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  1. IL FINE ULTIMO

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    Si sono da poco concluse le elezioni regionali in Sardegna e, in quanto cittadino cagliaritano, non posso esimermi dal fare alcune considerazioni in merito.


    Prima di tutto vediamo i due contendenti: Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari (Fratelli d'Italia), e Alessandra Todde (PD+M5S).


    Il sottoscritto aveva pensato all'inizio di votare, per inerzia,Paolo Truzzu. Il perché è presto detto. Chi scrive in passato ha militato attivamente per decenni nella galassia della Destra...
  2. Le polpette avvelenate di Milei

    Durante la sua visita in Italia, il Presidente argentino Javier Milei ha ipotizzato la costituzione di un conservatorismo internazionale contrapposto alle sinistre globali. Inoltre ha ribadito l'intenzione di proseguire la battaglia nei confronti del Leviatano statalista, vera e propria associazione a delinquere. Insomma, il buon Wolverine della pampa ha lanciato due polpette avvelenate che i media “conservatori” e “sovranisti” hanno prontamente raccolto e servito ai loro malcapitati – e...
  3. Fiore ovvero l'incompetenza politica si paga (di Franco Marino)

    Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, è stato condannato ad otto anni per il cosiddetto "assalto alla CGIL". La cosa ha, giustamente, scandalizzato tutti coloro che credono a quella scritta "la legge è uguale per tutti" che campeggia nei tribunali. Ma era tutt'altro che imprevedibile, almeno all'occhio di chi crede di aver avuto sempre chiara la questione, ossia che non ha alcun senso combattere il sistema come lo combatte oggi il dissenso, nelle sue varie forme. E il motivo è semplice...
    100% d'accordo. Ho fatto parte.di Casapound per un certo periodo perché i "ragazzi" di Vicenza erano bravi ed impegnati. Poi ho partecipato a qualche riunione gestita da Augusto Sinagra e Simone Di Stefano e ho lasciato. Inutile impegno per portare avanti idee e progetti completamente fuori dalla realtà.
     
    Erdogan e Putin sono venuti fuori all'inizio del secolo, in un contesto nazionale, storico e geopolitico completamente diverso. Il cappio si stringe attorno al collo e, ammesso vi siano la volontà e la consapevolezza (per me non ci sono) per raggiungere l'indipendenza, temo purtroppo manchi il tempo. Non possiamo permetterci valzer e giochetti ventennali. Spero in un evento traumatico esogeno.
     
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    Certo tutti fenomeni quando si tratta di parlare.
    Fiore e Forza Nuova sono anni che lottano contro il sistema, ed è palese a tutti che sono gli unici che ad oggi non si sono piegati davanti a nessuno, non fanno accordi elettorali, non hanno seguito le sirene di Italexit e non seguono l'armata brancaleone di Alemanno. Lottano ogni giorno in strada contro le angherie del sistema e a controprova di quanto dico ci sono le condanne di questi giorni e le migliaia di denunce comprese le mie. Il resto lo lascio a chi si diletta a scrivere post deliranti con l'unico scopo di denigrare gli unici anti sistema esistenti oggi.
     
  4. Venditori di fumo

    Alcuni mi dicono, che stanno perdendo una possibilità, una volta che sono al governo, a non mantenere certi atteggiamenti o certe promesse. Io rispondo che è proprio perché non avrebbero mantenuto tutto quello in cui "alcuni" credevano, sono al governo. Guardate che al governo non c'è il msi, c'è una forza Italia con qualche nostalgico infiltrato, il 90% di quel gruppo non conosce manco Gentile, Romualdi, Evola etc. nemmeno sanno cosa avvenne il 28 ottobre, o di aprile. Sono solo una dc più...
  5. Pensiero stupendo..... O forse no

    Così buttando pensieri a caso. Se io fossi un uomo comune, e qualunque penserei che il mondo sia formato da regole e da regolatori, da persone che pensano al bene comune e non al proprio guadagno, sia economico e di immagine. Penso come i comuni mortali che la guerra è nociva ed una cosa brutta contro l'essere umano, quindi sarei portato a pensare che i politici facciano qualcosa per impedirla. Ma poi sono angelo, non uno qualunque e guardo che Leonardo una delle maggiori industrie belliche...
  6. Ma quant’è forte Alessandro Gassmàn!

    Sta sullo stomaco, Gassmàn

    È più di “Zoro”, Gassmàn

    È un super pirla, Gassmàn ♫


    Dal farmacista.

    RAPINATORE: Dammi l'incasso sennò spacco bottilia e ammasso familia.

