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  • Finti beniamini
    Un tempo vi erano personaggi carismatici, gente che aveva una...
    • Angelo
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  1. La sostituzione etnica non esiste (e comunque è una gran bella figata)

    Sono bastate poche parole del ministro Lollobrigida per scatenare l'esercito di indignati che campano di severi moniti e allarmi-fascismo, e stavolta con strilli di un tono sopra la media (già alta) che gli è usuale. Tutta la compagnia circense del progressismo in carriera ha affilato le lingue e ripreso a vedere squadristi sotto al letto, e le immancabili vestali della Memoria, gente che nella vita fa il sopravvissuto all'Olocausto, si è svegliata dal letargo in cui giace passata la...​
  2. Alcuni fattori casuali o non strettamente connessi alle azioni umane hanno condizionato la storia in modo decisivo.
    A costo di ripetermi, notiamo come grandi civiltà molto estese, sia a livello territoriale, che demografico, siano legate all'estensione della fascia climatica temperata.
    La fascia temperata del continente euroasiatico (Europa-Mediterraneo, Medio Oriente, Russia, Asia Centrale, Cina, Corea, Giappone, Indocina, India e Insulindia), costituisce sin dai tempi più antichi il...
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  3. L'ascesa cinese ci costringe a porci delle domande riguardo la natura dei rapporti internazionali e le informazioni che riceviamo dai nostri media sul tema.
    Storicamente, nel blocco euroasiatico paesi come Russia, Cina, Ottomani (Turchia), Persia (Iran) furono il centro di grandi imperi multiculturali. Questi si concentrarono o sulla costruzione dello Stato, attraverso burocrazia e commercio interno, o sulla sicurezza e la stabilizzazione territoriale. Questi Stati si concentrarono sulla...
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  4. Dicevamo ieri, che il potere non ruota solo attorno al denaro o alla forza, ma anche attorno alla capacità di saper affermare una verità, una visione del mondo. Sempre di più, le discipline diventeranno ambito di conflitto non solo tecnico (nel senso di applicazione pratica del sapere), ma attorno al sapere stesso e al modo in cui questo può condizionare il comportamento e il pensiero.

    Tra gli elementi di discussione, c'è anche quello dell'origine dell'uomo.
    Da tempo la Cina propende per...
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  5. Uno degli argomenti che trattiamo spesso su questa pagina è quello della comparsa della civiltà (o di alcuni dei suoi aspetti).

    Elemento interessante è la riflessione sulla nascita del commercio.
    Questo è antico e spesso associato (forse superficialmente) a stratificazione sociale. Parte del malinteso rivela un'altra incomprensione: tanto è intuibile che commercio implichi una disparità (tra chi possiede un bene e chi no), altrettanto è vero che le ricerche condotte sulla Civiltà dell'Indo...
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  6. Con un palmo di NATO

    Quando qualcuno ha grandi aspettative di successo in qualsiasi campo, ma le cose vanno in senso diametralmente opposto e a suo massimo scorno, si dice che c'è rimasto “con un palmo di naso”. L'espressione è piuttosto colorita ma descrive bene l'espressione delusa di chi ne è l'oggetto. E più ci si illude e si va dietro a narrazioni autoassolutorie e confortanti, più duro sarà il risveglio.

    Mentre a sentire i nostri tiggì di regime sembrava che l'evento principale nell'universo fossero le...​
    Ho letto con molta attenzione quello che hai scritto e sono d'accordo con te, meno che su un punto: il fatto che si rischi il nucleare in Europa. Da questo punto di vista - poi non vorrei portare sfiga - sono più ottimista. Che l'Europa sia condannata, salvo colpi di coda, ad un dissanguamento economico, è cosa su cui sia io che te abbiamo scritto tanto. Ma a maggior ragione, secondo me, a nessuna delle due potenze interessa denuclearizzare l'Europa, anche perché poi in che modo questo potrebbe consentire una ricostruzione in un terreno radioattivizzato? Gli interessi degli Stati Uniti e della Cina in Europa sono noti e a nessuna delle due conviene inquinare il terreno su cui dovranno ricostruire. Semmai il rischio è un altro e cioè che si mandino milioni di europei a morire per scongiurare l'ipotesi che si lanci la bomba atomica.
    E' a rischio l'Europa come identità, non come continente.
     
