statalismo

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  1. La solita noiosa polemica sull'evasione fiscale (di Franco Marino)

    Esistono alcuni concetti come morale, bontà, onestà, Stato, che hanno un'importanza fondamentale per chiunque voglia vivere in una società dove non si corra il rischio di uscire di casa ed essere uccisi da qualcuno solo perché fisicamente più forte di noi. E poi ci sono gli "ismi", che trasformano qualsiasi concetto in qualcosa di insopportabile, di intollerabile.
    Non si può vivere senza morale, ma il moralismo è insopportabile. La bontà d'animo è fondamentale ma il buonismo è...
    Fiera di mantenere il 47% degli italiani. Non voglio monumenti, mi basta sapere che mi posso permettere di criticare governi e politici e relative gestioni, cosa che chi evade dovrebbe quantomeno stare zitto. É il piacere di dire "Con te non discuto" a chi evade
     
  2. Dario Fabbri e l'ossessione degli italiani per la laurea (di Franco Marino)

    Quando vent'anni fa ho iniziato a scrivere, non nascondo di aver provato la cosiddetta sindrome dell'impostore. Mi sono cioè chiesto "Sono all'altezza di scrivere ciò di cui parlo?". In fondo sono pur sempre un italiano. Vivo cioè in un Paese che, sia pure formalmente democratico, in realtà si basa sul principio opposto di quelli liberali dove vige il principio che è permesso tutto ciò che non è vietato, mentre in Italia è vietato tutto ciò che non è permesso. E' quel meccanismo per cui...
    Diciamo che, dal '69 in poi, i corsi di laurea sono diventati "politici" come il "18 politico" (che non so se esista ancora). E così la scuola dove, attualmente, si viene promossi per decreto del TAR. In questi ultimi anni poi, si sono aperti corsi di laurea nelle materie che una volta appartenevano a specializzazioni biennali, soprattutto post-istituti tecnici, per offrire a tutti il "dottorato". Insomma abbiamo un'offerta di certificati di laurea che, ovviamente, riducono la loro validità.
    Nei paesi anglosassoni, in Francia, in Germania e in EU in genere, l'accesso alle università é reso difficile dai costi, innanzitutto, dai tempi (i giovani entrano nel mondo del lavoro molto prima degli italiani) e dalla qualità delle scuole intermedie che sono molto selettive. Tutto ciò allo scopo di dare al laureato, più opportunità anche finanziarie, a fronte però di studi impegnativi e spesso di sacrifici. Una volta era così. I corsi di laurea avevano esami che "facevano blocco" ossia se non li superavi non potevi andare avanti. Andare "fuori corso" significava pagare più tasse. Oltre a ciò le difficoltà di alloggio che costavano a chi non aveva denaro. La laurea...una conquista sudata!!!
     
  3. Mani Pulite, coscienza sporca

    Secondi alcuni, Mani Pulite fu una resa dei conti tra due concezioni incompatibili della vita e della società, lo statalismo e il liberismo. Ricostruzione semplicistica. Chi da gran pezza esamina la vicenda si lascia afferrare dalla tentazione di settorializzare in senso economicista, giuridico e politologico. Pertanto circolano diverse vulgate: il garantista pone l'accento sulle violazioni dei diritti dell’imputato, se non dei diritti dell’uomo; ex ministri ed ex statisti individuano...
  4. Nuove frontiere del catastrofismo climatico

    L’ultimo ritrovato dell’industria dell’allarmismo sono i migranti climatici: gli africani non abbandonano le lande avite a causa delle guerre o delle carestie bensì a causa delle alte temperature. L’Africa, d’altronde, è una terra notoriamente temperata. E le morie? Scordatevi i virus, oggi l’umanità viene decimata anche dalla colonnina di mercurio fuori controllo. Con la bella stagione va in scena la tradizionale pulcinellata statistica del “caldo record”; un record che si rinnova di...
  5. Gli ignobili intenti della caccia agli influencer (di Franco Marino)

    Come tutti, ho i miei pregiudizi. Tra questi vi rientra che quando il potere inizia a tuonare contro un determinato fenomeno, sventolando cause in teoria nobili, controluce vi sia un interesse più profondo. Non ho simpatia per Chiara Ferragni come in generale non ne ho per molti youtuber diventati famosi, semplicemente sono solo argomenti fantoccio di un tema molto più profondo, non etichettabile in maniera precisa. Più o meno la stessa cosa di quando tutti quanti parlavano di Grillo come...
    É la stessa storia della prostituzione o delle droghe, se non ci fosse così tanta domanda non ci sarebbe tanta offerta. Inoltre quanti incidenti e morti ci sono stati durante le riprese cinematografiche? O Durante i servizi fotografici? O durante riprese per ducumentari? Io ne ricordo almeno un paio ma non ricordo quando.
     
