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  • ADDIO A ROGER CORMAN
    Se ne è andato anche Roger Corman, l'Imperatore dei B-Movies ad...
    • Giuseppe Cozzolino
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  1. LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE

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    Tra la metà e la fine degli anni '70 spopolarono in Italia due trasmissioni televisive che lasciarono il segno nell'immaginario comune e che furono definite all'unanimità le antesignane dei cosiddetti talk shows. Sto parlando di “Bontà loro” prima e “Acquario” dopo. In entrambe il ruolo del conduttore fu affidato ad un giornalista quarantenne di nome Maurizio Costanzo. In questi programmi Costanzo invitava vari ospiti presi dal mondo della politica, della cultura, dello...
  2. Perché non ce ne andiamo in Russia

    Mio padre è, come tutti i padri (o quasi), entusiasta dei propri figli. E quando ha saputo che scrivevo articoli per questa pagina, non si è limitato a leggerli, ma ha iniziato orgogliosamente a diffonderli ad alcuni contatti come se si trattasse del Verbo. Siccome conosco alcuni di tali contatti, sapevo come sarebbe andata a finire, ma l'ho lasciato fare perché ormai rassegnato al mio destino, che è di finire regolarmente al centro di qualche polemica. Stavolta questa era prevedibile...​
  3. La TV di Maurizio Costanzo ovvero siamo davvero liberi di scegliere...

    Ci sono cose di cui è facile stabilire la natura. Per esempio, cos'è il sole? E qui chiunque saprebbe rispondere: o con la risposta scientifica - stella madre del sistema solare (nel quale ovviamente c'è anche la nostra Terra) - oppure con quella empirica e cioè quella grande palla di fuoco che ogni giorno compare nei nostri cieli. Ma quando si parla di libertà, le questioni si complicano enormemente e mi accorgo di essere in ciclopica difficoltà. Per esempio, in questo momento sono...
  4. In morte di Maurizio Costanzo

    È scomparso all'invidiabile età di ottantaquattro anni il campione di un giornalismo animato da un gusto spiccato per lo spettacolazzo cinico foderato di perbenismo civico e ambizioni “alte”. Maurizio Costanzo è stato il fondatore e l’impresario di quel Barnum di ciarle che porta il suo nome, lo show che ha lanciato personaggi talvolta discutibili e ridotto l’artista geniale e maledetto a fenomeno da baraccone, comprato a quartini di vino e messo lì sul proscenio a sproloquiare a mo’ di...
  5. La morte di Maurizio Costanzo

    Come forse avrete già letto, è morto Maurizio Costanzo.
    Un rapido pensiero su di lui, avendolo conosciuto. Un personaggio a due facce: una solare e divertente che, col suo Maurizio Costanzo Show, trasmissione che ha lanciato un sacco di talenti, ha tenuto a battesimo tantissimi comici che poi sarebbero diventati colonne del firmamento odierno, oltre ad instaurare un luogo di dibattito di un certo livello.
    E poi c'era l'altra faccia, inquietantissima che ebbi modo di conoscere quando...
    Mi rendo conto che sono vecchia perché a Milano ho visto la sua prima commedia "Cielo mio marito" con Gino Bramieri e Ombretta Colli. Poi mi piaceva come giornalista quando scriveva per "L'Occhio" giornale graffiante come lui, chiuso per l'inchiesta P2 dove anche lui era coinvolto. Come personaggio televisivo non lo ricordo.Un pò perché ho vissuto fuori Italia, un pò perché ho sempre viaggiato per lavoro e infine perché ho avuto un apparecchio TV solo per pochi anni.
     