    La Russia non ha bisogno di bombardare i paesi europei perché sa e aspetta la crisi dell'Unione. Lo aveva già previsto Vladimir Zhirinkvski nel 2018 in un articolo che mi ha messo i brividi essendo terribilmente lungimirante anche per i fatti recenti. Non devono aspettare molto. L'articolo di Politico.eu di ieri già annuncia che la crisi tedesca e francese saranno un problema per la prossima riunione a Bruxelles. Cito -
    """:"I leader dell'UE speravano di concentrarsi sull'economia e sugli affari esteri quando si riuniranno giovedì a Bruxelles per un vertice di due giorni. Ma Germania e Francia hanno già dirottato l'occasione (traduco letteralmente 'hijack'). Il governo di coalizione tedesco non riesce a smettere di litigare, la Francia è un paese in rivolta e i due paesi più grandi dell'UE stanno portando il loro bagaglio a Bruxelles. """"
     
  7. La Russia dietro Wagner: anche fosse, embè? (di Franco Marino)

    In questi giorni si fa un gran parlare del fatto che, secondo alcuni, dietro il caos dell'immigrazione clandestina ci sia la Russia, il che costituirebbe una prova che Putin non sia quell'angelo vendicatore dell'Occidente che molti sostengono.
    Personalmente, ogni notizia che riguardi eventuali nefandezze di Putin la accolgo con la laicità mentale di chi non l'ha mai né demonizzato né esaltato. L'ho sempre stimato ma non come liberatore bensì come grande boss di quella grande Gomorra che è...
    Il gruppo Wagner ha un suo canale Telegram e un suo giornalino. Ho seguito la nascita dell'Organizzazione da parte di Prigoshin fin dagli albori, e non solo lui, ogni oligarca in Russia aveva e, plausibilmente ha ancora, il proprio esercito privato. Gazprom, per esempio, ne ha uno potentissimo che gli serviva (e gli serve) per tutelare le proprie ricerche in zone difficili. Prigoshin ha contratti (vado a memoria) con Libia, Marocco, Algeria, Mali, Nigeria, Ciad e altri in zona per arginare il terrorismo. Prende dai 10 ai 50 milioni di dollari a seconda della quantità di militari che manda. In Centroafrica é presente nelle 2 repubbliche del del Sudan, Zaire e Angola. Sicuramente é in Madagascar e Sudafrica. In certe zone viene pagato dalla Russia per proteggere le miniere di metalli preziosi. Mostrano giornalmente foto di addestramento di milizie che fanno in loco su richiesta dei vari governi. Quindi, da qualche parte combattono il terrorismo da altre aiutano il dittatorello di turno. Ogni tanto sbagliano e fanno stragi nei villaggi checl dovevano proteggere. Alcuni stati africani spendono l'iradiddio per questo esercito che sicuramente non porta pace (fa soldi con la guerra no?) e tolgono risorse al territorio impoverendolo. Detto ciò, non é che i francesi abbiano aiutato, in Burkina Faso li hanno cacciati di brutto inneggiando alla Russia e così in Sudan. Quindi, hai ragione, tutti hanno depauperato l'Africa la Russia e la Cina pare (ho ancora un vecchio amico ingegnere che lavora in Ruanda) che siano le uniche nazioni che, pur facendo i propri interessi, sviluppano le economie locali.
     