    È vero anche che esiste il condizionamento e gli stati lo sanno benissimo. TikTok, per esempio, ha attuato una politica rispetto alla distribuzione di contenuti: in Cina, non si vedono dei coglioni che fanno stronzate, ma video preposti proprio a un'educazione virtuosa dell'individuo. Questo avrà ovviamente i suoi limiti, ma l'era covid ha dimostrato che anche l'Occidente può condizionare l'individuo e sicuramente non con comportamenti realmente virtuosi, ma conformisti e realmente liberticidi.
    Se, piuttosto che scrivere articoli sugli influencer del momento per acchiappare lettori, si iniziasse a parlare d'altro, di ciò che può elevare l'animo umano, sicuramente si avrebbero meno lettori, ma si farebbe un servizio migliore all'anima di quei pochi che hanno la pazienza di leggerci.
     
  6. Attacco alla proprietà privata (di Franco Marino)

    Inizio questo articolo premettendo, per correttezza verso il lettore che, non per meriti miei ma per ascendenza familiare, sono proprietario di più appartamenti grazie ai quali traggo il necessario per coprire le mie esigenze quando le cose sul lavoro vanno meno bene. Sono dunque viziato da un evidente conflitto di interessi. E tuttavia si può anche difendere una tesi nella quale è implicata la carne viva dei propri affari, se la si difende con argomenti validi. Il tema degli affitti alle...
    Inizialmente ho considerato un pò stravagante l'ipotesi che le tendopoli studentesche vengano manipolate dai media per uno scopo preciso. Poi, ripensandoci...e c'hai ragione c'hai! Non sei poi così stupido!!😁
     
  7. Perché il putinismo rischia seriamente di perdere (di Franco Marino)

    Con diverse persone in privato mi sono spesso confrontato sull'evocazione di un rischio specifico: che Putin stia percorrendo la stessa china pericolosa che a suo tempo percorsero Hitler e di Mussolini, venendo così sconfitto e successivamente sottoposto alle medesime strumentali stramaledizioni. E c'è una ragione, ma questo richiede una premessa ancorata nella grande notizia (falsa) di oggi ossia che, secondo i media di regime, India e Cina avrebbero condannato l'azione russa...
    Ricordo però che simpatizzavi abbastanza per Putin tempo fa, o almeno ti accusavano di questo...
     
    @Franco Marino la Osipova era una poveretta con un cervello da gallina (con tante scuse alle galline) con l'unico pregio di essere perfettamente bilingue. I servizi di controinformazione russi devono aver pensato di utilizzarla per quella dote, ma devono poi essersi resi conto abbastanza presto dell'effetto controproducente tagliandole quindi i rifornimenti, da cui la totale sparizione. Scriveva con un acume vicino a quello di una pietra pomice e un linguaggio da ragazzino di seconda media. Era imbarazzante soprattutto per chi, come me, cercava di spiegare in pubblico il punto di vista russo sulla politica internazionale. Ovviamente ci litigai subito.
     
    Il "Putinismo" finirà con la fine di Putin ma la Duma (ricordo che, pur avendo forte potere decisionale, Putin ha anche forti avversari) comunque sosterrà un nazionalismo ancor più feroce. Ricordo sempre le parole dei miei conoscenti (clienti, ex clienti, amici): " Il mondo esiste con la Russia, senza la Russia non esiste il mondo". A buon intenditor....
    P.S. Un bravo speciale per aver fatto notare la falsità che sta attraversando i media mondiali. India e Cina hanno votato a favore di una risoluzione sui rapporti fra ONU e Consiglio d'Europa ma si sono astenuti sul passaggio riguardante l "Aggressione russa all'Ucraina".
     