    GASSMAN: Bravo, vedo che lei indossa ancora la mascherina. La coscienza civile è moneta rara in questo paese di me.... (il rapinatore si dilegua)

    FARMACISTA: …in questo paese di mentecatti come lei! Quel malvivente mi ha soffiato la bellezza di 1500 €! E non indossava la...
  7. La Repubblica monarchica d'Italia

    Commovente la copertura mediatica conferita all’incoronazione di Carlo d’Inghilterra da parte degli organi di informazione di un paese privo di personalità, che va cercando in lidi lontani il leader e l’identità collettiva che non sa o non vuole darsi. I conservatori si sono fatti abbacinare dalla magnificenza della pompa e dal longevo rito parareligioso che custodisce il segreto della continuità di istituzioni granitiche e condivise. Vi hanno scorto una metafora venatoria ultimamente...
  8. Giorgina l'Africana

    Non parlo spesso della politica italiana, per il fatto che, considerando l'Italia uno Stato-fantoccio i cui governi vengono decisi a tavolino da chi prende le decisioni importanti in vece nostra (e quindi più a Wall Street o al Pentagono che a Roma), la politica interna ed estera così come viene è del tutto irrilevante, un insieme di giochi di palazzo i cui risultati non escono dalle mura del palazzo stesso, e che si concretano in questa o quella poltrona, questa o quella prebenda che...​
  9. L'obbligo di usare l'italiano ovvero come rendere ridicolo il...

    Sin dall'insediamento del governo Meloni, scrissi che questo sarebbe stato il governo del sovranismo cosmetico, fondato sul fumo negli occhi. E finora le attese non sono state disilluse. Non so se l'obiettivo sia quello di rendere ridicoli i sovranisti attraverso proposte oggettivamente imbarazzanti ma più che i fini contano i risultati. E la proposta da parte di Fratelli d'Italia, di multare chiunque, in atti pubblici o nella costituzione delle proprie aziende, usi termini stranieri...
    Faccio notare che in Francia c'e una legge "Legge Toubon" che vieta di usare le parole straniere: nei documenti governativi e amministrativi, nella pubblicità, nelle istruzioni per l'uso di qualsiasi prodotto, nelle indicazioni sul prodotto, nei contratti di lavoro, documenti e non ricordo che altro. Una delle aziende con cui ho collaborato si é vista restituire dai clienti francesi 50.000 termoriscaldatori per acquari perché sulla strisciolina che segnava il "livello minimo dell'acqua" non c'era la traduzione in francese. Guadagno ancora denaro nella traduzione dal francese o da istruzioni per l'uso che scrivo in francese relative a programmi informatici. Le multe che potrebbero mettere, concordo sono ridicole, ma noi stiamo esagerando soprattutto disinformando. Non é ammissibile una bestemmia come "jobs act" che non ho ancora capito linguisticamente parlando cosa significhi (e che io, per un giornale inglese ho trasformato in "unenployement bill" perché non capivano) come non é ammissibile una definizione che, nella lingua originale, ha un significato diverso da quello che si é dato: "smart work" che si vuol far passsre per "lavoro da casa o da remoto" ha un significato assolutamente diverso da "home work" che in buon inglese significa appunto lavoro da casa". Inoltre tutti ormai sanno che la lingua parlata in USA é diversa da quella in UK. Quindi la terminologia introdotta in Italia differisce a seconda dell'esperienza di chi l'ha trascritta.
     
  10. Il piano Quisling

    Il piano Mattei annunciato dal governo è un patetico tentativo di gettare fumo negli occhi.
    Enrico Mattei voleva portare l'Italia fuori dalla NATO, mettersi a capo dei paesi non allineati e fare affari con chiunque senza pregiudizi ideologici: un progetto forse troppo ambizioso e spregiudicato, che mal si attagliava al contesto della guerra fredda e dei blocchi contrapposti. L’Italia non si avvia a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico (obiettivo gravoso, non...
    Il cosiddetto "buon nome" dell'Italia è bello che andato da decenni. Tre tradimenti, tre voltafaccia nel giro di meno di cent'anni (1915, 1943 e 2011) ci hanno qualificati agli occhi di praticamente chiunque come vigliacchi e traditori. Persino nell'opinione dell'uomo della strada, all'estero, siamo considerati come dei voltagabbana, figuriamoci il rispetto che ne hanno nelle cancellerie. Quindi gli algerini non ci cascheranno, specie con l'esempio fresco fresco del vicino libico. Tant'è che sono già allineati con Mosca. Noi abbiamo perso, tutto il resto è fumo negli occhi per gli idioti.
     
