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  1. Tra le riflessioni emerse ieri durante l'incontro con Franco Bartolomei Mario Michele Pascale e Ferdinando Pastore sul loro libro "Il socialismo e la battaglia contro la Seconda Repubblica", abbiamo vagheggiato un confronto tra il percorso italiano e quello jugoslavo nel Dopoguerra, interrotto drammaticamente dalla guerra civile e dall'intervento della NATO.

    Il nodo che abbiamo sviluppato, prendendo per buoni alcuni spunti di partenza, riguardano il...
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  2. Deutsche Bang

    Il Big Bang della finanza globale sta arrivando? Non voglio fare il profeta, anche perché furono sin troppi quelli a dichiarare, frettolosamente, che il fallimento della Lehman Brothers nel 2008 fosse “Il crollo del muro di Berlino del capitalismo”. Il capitalismo finanziario, come abbiamo visto, ha mille vite e capacità di riadattamento enormi, altrimenti non sarebbe riemerso dopo pochi mesi vivo, vegeto, e a rifare le stesse porcate di prima. Se non pure peggio.

    Però, però... è anni...​
  3. Marzo, Anno Domini 2023, Roma.
    Il clima dell'informazione ci racconta già qualcosa.
    A un certo punto, la nostra società ha smesso di essere una società fordista, pensata per produrre in serie, ed è diventata una società post-fordista. Questa nuova idea si è fatta carico di un messaggio emancipatorio (lavorare meno, lavorare da casa, lavori più qualificati, creativi): preferisco fare il pubblicitario in telelavoro che il metalmeccanico in una fabbrica di veleno.
    La narrativa ufficiale ci...
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  4. Insegnare il Gender è OK.
    Ma guai a parlare di corpi nudi in Storia dell'Arte.
    Dal Manicomio USA è tutto.
    FB_IMG_1679667084030.jpg
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  5. Con un palmo di NATO

    Quando qualcuno ha grandi aspettative di successo in qualsiasi campo, ma le cose vanno in senso diametralmente opposto e a suo massimo scorno, si dice che c'è rimasto “con un palmo di naso”. L'espressione è piuttosto colorita ma descrive bene l'espressione delusa di chi ne è l'oggetto. E più ci si illude e si va dietro a narrazioni autoassolutorie e confortanti, più duro sarà il risveglio.

    Mentre a sentire i nostri tiggì di regime sembrava che l'evento principale nell'universo fossero le...​
    Ho letto con molta attenzione quello che hai scritto e sono d'accordo con te, meno che su un punto: il fatto che si rischi il nucleare in Europa. Da questo punto di vista - poi non vorrei portare sfiga - sono più ottimista. Che l'Europa sia condannata, salvo colpi di coda, ad un dissanguamento economico, è cosa su cui sia io che te abbiamo scritto tanto. Ma a maggior ragione, secondo me, a nessuna delle due potenze interessa denuclearizzare l'Europa, anche perché poi in che modo questo potrebbe consentire una ricostruzione in un terreno radioattivizzato? Gli interessi degli Stati Uniti e della Cina in Europa sono noti e a nessuna delle due conviene inquinare il terreno su cui dovranno ricostruire. Semmai il rischio è un altro e cioè che si mandino milioni di europei a morire per scongiurare l'ipotesi che si lanci la bomba atomica.
    E' a rischio l'Europa come identità, non come continente.
     
    La Russia non ha bisogno di bombardare i paesi europei perché sa e aspetta la crisi dell'Unione. Lo aveva già previsto Vladimir Zhirinkvski nel 2018 in un articolo che mi ha messo i brividi essendo terribilmente lungimirante anche per i fatti recenti. Non devono aspettare molto. L'articolo di Politico.eu di ieri già annuncia che la crisi tedesca e francese saranno un problema per la prossima riunione a Bruxelles. Cito -
    """:"I leader dell'UE speravano di concentrarsi sull'economia e sugli affari esteri quando si riuniranno giovedì a Bruxelles per un vertice di due giorni. Ma Germania e Francia hanno già dirottato l'occasione (traduco letteralmente 'hijack'). Il governo di coalizione tedesco non riesce a smettere di litigare, la Francia è un paese in rivolta e i due paesi più grandi dell'UE stanno portando il loro bagaglio a Bruxelles. """"
     