  6. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Nel 1941 il Giappone possedeva imponenti forze navali, tra le quali dieci portaerei, mentre gli USA ne avevano solamente sette, dunque erano in palese stato di inferiorità. Due portaerei, la Lexington e la Enterprise, si trovavano a Pearl Harbor sotto il comando dell’ammiraglio Husband Kimmel. Il suo superiore, l’ammiraglio Harold Stark, che in quanto capo delle operazioni della Marina statunitense a Washington aveva accesso ai dati ricavati dalle intercettazioni e...
  7. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
  8. I fili che muovono Suor Cristina (di Franco Marino)

    Il mio professore di filosofia del liceo era un ex-prete, poi diventato militante del PCI. Una suora del paesello dove ho vissuto per molti anni, si tolse l'abito proprio perché resasi conto di non essere immune da certe tentazioni. Non sono percorsi che vanno giudicati con leggerezza perché spesso corrispondono ad autentici drammi personali. L'Ordine è un sacramento al pari del Matrimonio ed è inevitabile che così come la fine di un matrimonio porti conseguenze spesso definitive nella...
    Due considerazioni: 1)il sacerdozio è un sacramento che vincola per l'eternità quindi vincola decisamente molto più del matrimonio; 2) parecchi anni fa un mio caro amico, divenuto sacerdote nella Fraternità Sacerdotale S. Pio X (quella di mons. Lefebvre, per intenderci), e successivamente consacrato vescovo (subendo quindi anche la scomunica da parte della gerarchia cattolica romana), successivamente divenuto anche sedevacantista, quindi uno decisamente intransigente e molto consapevole della dottrina e dei dogmi e finanche della spiritualità, bè, proprio lui abbandono l'abito talare e si sposò. Se lo ha fatto lui, figuriamoci una suor Cristina qualsiasi.... Quindi, prima di esporre tesi filosofiche o sociologiche, bisogna pensare che a volte l'umano è semplicemente troppo umano.
     
    E dai! Ha gustato il piacere del successo e del denaro e ha cambiato fede. Oltretutto fregando la madre badessa perché i proventi della sua attività artistica quand'era monaca li doveva condividere col convento, adesso intasca tutto lei. Secondo me diventerà un' influencer su tiktok e avrà successo nei consigli spirituali
     
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    Hai fatto un capolavoro, ineccepibile come tutti gli articoli che scrivi! Leggerti equivale ad una crescita culturale...chapeau 👏👏👏
     
  9. Non è un paese per anarchici.

    Il 22 aprile 1897, l'anarchico Pietro Acciarito provò ad attentare alla vita dell'allora Re d'Italia Umberto I Savoia.
    Nei giorni successivi in tutto il paese si innescò una caccia al sovversivo: anarchici, repubblicani e socialisti.
    Il 27 aprile veniva arrestato Romeo Frezzi (indicato come anarchico, ma in realtà socialista) che non sarebbe più tornato a casa, perché ucciso dalla (in)giustizia di un paese liberale.
    Frezzi era stato arrestato perché aveva una...
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  10. Che vinca il peggiore

    Chi per sua disgrazia avesse studiato al liceo Classico, non potrà non ricordare cosa fossero e cosa rappresentassero le Olimpiadi nel mondo antico. I giochi panellenici erano trattati con estrema serietà, in quanto l'unica occasione in cui quello greco, da sempre diviso dalla politica e persino dalla geografia (con moltissime colonie separate da ampi bracci di mare dalle città di origine) poteva vedersi, sentirsi e celebrarsi come un unico popolo. Anche per quello l'aspetto sportivo era...​
    La dimostrazione lampante che, quando elimini la centralità del Sacro all'interno dell'azione umana, apri la porta alla frammentazione.
     
    Hai centrato uno dei punti principali. Per i greci i giochi erano qualcosa di sacro, per questo erano intoccabili e tutto doveva essere condotto in modo da non disturbarne lo svolgimento, pena l'essere considerato un sacrilego. I giochi moderni sono, esattamente come il tempo esige, del tutto laici, devono essere monetizzabili, quindi l'ossessione della performance e della vittoria (da cui i record a raffica e il doping), il medagliere per vedere chi ce l'ha più lungo, gli sponsor e gli investimenti miliardari, tutto lo svilisce e lo rende terra-terra, quindi anche strumento della politica e della propaganda. Quando in origine era uno dei mezzi dell'uomo per rapportarsi al cielo degli Dei.
     