    La sovrappopolazione c'entra di sicuro, però lo scontro tra Cina e Russia (nell'ottocento e nel novecento anche quest'ultima voleva papparsi la prima) e grandi potenze occidentali, specie anglosassoni, va avanti da almeno due secoli. L'India ha bisogno della Russia per contenere la Cina e viceversa. Sudamerica e Africa hanno bisogno dei sino-russi per non farsi schiacciare dall'Occidente. È una complessa catena che dovrebbe fissare precari equilibri geopolitici. Vedremo.
    Ps. Irina Osipova? L'Irina Osipova della pallacanestro?
     
    Io continuo a sostenere che il sovrappopolamento è un falso problema, o meglio è un problema per quelle Elites che temono che prima o poi le loro tecniche di persuasione di massa falliranno ed un numero sempre crescente di persone inizierà a vederli per quello che realmente sono. Per questa ragione, prima stanno provando con finte emergenze atte a ridurre in modo soft (si fa per dire) la popolazione globale (vaccinazismo, medicalizzazione forzata, impoverimento generalizzato col pretesto del green) e poi con la via della guerra (locale prima e, Dio non voglia, globale poi). Ma il problema sono loro, non il pianeta e la popolazione che aumenta.
     
    Lo penso anche io. L' uomo occupa una piccola parte della terra emersa, e tutte le terre emerse sono poca parte rispetto ai Mari. Quindi, c è cibo, abbondanza ed energia per tutti e dieci-docici-quindici miliardi di persone, considerando che tutto il terzo mondo ..ehm.. NON MANGIA... quindi non "ruba" al Pianeta.
    Con la scusa del "siamo troppi" alzano i prezzi del grano al fine di arricchirsi loro ed impoverire noi, tutto qua. Sono scuse, siamo anche pochi nel pianeta. Il vero problema è che siamo stronzi, non che siamo troppi!
     
  8. Il vaccino antifascista non ha funzionato (di Franco Marino)

    La prima capacità di un divulgatore è di farsi leggere. E fin qui si direbbe una sconcertante banalità, se non fosse che si leggono in continuazione autori ed influencer di Facebook che se vanno controcorrente rispetto ai loro lettori e non vengono seguiti, li accusano di essere scemi, ignoranti, e via offendendo. Si tratta naturalmente di una strategia idiota perché se un negoziante offende i suoi clienti potenziali e quelli che ha, prima o poi chiuderà: nessuno entra in una salumeria...
    L'umanità, attraverso i millenni ed i continenti, credo abbia provato tutte le forme di governo. Tutte quelle idealizzate. Ce n'è mai stata una che non abbia prodotto dissidenti e malcontento?
    Esiste una forma di governo che accontenti tutti?
    Sulla carta, alcune mi piacciono più di altre.
    Ma sulla carta. Probabilmente se le "provassi", non mi piacerebbero più. Non lo so.
    So che oggi io non ho niente da festeggiare.
     
  9. LA DESTRA IMPOLITICA CHE È "DENTRO DI NOI NEL SONNO"

    di Manuel Berardinucci



    Pier Paolo Pasolini, esponente di una sinistra rurale e antimoderna, “reazionario senza grazia” secondo Marcello Veneziani, cantava le lodi di una “Destra divina che è dentro di noi, nel sonno”, evocando il naturale afflato dell’uomo per il sacro, l’austero e il gerarchico, che riaffiora nei momenti in cui abbassiamo la guardia -il sonno per l’appunto- lasciando prendere il sopravvento ai sorgivi elementi di stabilità della natura umana, così tanto...
  10. Liberismo e statalismo, due modi diversi di non fare i conti con la realtà

    La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato – ammiccato? – che lo Stato non crea né ricchezza né posti di lavoro. La Meloni, dall'alto del suo seggio di illustrissima impiegata pubblica di lungo corso, ha profferito una solenne boiata. Da fautore dell'economia mista, non mi sognerei mai di affermare “il privato non crea ricchezza e posti di lavoro”. Lo Stato, se non fosse immobilizzato da vincoli esterni di molteplice natura, potrebbe sovvenzionare la ricerca, realizzare...
  11. Eppure l'unica speranza di libertà è in America (di Franco Marino)