  8. La nascita della civiltà (come la intendiamo oggi) rimane avvolta nella nebbia.
    Abbiamo spesso discusso di quali potessero essere le cause. Chiaramente, un così piccolo spazio non ha in alcun modo l'intenzione di essere risolutivo o originale, ma solo di stimolare il dibattito e di condividere le idee.
    Il ruolo dell'agricoltura è il nodo gordiano: si dibatte se e come abbia spinto gli uomini a raggrupparsi, a diventare stanziali o a dividersi in classi/caste (o se abbia favorito le zoonosi)...
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  9. Nessun impero o egemonia è eterna, nemmeno quella USA.
    In passato abbiamo visto la l'ascesa di varie potenze e -in particolare- con l'Impero Britannico abbiamo assistito all'affermazione di una potenza globale. Grossomodo la data di nascita di questa egemonia può esser fatta coincidere con la Guerra dei sette anni (1756-1763).
    A partire dalla metà del '700, sia con la vittoria militare, sia con l'avvio della rivoluzione industriale (ancor di più a inizio '800, dopo la disfatta napoleonica)...
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  10. Abbiamo già parlato dei Mongoli e del loro ruolo nel favorire una via di comunicazione settentrionale tanto per i commerci, quanto per la diplomazia, tra Europa e Estremo Oriente.
    Questo spostamento a Nord si rese necessario per via della rottura che il mondo cristiano visse nel Mediterraneo e nel Medio Oriente con l'arrivo degli arabi (non marginali anche la spaccature dottrinarie con l'Impero Romano d'Oriente).

    I Mongoli organizzarono vie e normative sicure: l'animo del commercio.
    Un...
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  11. L'estensione in orizzontale del continente euroasiatico ha permesso alle civiltà che vi vivevano di beneficiare di una lunga fascia a clima temperato.
    La grande estensione ha favorito la presenza e la diffusione di più specie addomesticate sia vegetali che animali.
    Gli euroasiatici ebbero vita facile anche per la maggior possibilità di stabilire commerci (e scambiare geni, problema non da poco in società a scarsa densità abitativa) con popolazioni lontane, ma raggiungibili via terra o...
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  12. In base alle nostre conoscenze le società stratificate (con classi sociali, sistemi politici strutturati e quindi personale non dedicato al lavoro agricolo) emersero inizialmente in una vasta area tra Medio Oriente, Egitto, penisola arabica, area dell'Indo, Anatolia.
    Probabilmente gli scavi futuri riveleranno qualcosa sulla zona del Fiume Giallo (Cina), Indocina, odierne Indonesia e Filippine.

    Le caratteristiche comuni tra la popolazione di Taiwan e quelle austronesiane sarebbero più...
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  13. Spigolature di Storia. La guerra ispano-americana tra zucchero e...

    Gli storici di scuola liberale e marxista tendono a sopravvalutare gli aspetti economici e ideologici e a sottacere le ragioni geopolitiche, specie quando trattano le vicende dell’Otto-Novecento. Per esempio, la guerra ispano-americana (1898) viene presentata nei seguenti termini: una versione economicista suggerisce che si trattò di una guerra per la frutta e la canna da zucchero (Cuba e le Filippine erano e sono tuttora grandi produttori di zucchero); la versione ideal-eccezionalista...
  14. L'Italia può fare a meno del gas russo?

    Negli ultimi mesi spesso ci siamo chiesti se l’Italia potesse fare a meno del gas russo.