  6. I padroni, predoni

    Stanotte, dopo appena due settimane, gli Israeliani, hanno bombardato, nuovamente l'aeroporto di Aleppo, in Siria, già molto danneggiato dal precedente attacco, di cui anche l'ONU, aveva stigmatizzato,poiché bloccando l'accesso aereo, non possono arrivare, gli aiuti umanitari per il terremoto. Bisogna anche ricordare, che nonostante gli attacchi infami, la Siria non ha mai risposto, attaccando i figli della terra promessa (ma da chi poi?). Questo popolo che si nasconde, dietro i propri...
  7. EUROPEICIDIO

    bandiera europa.jpg


    Si è da poco conclusa la stucchevole ricorrenza dell'8 Marzo con i propri cascami ipocriti e ideologici. E come nelle svariate "giornate della memoria" si tromboneggia in lungo e in largo sul ruolo della donna nella società, sulla parità di genere, sull'uguaglianza, l'inclusività e blah blah blah...


    E tra tante chiacchiere non si può non tirare in ballo il ricorrente argomento del cosiddetto "femminicidio". Un termine che personalmente mi crea delle eruzioni cutanee al solo...
  8. La Cina, comunque vada, ha già vinto (di Franco Marino)

    Più volte mi hanno rimproverato, non a torto, di ignorare la Cina nei miei articoli. E’ un errore che cerco di commettere meno ma che commettono in tanti, persino chi come Di Maio, a suo tempo ministro degli esteri, il nome di Jinping avrebbe dovuto conoscerlo. Ma è un errore che potrebbe avere diverse spiegazioni. La prima è che quell’enorme paese è fondamentalmente sconosciuto ai più e, paradossalmente, quelli che ne sanno meno sono proprio quelli che ne parlano alla maniera di Frankie...
  9. Tra le storie che dimentichiamo, c'è quella del modo in cui nacque la Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS (la sfidante del FMI).
    I paesi più ricchi, dopo la crisi del 2007 prolungatasi in Europa con la crisi dei debiti sovrani, rifiutarono un cambiamento delle quote di partecipazione all'interno del FMI.
    Un cambio delle quote voleva dire un cambio di peso politico e voti, non gradito ai più ricchi (Nord America e Europa).
    Il Congresso degli USA bloccò la proposta di riforma delle quote del FMI...
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  10. La dottrina "Monronov"

    Il messaggio al Congresso del 5° presidente degli Stati Uniti d'America James Monroe (1823), successivamente noto come “dottrina Monroe”, rivisto e corretto in chiave russa da Gianni Petrosillo.

    I cittadini russi provano un fortissimo sentimento di simpatia per la libertà e la felicità di tutti gli uomini che, come loro, abitano di là dell'Atlantico. Noi non abbiamo mai preso parte alle guerre degli Stati americani sorte da questioni puramente americane, né la nostra politica...
  11. IL TRAMONTO DEL WESTERN

    Credo che il primo passo verso il disastro culturale attuale, gli USA - ed Hollywood - lo abbiano fatto rinunciando a produrre film Western in favore di altri generi più "remunerativi".

    Per quanto idealizzati o "manipolati" quei titoli rappresentavano le radici e il passato mitico di un intero Paese (l'Odissea dei Pionieri, l'Ignoto ed il Pericolo in agguato rappresentato dai Nativi Americani, la Legge imposta con le armi, la Ferrovia e la Nuova Frontiera), e qualsiasi popolo va incontro al...
    Oltretutto hanno annientato la genialità degli ingegneri degli "effetti speciali " creando virtualui supereroi tutti uguali che fanno tutti le stesse cose..virtualmente
     
    Non so se conosci due bizzarri "western" italiani ambientati durante il periodo pre unitario: "La strada dei giganti" di Guido Malatesta e "Duello nella Sila" di Umberto Lenzi. Il primo tratta l'arrivo della ferrovia nel ducato di Parma e Piacenza e l'amore di un ingegnere americano per una spia austriaca. Assolutamente folle.
     