    Se quelli del Detonatore, dove prima scrivevo, leggessero questo articolo, penserebbero che qualcuno si sia impossessato dei miei dispositivi elettronici. Eppure, io personalmente non sono mai stato antiamericano. Voler essere indipendenti dagli Stati Uniti non significa essere antiamericani ma semplicemente mettere gli interessi della propria nazione al primo posto rispetto a quelli altrui. E non c'è nulla di personale. Se un domani mi accorgessi che la Russia e la Cina operassero...
    Se non crolla il sistema oligarchico, l'altra America (SONAR, ovvero Sons Of New American Revolution) è destinata a rimanere un movimento extraparlamentare, o meglio extracongressuale.
     
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    Ognuno di noi vede il mondo in cui vorrebbe vivere in modo diverso.Non ho mai amato gli States pur essendoci vissuta per un pò quando mio marito lavorava a Cupertino. Altri tempi più eccitanti. Oggi, da un punto di vista tecnico, tecnologico, meccanico, meccatronico, gli USA sono fuori gioco. L'Asia ha risorse straordinarie, gli ingegneri, i fisici, gli informatici indiani, cinesi, russi sono strepitosi. E i Brasiliani? La società in cui partecipiamo Lab-Id é entrata a far parte del gruppo Beontag brasiliano. Chi sono gli americani?????
     
    Il centralismo putiniano non è certo l'utopia libertaria alla quale oggi un sovranista patriottico deve auspicare, tuttavia, tra i tre sistemi descritti è sicuramente quello migliore. Il fatto che non si sviluppino movimenti libertari e radicali come quelli della destra profonda americana più che a repressione e centralismo è dovuto a) a presenza/percezione di primato della politica, quindi della sovranità, sull'economia più che in USA, ma soprattutto a b) il russo ha forte in se un eur-asiatismo che lo divide tra libertarismo, diciamo umanesimo europeo, e collettivismo ma a guida fortemente verticista asiatico.
    Detto questo da postfascista ho visto anche io negli ambienti della DX radicale americana, eccezion fatta per l'odio scemo per l'Iran, quella capacità arrogante, cattiva come dev'essere, di imporre una nuova sorta di gramscismo patriottico reazionario che qui manca.
     
  12. Putin lo storiografo

    Non ricordo più chi disse che la storia è durata fino al 1936 poi è diventata propaganda. Ma questo presupporrebbe che un tempo gli storici fossero freddi, imparziali. Certamente alcuni autori lo erano davvero e, curiosamente, erano tutti personaggi che la storia la facevano, come Cesare e Tucidide. Per il resto, la storia è sempre stata propaganda. Ed è talmente vero questo che non si contano le iniziative dei grandi personaggi del passato per orientare l'arte e la cultura nella...
  13. L'ostetrica come sintomo, lo statalismo come malattia

    Sul lavoro sono estremamente venale e non regalo nulla. O quando regalo qualcosa, vuol dire che è la persona a cui faccio il regalo che è il prodotto. Magari le faccio un favore immaginando che mi possa in qualche modo essere, un giorno, restituito sotto qualche forma. Viceversa niente. Detta così, sembra una manifestazione di cattivismo, un discorso che potreste sentir pronunciare da Briatore. E invece devo spiegare.
    Non sempre sono stato così. Se potevo offrire a...
    Ospedale San Bortolo - Vicenza ....per il momento meglio di una SPA...per il momento, e di reparti ultimamente ne ho frequentati anche per visite ad amici.
     
  14. Statalismo senza Stato

    Il noto laboratorio italico ha scoperto un nuovo paradigma politico: lo statalismo senza Stato. E per Stato intendo sovranità, contatti solidi con il mondo reale, contezza di sé. Lo Stato è ridotto marxianamente ad insieme di apparati coercitivi, privo di spirito e di obiettivi, non più comunità di destino ma puro hardware; un coacervo di poteri fuori controllo che menano fendenti all'impazzata, cellule cancerogeno che distruggono l'organismo. Una statolatria sui generis, profondamente...
  15. La scuola e la fuffa reazionaria (di Franco Marino)