  11. La Croce di Cristo e il mito della performance

    Viviamo in una società che ci vuole sempre e costantemente performanti, ebbra del mito dell'uomo che si è fatto da solo, schifa il limite e vive il fallimento come una condanna a morte.
    Questo ha creato parecchie ferite nella nostra interiorità, ma anche nella nostra umanità, nel nostro essere mediani tra Dio e la bestia.

    La mediocritas, un tempo, era una virtù. Era la caratteristica dell'uomo virtuoso, stoico, capace di equilibrio interiore, di senso della misura. Ora il significato è...
    I buoni maestri seminano poi, dipende da dove cade il seme se questo possa germogliare. La Fede è un dono che abbisogna di terreno fertile, un dono che deve essere accolto con animo umile e puro e libero. Grazie
     
  12. DIZIONARIO DEI FILM DA PRESERVARE: C come "Contratto per Uccidere" (1964)

    Charlie e Lee (Lee Marvin e Clu Culager) sono killer professionisti ai quali è stato chiesto di uccidere l'ex-pilota di auto da corsa Johnny North (John Cassavetes), che lavora adesso come insegnante in una scuola per ciechi. Invece di fuggire, l'uomo attende i due per farsi uccidere. Charlie, il più vecchio dei due, inizia a farsi delle domande sul perchè North non abbia cercato di salvarsi da morte certa. Il fatto che l'assassinio di North sia stato commissionato in modo anonimo non fa che...
  13. Guarda chi si lamenta

    Non avrei mai pensato, di trovare qualche, espressione vocale, buona, in Gassman. L'idiota per eccellenza, ha espresso il suo pensiero, che coincide con quello di molti suoi colleghi (di idiozia?) e non, di non votare più PD. Bhe, fra i due non so chi ci guadagna? Però una cosa è certa, il delatore seriale, dice che il partito si stia riempiendo, di buffoni pentastellati, i quali furono i primi a gettare fango, sugli accordi PD mafia, sui legami tra PD e truffe sui migranti, sulle coop, sui...
  14. La giornata degli smemorati

    Stavolta mi rivolgo direttamente ad una persona, Edith Bruck. Questa anziana signora, che di professione fa la sopravvissuta all'Olocausto e gira le scuole e altri luoghi pubblici a ravvivare la memoria delle persecuzioni e dell'oppressione e negazione dei diritti dell'uomo, ha una memoria davvero singolare: ricorda cose successe ottant'anni fa come fosse ieri, e non ricorda cosa lei stessa ha detto ieri l'altro. Ecco un florilegio di sue citazioni prese negli ultimi due anni.

    “Se in una...​
    Vessare il prossimo trincerandosi dietro la memoria e le stimmate di un popolo. Una vigliaccata cinica e ripugnante.
     
    Con questo articolo lei ha dato voce al pensiero di molti, compreso il mio. Siamo stati ghettizzati, isolati, dileggiati. Erano già allestiti “villaggi di casette” dove isolarci. Non ci sono riusciti. Si, forse grazie a Putin. L’ipocrisia del giorno della memoria è stomachevole come le testimonianze di chi quell’orrore l’ha vissuto e non lo riconosce, o non vuole riconoscerlo nei fatti accaduti, nella propaganda che loro stessi hanno contribuito ad alimentare
     
  15. SHERLOCK HOLMES AL CINEMA: 10 FILM "IRRINUNCIABILI"

    Emblema assoluto del poliziesco e del giallo deduttivo, creato da un autore (Sir Arthur Conan Doyle) che paradossalmente era assai propenso a occuparsi di tematiche spiritualiste ed occulte, il personaggio di SHERLOCK HOLMES ha immediatamente conquistato l'interesse del Grande Schermo, dando vita ad una miriade di eccellenti adattamenti cinematografici pur con qualche cambiamento - a seconda della produzione - nell'impostazione caratteriale dei personaggi, ma restando comunque fedele ai suoi...
  16. Sul vino cancerogeno e su altre scemenze del terrorismo sanitario (di...