    Credo..credo di aver visto "La strada dei giganti" ma é un film molto vecchio! Io sono innamorata folle dei Western. Sarà perché da piccoli andavamo al cinema parrocchiale alle 4 del pomeriggio e poi, una volta fuori, facevamo a botte tra chi sosteneva gli indiani e chi i cow boy!
     
    I miei western americani preferiti sono "L'uomo che uccise Liberty Valance", "Il mucchio selvaggio" e "Gli spietati". Quelli sui nativi, compresi i film filoindiani, non mi hanno mai veramente appassionato.
     
    Io credo anzi sono sicuramente molto più vecchia di te quindi i miei preferiti erano gli "spaghetti western" "Per un pugno di dollari " (innamorata di Clint) ma prima ancora "Mezzogiorno di fuoco" (innamorata di Gary Cooper) " I magnifici sette" (visto decine di volte), Django (innamorata di Franco Nero) e Django unchainrd perché adoro la violenza di Tarantino quando fa un mucchio di morti! Mi fermo va....
     
    Giuse S ma io ho specificato "i miei western americani preferiti." Quelli italiani sono un caso a parte e li adoro quasi tutti; li ho pure celebrati in un articolo. Però credo che il nostro cinema debba occuparsi anche della storia italiana.
     
  12. Sotto la Banca tutto crepa

    Nonostante il fallimento di due banche statunitensi stia passando come cosa di poco conto sui mezzi di disinformazione nostri e stranieri, l'evento rimane eccezionale e va preso sul serio, dedicandovi l'attenzione che merita. Perché non è mai poco il tempo impiegato a considerare la natura dell'economia finanziaria dentro a cui viviamo tutti, e sempre peggio, va detto.

    Intanto la Silicon Valley Bank, a dispetto della posizione in graduatoria (16ma banca USA), era quella tramite cui...​
    L’attesa di un suo articolo è sempre compensata. Esaustivo, concreto, mai banale. Un vero piacere leggerla
     
    Da una parte vorrei scrivere su tantissimi argomenti, dall'altra mi sono imposto come obbiettivo di farlo solo se sento di avere qualcosa da dire di interessante. Come rispondo sopra a Franco Marino, a volte trovo che qualcun altro ha già scritto abbastanza esprimendo gli stessi concetti, e lascio perdere. Mi fa molto piacere raggiungere l'obbiettivo quando alla fine produco un articolo.
     
    @Friedrich von Tannenberg, e fai male ad autocensurarti se qualcuno ha già scritto sul tema. Il tuo punto di vista, nella tua unicità e col tuo stile, è sempre importantissimo.
     
  13. Biden sarà deposto da un golpe e Trump parlerà alla nazione: "Il governo USA, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza eurasiatica, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Shoigu, comandante in capo delle forze russe."
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  14. DOVE VAI SE IL PIANO B NON CE L'HAI?

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    Penso che tutti conoscano lo sport del pugilato, noto anche come boxe o noble art. Tale sport si pratica all'interno del cosiddetto ring che, a dispetto del nome che in inglese vuol dire "anello", in realtà è un quadrato delimitato da delle corde. I pugilatori si affrontano all'interno di questo perimetro dandosele di santa ragione e vince chi riesce a colpire di più l'avversario o a mandarlo, come si suol dire, "al tappeto" o KO.


