germania, da vincitore, come interprete dell'esercito invasore. Fu la prima delle sue incarnazioni come nemesi, ma non l'ultima.

    Per molti anni, in quanto ispiratore dei...​
    "L'assenza di alternative schiarisce la mente in modo meraviglioso" - Quest'uomo mi ha insegnato a pianificare, negoziare, valutare i fatti non con il cuore ma con la ragione permettendomi di raggiungere obiettivi professionali importanti. Tuttavia, leggendo i suoi scritti, ho dovuto sforzarmi di mantenere il mio lato umano per non cadere nell'errore di creare situazioni dannose che, alla fine, ti si rivoltano contro. Cosa che Kissinger non ha fatto lasciando la bolletta da pagare ai posteri. Splendido articolo.Il migliore che ho letto riguardante la vecchia volpe.👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
     
  19. Privatizzare la Rai?

    L'idea di accollare al contribuente un insieme di reti filogovernative o filopartitiche non è infame. Così com’è tutt’altro che insensata l’idea di permettere alle emittenti televisive di operare liberamente sul mercato.
    E allora, direte voi? Allora vale lo stesso discorso fatto per i partiti rispetto alla democrazia e per i giornali rispetto all’informazione: l’assenza della libera circolazione delle opinioni che assicura un sano pluralismo.
    Dieci partiti facsimile pronti a – fingere...
  20. La strage di Capaci fu opera della mafia?

    Riporto un brano tratto dal libro di Stefania Limiti Doppio Livello. Come si organizza la destabilizzazione in Italia

    Un uomo della Gladio siciliana mi ha parlato concretamente di un «doppio livello» nella strage di Capaci. Lo incontrai nel maggio 2010 e durante una lunga conversazione mi disse: «Non penserà mica che fu opera soltanto di quattro mafiosi?». Un'allusione ermetica, ma molto interessante. Si è sempre parlato della convergenza di interessi tra Cosa nostra ed...
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