    Non credo che capitasse solo a me, perché l'ho visto fare anche da altre mamme. Quando ero piccolo e passeggiavo per strada, se mi avvicinavo a qualcosa che potesse essere sporco e/o nocivo e/o pericoloso, mia madre certamente non è che mi spiegasse le proprietà malefiche di quel qualcosa, ma mi diceva sbrigativamente "Via di lì, è cacca, è cacca". Un bambino certamente non avrebbe capito dotte spiegazioni chimiche, ma di fronte alla parola "cacca", avrebbe capito al volo che era...
    Perfetto. Centrato il problema. Esiste la volontà di privarci del cibo che, per storia e tradizione, ci identifica come popolo e origini. Vale non solo per l'Italia. Vale per tutte le realtà locali del globo. Il vino è uno dei tanti 'alimenti' da sostituire con merda targata coca cola o sprite. Ma i francesi, per esempio, si faranno pisciare in testa dal comitato di Davos/Ue? (Comitato, composto dai soci miliardari noti, che sicuramente avranno fornitissime cantine con bottiglie di alto pregio da stappare alla faccia nostra).
     
  17. Occidente al bivio: glasnost e perestrojka (con inevitabile sfaldamento) o morte violenta.
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  18. Don Matteo

    Gli Einstein di tutti giorni del giornalismo italiano cominciano a fare luce sui misteri di Matteo Messina Denaro. Lo spettatore avvezzo all'interminabile Beautiful che è la narrativa inerente Cosa Nostra immagina i nomi dei mandanti delle stragi, il rinvenimento dell'agenda rossa di Borsellino e chissà quanti altri arcana imperii. Macché! Il poveretto si ritrova davanti la monografia di un comune dongiovanni di provincia che prende il caffè al bar, usa il Viagra, si fa i selfie con il...
  19. Perché condannerei un boss alla pena di morte

    Come la maggioranza delle persone, sono tendenzialmente contrario alla pena capitale. Anche per quei casi in cui la pancia urla che un tal crimine andrebbe punito con la sedia elettrica. Ad esempio la pedofilia: se dovessi ascoltare la pancia, i pedofili li farei appendere, ma se ascolto il cervello so che possono essere resi innocui senza spargimento di sangue.
    E allora perché dico che un superboss mafioso lo condannerei a morte? Per via della sua pericolosità. Mi spiego. Anni fa, quando...
  20. Una parola cretina: femminicidio

    A Roma un ingegnere di origini etiopi, Costantino Bonaiuti 61 anni ha ammazzato la ex-compagna, Martina Scialdone, un'avvocatessa di 35. In un paese normale, con un diritto funzionante, con un giornalismo serio, parleremmo di "omicidio". Ed essendo questo avvenuto non perché la compagna abbia cercato a sua volta di ucciderlo, parleremmo di omicidio volontario e questo chiuderebbe la questione, esponendo l’assassino alla riprovazione della gente e alle conseguenze preposte dalla legge...
    Il termine di per sé non é cretino, é stato usato in passato non mi ricordo se da un scrittrice o giornalista UK o USA, in quanto esiste parricidio, matricidio, fratricidio. Cretina é l'accusa specifica in quanto non comporta nessun aggravante rispetto all'omicidio. Serve solo statisticamente alle boldriniane per strillare come quaglie che gli uomini sono mostruosamente mostri.
     
    Sono d'accordo.
    Lo stesso errore viene commesso quando la vittima di un reato è omosessuale.
    Io penso che sia insensato valutare la gravità di un reato in base al sesso o in base alle preferenze sessuali di una persona.
    Le nostre Leggi sono già studiate per punire chi insulta e offende e chi fa violenze fisiche e/o psicologiche.
    Il resto è superfluo, anzi, col parlare di "femminicidio" e non di omicidio si rischia di giustificare il carnefice con strampalate teorie su educazione, cultura ecc.
     
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