    Durante il combattimento capita quasi...
  15. Eppure l'unica speranza di libertà è in America (di Franco Marino)

    Se quelli del Detonatore, dove prima scrivevo, leggessero questo articolo, penserebbero che qualcuno si sia impossessato dei miei dispositivi elettronici. Eppure, io personalmente non sono mai stato antiamericano. Voler essere indipendenti dagli Stati Uniti non significa essere antiamericani ma semplicemente mettere gli interessi della propria nazione al primo posto rispetto a quelli altrui. E non c'è nulla di personale. Se un domani mi accorgessi che la Russia e la Cina operassero...
    Se non crolla il sistema oligarchico, l'altra America (SONAR, ovvero Sons Of New American Revolution) è destinata a rimanere un movimento extraparlamentare, o meglio extracongressuale.
     
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    Ognuno di noi vede il mondo in cui vorrebbe vivere in modo diverso.Non ho mai amato gli States pur essendoci vissuta per un pò quando mio marito lavorava a Cupertino. Altri tempi più eccitanti. Oggi, da un punto di vista tecnico, tecnologico, meccanico, meccatronico, gli USA sono fuori gioco. L'Asia ha risorse straordinarie, gli ingegneri, i fisici, gli informatici indiani, cinesi, russi sono strepitosi. E i Brasiliani? La società in cui partecipiamo Lab-Id é entrata a far parte del gruppo Beontag brasiliano. Chi sono gli americani?????
     
    Il centralismo putiniano non è certo l'utopia libertaria alla quale oggi un sovranista patriottico deve auspicare, tuttavia, tra i tre sistemi descritti è sicuramente quello migliore. Il fatto che non si sviluppino movimenti libertari e radicali come quelli della destra profonda americana più che a repressione e centralismo è dovuto a) a presenza/percezione di primato della politica, quindi della sovranità, sull'economia più che in USA, ma soprattutto a b) il russo ha forte in se un eur-asiatismo che lo divide tra libertarismo, diciamo umanesimo europeo, e collettivismo ma a guida fortemente verticista asiatico.
    Detto questo da postfascista ho visto anche io negli ambienti della DX radicale americana, eccezion fatta per l'odio scemo per l'Iran, quella capacità arrogante, cattiva come dev'essere, di imporre una nuova sorta di gramscismo patriottico reazionario che qui manca.
     
  16. Ancora Masala via Telegram
    Mentre gli Usa addirittura spingono per la messa al bando di Tiktok, la Germania affida la digitalizzazione delle ferrovie nientemeno che a Huawei. Vendetta tremenda vendetta per la faccenda North Stream? Gli alemanni sembrano pian piano prendere posizione nella guerra mondiale. E stando piazzati in mezzo all'Europa.
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  17. Gran parte del commercio mondiale (più dell'80% del totale) passa via mare.
    Lo sviluppo delle rotte marittime ha rappresentato, a partire dal '500, il principale motivo di ascesa degli Stati europei sul palcoscenico mondiale.
    I nascenti Stati-Nazione si sono affacciati sull'Atlantico alla ricerca di oro e spezie, di una via alternativa alle favolose Indie (ve ne erano tre nella tradizione europea, grossomodo corrispondenti: alla penisola indiana, all'Indocina e all'Insulindia), al Catai e al...
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  18. (Neo)Colonialismi

    Non la faccio troppo lunga: sappiamo un po' tutti in cosa consisteva il colonialismo ottocentesco. Il “fardello dell'Uomo Bianco”, la conquista diretta da parte delle principali potenze europee, seguite poi da Stati Uniti e Giappone, di vasti imperi coloniali in Africa, Asia e Oceania. Territori già abitati da popolazioni sottoposte al dominio di funzionari scelti tutti oltremare, e nel diretto interesse di nazioni straniere. Le quali, però, se sfruttavano le risorse naturali e la forza...
  19. Nessun impero o egemonia è eterna, nemmeno quella USA.
    In passato abbiamo visto la l'ascesa di varie potenze e -in particolare- con l'Impero Britannico abbiamo assistito all'affermazione di una potenza globale. Grossomodo la data di nascita di questa egemonia può esser fatta coincidere con la Guerra dei sette anni (1756-1763).
    A partire dalla metà del '700, sia con la vittoria militare, sia con l'avvio della rivoluzione industriale (ancor di più a inizio '800, dopo la disfatta napoleonica)...
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