La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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Nessun impero o egemonia è eterna, nemmeno quella USA.
In passato abbiamo visto la l'ascesa di varie potenze e -in particolare- con l'Impero Britannico abbiamo assistito all'affermazione di una potenza globale. Grossomodo la data di nascita di questa egemonia può esser fatta coincidere con la Guerra dei sette anni (1756-1763).
A partire dalla metà del '700, sia con la vittoria militare, sia con l'avvio della rivoluzione industriale (ancor di più a inizio '800, dopo la disfatta napoleonica) nasce la prima economia-mondo su vasta scala con capacità tecniche e militari industriali. L'inglese si affermò come lingua globale, le tredici colonie del Nord America che il 4 luglio del 1776 proclamarono l'indipendenza non furono che un piccolo punto in questa storia, forse una conferma del successo anglosassone (con la l'indipendenza nordamericana, il mondo anglosassone passava dall'essere un Impero-Stato, all'essere una Civiltà: un insieme di più Stati).
Il paradigma anglosassone diventò egemone nel mondo e lo è restato lungo gli ultimi 300 anni.
Interessante notare che le potenze che di volta in volta sfidarono questa egemonia furono sempre del blocco euroasiatico: la Francia monarchica o napoleonica; la Germania -sotto due forme diverse- negli anni '10 e '40; l'URSS nel secondo dopoguerra; oggi la Cina.
Il Giappone imperiale e in piccola parte l'Italia del ventennio furono le uniche eccezioni: potenze storicamente e geograficamente di mare, sfidarono il Regno Unito e/o gli USA proprio per il bisogno di crearsi degli spazi sui mari.
Il Giappone ambiva a creare un'area egemonica tra Estremo Oriente e Pacifico; assicurarsi petrolio, minerali, legname o spazi per scaricare la pressione demografica erano gli imperativi. Non era la prima volta che la corte di Tokyo tentava di creare una propria area egemonica a cavallo tra Asia e Oceania. Le principali vittime furono Cina e Corea: i due grossi ostacoli su questa traiettoria di sviluppo.
Il caso dell'Italia è ancora diverso.
L'Italia nacque con il placet di Londra in funzione anti-francese, anti-spagnola e anti-russa (dati gli ingenti investimenti russi nel Meridione preunitario). La storia del colonialismo italiano confermò questo ruolo subordinato. L'Italia (sin dal Medioevo tramite i mercanti di Genova, Venezia e Amalfi) cercava uno spazio di arrivo nel Mediterraneo Orientale, erano gli antichi legami storici ed emotivi risalenti all'Impero Romano a lasciare una eco.
Così si lasciò impantanare dagli inglesi in una rivalità con i francesi (Tunisia, Algeria, Libia); ricevette come compenso alcuni pezzi di sabbia (all'epoca non si sapeva nulla del petrolio) nordafricana dopo la I Guerra Mondiale; conservò una manciata di isole greche davanti la costa turca; e si installò nel Corno d'Africa; senza dimenticare una piccola concessione portuale in Cina.
Roma desiderava una via per l'Oriente, in particolare per India e Cina e gli interessi geopolitici dell'Italia e del Regno Unito erano in verità contrastanti.
Quando Mussolini (durante la guerra) programmava un'area sotto il controllo italiano che includesse Egitto e Sudan, pensava di rubare le vie di accesso alla perla dell'Impero di Londra (l'India); quando venivano mandati rappresentanti in Yemen per contrattare un protettorato, si pestavano i piedi al Grande Fratello britannico.
All'epoca il Regno Unito fu molto abile nel separare Italia-Francia-Turchia nel Mediterraneo, a impelagare i soldati italiani lungo la costa sudanese (da supporto agli inglesi durante le rivolte locali), cosa di cui non si capisce perché il governo italiano era lusingato; al contempo a frustrare tutti creando una continuità da Il Cairo a Città del Capo lungo tutta l'Africa (isolando le colonie francesi e italiane nel Corno d'Africa da tutte le altre o separando quelle tedesche e portoghesi tra Atlantico e Indiano): era un chiaro disegno egemonico.
Inglese fu anche l'assegnazione che l'Italia e la Grecia ebbero nel blocco occidentale dopo la II Guerra Mondiale (Londra controllava Gibilterra, Malta, Cipro e Suez, nel Mediterraneo non poteva muoversi foglia).
Londra fu probabilmente anche dietro (e ormai i dispacci Wikileaks lo confermano) la scomparsa di Mattei; il gabinetto inglese (per mano dei conservatori) valutò l'ipotesi di farci tenere Mussolini a fine Guerra Mondiale (creando un blocco di satelliti mediterranei clericalfascisti: Portogallo-Spagna-Italia).
Non dimenticate la visita in Italia del panfilo di Sua Maestà, il 2 giugno del 1992: il Britannia. La I Repubblica era moribonda e la famiglia reale di un altro paese veniva a rendere omaggio alle nostre istituzioni moribonde (fatalmente assieme al socialismo reale), perché? I giornalisti più spregiudicati, vi direbbero che si avviava il ciclo della privatizzazioni dei tesori di Stato, l'economia italiana andava privatizzata, aperta ai mercati, i risparmi dovevano diventare investimenti, i beni pubblici aziende efficienti.
Dico questo, non per un qualche nostalgismo verso il colonialismo -che mi disgusta-, ma perché ritengo che ancora oggi siamo qui a discutere di Europa (e problemi europei) e ignoriamo il vulnus della nostra storia: Mediterraneo, Nord Africa e Medio Oriente.
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