    La risposta è chiara da subito: no. Nessun paese, nemmeno i più potenti e organizzati, possono rimpiazzare una rete energetica strutturata da decenni attorno alle importazioni e prezzi concordati dalla Russia. Questo spiega il rialzo dei prezzi applicato dalla Norvegia, che non è membro dell’Unione Europea, ma è membro NATO e dello Spazio Economico Europeo e come tale potrebbe optare per...​
  15. Mai con la Cina? Preferisci Los Angeles o Mosca?
    Se putacaso i cinesi e/o i russi lasciassero all'Italia piena libertà di azione in Nordafrica e Medio Oriente, e garantissero il rispetto del principio di non ingerenza reciproca, io sarei disposto a diventare un loro fedele alleato (alleato, non suddito scimmiottante) senza pensarci due volte. Si fottano l'Occidente collettivo, l'Ucraina e il Tibet. Una media potenza regionale ha bisogno di santi in paradiso, vedi Israele. Il sovranismo per...
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  16. Il Divide et Impera dietro la retorica dei Boomer vs Millenial

    Rolling Stone fa un articolo sugli album amati dai "boomer" e snobbati dai "Millennial" e finalmente qualcuno del Mainstream, il cantante dei Tiromancino, sbotta: basta con questo mettere due generazioni l'una contro l'altra con questi termini. E ci va giù pesante parlando di "cesso maleodorante".
    Lo scontro generazionale è una cosa normalissima e ne abbiamo tracce addirittura nel mito greco e nella sua cosmogonia, con Crono che scaccia il padre Urano per essere a sua volta scacciato dal...
  17. Perché non sopporto una certa destra italiana (parte prima)

    Una destra globalista? Personalmente nutro il fondato sospetto che una certa destra di lotta e di governo segua i dettami del globalismo. Le ragioni? Puro e semplice opportunismo o forse paura di affrontare una realtà che cambia in maniera costante e vertiginosa. Se sei stato contaminato dal virus ideologico dei diritti umani, non puoi non innamorarti delle cause perse in gloria dell'occidentalismo becero e peloso. Chi aderisce incondizionatamente al dirittoumanismo rigetta l’Abc...
  18. Giovanni Fasanella intervista Rosario Priore (parte seconda)

    Posso solo ribadire per l’ennesima volta che, nelle vicende di maggior rilievo per il nostro paese, quasi mai verità giudiziaria e verità storica coincidono. Rosario Priore


    Dal suo ragionamento emerge il legame quasi indissolubile tra le vicende italiane e il contesto internazionale. Eppure, mi scusi se insisto su questo punto, ci sono correnti di opinione, alimentate da storici e intellettuali, che non ne tengono conto: tendono a rinchiudere le vicende interne dentro ì confini...
  19. Giovanni Fasanella intervista Rosario Priore (1° parte)

    "I magistrati, in definitiva, nonostante fossero preparati in materia di diritto, non lo erano di fronte a eventi di quella portata, che per essere compresi presupponevano ben altre strutture mentali e culturali. Non avevano una cultura storica, geopolitica e anche dell’intelligence. Le stragi, infatti, non sono mai state opera di gruppi improvvisati, ma i loro autori hanno sempre avuto dietro organizzazioni e istituzioni potenti. Internazionali e interne". Rosario Priore...
  20. Rimanere colonia

    Ne "Lo scontro delle civiltà" sono rimasto colpito da questo passaggio:

    "La tesi oggigiorno invalsa secondo cui la diffusione a livello mondiale della cultura pop e dei beni di consumo rappresenti il trionfo della civiltà occidentale svilisce la cultura occidentale. L'essenza della civiltà occidentale è la Magna Carta, non il «Big Mac» (...) In qualche parte del Medio Oriente potrebbe benissimo esserci un gruppetto di ragazzi che indossa jeans, beve Coca-Cola, ascolta musica rap e tra...
    Una cosa che mi ha molto stupito, specialmente quando fai riferimento al nichilismo, è che per esempio non si producano più fenomeni culturali durevoli. Si pensi alle band usa e getta che proliferano indisturbate. Un tempo persino la vituperata cultura americana produceva molto di più.
     
    "L'autore nel 1996 non poteva sapere quello che avremmo visto: ragazzi dell'ISIS che caricano video su Youtube con sottofondo Lady Gaga mentre minacciano gli USA"

    Io ci vedo più una sorta di sfottò, di disprezzo per l'Occidente
     
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