    Ieri sono andato alla recita di Natale di mia figlia. Vivendo in un rione popolare della periferia Est di Napoli, non mi aspetto certo vette di intelligenza e cultura nella maggioranza delle mamme e dei papà, tra i quali dilagano accenti e vestiari che sembrano attingere alle atmosfere del famigerato Castello delle Cerimonie. Ma in generale, dilaga in molti genitori, anche teoricamente evoluti, una certa nostalgia per la scuola frequentata da alunni. Invece, quando ho visto tutti quei...
    Eppure la Storia ci restituisce esempi di statalismo brillanti, o più che discreti, come il secondo impero tedesco e il fascismo. Il problema è che lo Stato italiano è un simulacro: non ha una politica estera autonoma, non fa politica industriale, non seleziona i migliori, consegna allo straniero i gioielli di famiglia e la meglio gioventù che fa ricerca e produce. Lo Stato da noi è una bur(l)ocrazia eterodiretta dall'estero, permeabile alle peggiori porcate globaliste e concepito per portare all'estinzione il popolo italiano e la sua cultura.
     
    Anche la prima Repubblica (che mise a frutto strutture e vivai del ventennio, per usare una metafora sportiva) aveva una sua dignità e qualche risultato lo ha prodotto.
     
    Ps. Avete mai visto uno statalismo senza patriottismo? Io no. Avete mai visto uno statalismo che si mortifica, che celebra la propria debolezza, che schiaccia la propria identità in nome dell'Europa o dell'Occidente?
     
  16. E se il dopo Putin fosse peggiore?

    Putin da poco ha fatto 70 anni. Un’età importante, alla quale molti, se hanno la fortuna di arrivarci, vi giungono con acciacchi invalidanti, con demenze senili. Per quanto se ne sa, questo gigante della politica russa gode, invece, di ottima salute: fa parte degli anziani fortunati. Ma essendo anziano, non è questione peregrina capire, quando passerà (o lo faranno passare) a miglior vita o si sarà scocciato di occuparsi di tutte queste tarantelle, che Russia lascerà. E in generale, un...
    Il grosso limite del bonapartismo putiniano è quello di non aver creato successori. Medvedev, l'eterno delfino, non è all'altezza. I migliori, ovvero Lavrov e Shoigu, sono coetanei di Putin. E non aver reso solide le istituzioni. Questo è un punto a favore degli Usa che hanno istituzioni forti sin dal Settecento che possono sopravvivere al "presidente scemo".
    Quando parlo di bonapartismo ho in mente proprio il duello tra Francia e Inghilterra all'inizio del XIX secolo. Come Putin Napoleone fu un uomo forte e geniale che prese per i capelli un Paese distrutto e lo rilanciò nell'alveo delle grandi potenze. Come gli USA la Gran Bretagna dell'epoca era una potenza in declino (reduce dalla batosta della perdita delle colonie americane) con un re, Giorgio III, mentalmente instabile. Ma Londra aveva istituzioni fortissime e stabili la Francia si poggiava unicamente su un uomo, per quanto geniale. Il quadro è abbastanza simile. Napoleone non aveva successori.
    Detto questo la situazione del dopo-Putin è peggiorata con la guerra e l'emergere di figure non solo inadeguate come Medvedev ma proprio pericolose come Kadyrov o il capo del gruppo Wagner. Gente che va benissimo nel ruolo di "bassa manovalanza" ma non può e non deve avere ruoli politici.
    Poi, per continuare il parallelo con Napoleone, c'è l'opzione "Congresso di Vienna" in caso di sconfitta conclamata. Dopo Waterloo gli inglesi imposero alla Francia un Luigi XVIII. Washington potrebbe imporre uno "Eltsin II" (se lo trova perché pure Navalny è classificabile come nazionalista panrusso)
     
    Il pensiero che Putin sia malato di mente è una pura illusione di giornalai venduti agli USA, io auguro che Putin possa governare per tanti anni ancora, sono stata in Russia due volte tutto un altro mondo, io stessa mi sono stupita. Auguri
     
    Vivendoci direi che Putin ha avuto un ruolo storico importante, ovvero quello di superare sia il "sovietismo" che l' "eltsinismo" ma che ora quel ruolo è superato. Non si può pensare di essere una grande nazione quando gli ingegneri informatici o scappano in Turchia (in Turchia!) o si devono accontentare di 200 euro al mese, o fare i tassisti in nero. Sotto la patina scintillante la Russia di Putin è ancora un' "Italia con la bomba atomica" come la definisce mio cognato (emigrato in Uk per non morire di fame: ingegnere informatico con tanto di colloquio alla NASA).
    Putin ha risollevato sì la Russia ma ora ne stava bloccando in parte lo sviluppo. Non è un caso che tutti i vari cervelloni tipo Durov siano di fatto oppositori. Questo è il suo gravissimo limite e qui si differenzia in negativo da Napoleone che invece aveva compreso l'importanza dello sviluppo culturale e tecnologico.
    Io mi auguravo che cominciasse una transizione verso il 2024 con un successore che capisse i tempi. Ho sbagliato. D'altronde questi personaggi purtroppo non hanno la saggezza di comprendere quando il tempo è finito
     
    Vitale coinvolgere nel governo il maggior partito dall'opposizione ovvero il PCFR, priorità ad una Unione Eurasiatica pure dal punto di vista politico con un unico esercito e poi in un secondo momento il Rublo come moneta comune, necessario pure un repulisti al governo ed alla opposizione dei vari OCCIDENTALISTI LIBERALDEMOCRATICI!
     
  17. Carlotta Rossignoli e il famigerato merito

    Tutte le volte che si vuole riformare la scuola, si commette lo stesso errore di quanto si combatte il cancro: non agire sulle vere cause della malattia. Di per sé guarire dal cancro non è difficile, la vera difficoltà è impedire la recidiva spesso fatale, ragione per la quale di solito all'utente viene asportato l'organo da cui ha avuto inizio la malattia, perché probabilmente è programmato geneticamente per produrre cellule cancerogene. Non potendo asportare la scuola (anche perché...
    Non so come sia la scuola oggigiorno, ho figli vecchi e non ho nipoti. So com'era ai miei tempi: i poveri non arrivavano alle medie e frequentavano le elementari fino alla 6a o 7a, sottoprodotti delle medie. Qualcuno frequentava "la scuola di avviamento". I licei erano 2 con programmi fissi, il "classico" permetteva l'ingresso a tutte le facoltà universitarie lo "scientifico" no ma non ricordo quali fossero escluse. Chiaro che molti si buttavano sulle scuole professionali per avere un lavoro dignitoso. I laureati non avevano problemi. I soldi facevano la differenza.
     
  18. Fini e l'eterno equivoco sulla destra italiana

    Ognuno ha i suoi modi di passare il tempo libero. C'è chi lo impiega coltivando l'orto, chi si dedica al gioco a carte, con amici oppure al computer, chi purtroppo a tirare sassi dal cavalcavia. Il mio è quello di andare a rivedere video e audio del passato, all'insegna del "come eravamo", oppure rileggere i post che scrivevo all'inizio della mia attività come blogger, ma senza intenti nostalgici. Semplicemente capita di avere la spinta a riannodare i fili col passato che fu. E non...
    Mi piace il paragone con l'Iran dove ho lavorato e soggiornato, dove ho lavorato bene e altrettanto bene ho soggiornato. Come in Russia, come in Cina, come in Libia paesi definiti "totalitari" vero ma dove le regole sono ben chiare, precise per cui sai cosa fare e cosa non fare. Dove persino le bustarelle sono regolamentate, non come in Italia che non sai mai quanto spendi e a chi darle perché come hai ben scritto c'é un'ambigua connivenza tra finti partiti. Come la finta libertà delle ragazze di girare col culo fuori, ciò che in Iran é proibito, e la libertà di essere violentate, ciò che in Iran prevede la pena di morte. La Giorgia é unə politicə (😆😆😆) tra lə più navigatə (😆😆). Probabile che ce la faccia a mettere un pò di ordine e disciplina. In quanto a Fini....é stato tirato fuori dal cappello dai sinistri ma ne é uscito un ratto non un coniglio.
     
    La multiforme destra italiana è affetta da un lancinante complesso di inferiorità. Civettare con la sinistra sembra essere il destino - più o meno manifesto - di molti destrorsi. Argomento da approfondire.
     
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