  11. Sul vino cancerogeno e su altre scemenze del terrorismo sanitario (di...

    Non credo che capitasse solo a me, perché l'ho visto fare anche da altre mamme. Quando ero piccolo e passeggiavo per strada, se mi avvicinavo a qualcosa che potesse essere sporco e/o nocivo e/o pericoloso, mia madre certamente non è che mi spiegasse le proprietà malefiche di quel qualcosa, ma mi diceva sbrigativamente "Via di lì, è cacca, è cacca". Un bambino certamente non avrebbe capito dotte spiegazioni chimiche, ma di fronte alla parola "cacca", avrebbe capito al volo che era...
    Perfetto. Centrato il problema. Esiste la volontà di privarci del cibo che, per storia e tradizione, ci identifica come popolo e origini. Vale non solo per l'Italia. Vale per tutte le realtà locali del globo. Il vino è uno dei tanti 'alimenti' da sostituire con merda targata coca cola o sprite. Ma i francesi, per esempio, si faranno pisciare in testa dal comitato di Davos/Ue? (Comitato, composto dai soci miliardari noti, che sicuramente avranno fornitissime cantine con bottiglie di alto pregio da stappare alla faccia nostra).
     
  12. Lo Stato e la mafia

    La grande presa in giro della cattura di Matteo Messina Denaro dopo trent'anni di latitanza non inganna più nessuno. Che tra la mafia e lo Stato italiano vi siano legami è quantomeno ovvio. Sappiamo tutti che Napolitano distrusse intercettazioni compromettenti. Tutti sanno chi sono i veri mandanti delle stragi di Capaci e Via D'Amelio e le lacrime di coccodrillo versate sulle tombe degli eroi non ingannano più nessuno e tutti possono ora trovare sul web testimonianze di tutta la merda...
  13. Lula , Bolsonaro e i conti della serva

    Non avevo pubblicato l'articolo precedente che da poche ore, e già mi sentivo tormentato dal senso di aver lasciato in sospeso troppi punti che avrebbero meritato ben altro approfondimento.

    Il problema è il solito: per avere un quadro generale soddisfacente, bisogna mettere insieme una quantità di pezzi altrettanto soddisfacente (tutti non si può in nessun caso) e per farlo ci vuole studio e informazione sui campi più vari. Nel caso specifico, trattandosi di un'area geografica di cui...​
  14. Vialli e il terrorismo sanitario sul cancro e non solo

    Il giorno che è morto Sinisa Mihajlovic, ricordo di aver provato un profondo dispiacere, non come se fosse morto un parente stretto certo, ma come se fosse un amico con cui avevo condiviso un percorso. La cosa si è ripetuta con la morte di Gianluca Vialli stamattina, di cui ho seguito passo passo la nefasta sorte, in questi anni. Quello che è accaduto loro, mi ha profondamente toccato, come mi ha toccato la fine di Fabrizio Frizzi (ufficialmente morto di emorragia cerebrale ma in...
    Caro Franco non ci credo neanche io. Se per caso mi dovessi ammalare di cancro, non voglio nessuna cura ad eccezione della terapia del dolore. Non sopporto il dolore. Ho già lasciato il mio testamento biologico. Un abbraccio Franco. Sono Calimero.
     
    Caro Franco non ci credo neanche io. Se per caso mi dovessi ammalare di cancro, non voglio nessuna cura ad eccezione della terapia del dolore. Non sopporto il dolore. Ho già lasciato il mio testamento biologico. Un abbraccio Franco. Sono Calimero.
     
  15. La morte di Benedetto non è stata vana

    La morte di Benedetto XVI ha fatto emergere due fazioni contrapposte: da una parte, chi lo considerava un freno importante, un katéchon, alle derive moderniste; dall'altra, chi non gli perdona certi atti che hanno ulteriormente indebolito l'autorità della Chiesa.

    Vorrei discostarmi da questi giudizi di parte per guardare a ciò che ha rappresentato Benedetto XVI e a ciò che rappresenta la sua morte. Vorrei ricordare due avvenimenti in particolare, che un tempo sarebbero stati interpretati da...
    La sua rinuncia è stata qualcosa che avremmo in tanti preferito non vedere. Ma io non sono nessuno per giudicare, e anche questo ha avuto il suo ruolo nello sviluppo degli eventi che diviene ciò che deve essere. Non ero a conoscenza del segno fausto alla sua elezione, anche perché stavo all'estero e non seguivo nulla di ciò che avveniva in Italia in quei giorni. Devo dire però che il significato è stato chiaramente confermato dai fatti. Oggi la Chiesa si trova in una posizione forse fra le peggiori della sua lunga Storia. E Benedetto XVI, pur con certe ambiguità dovute all'aver fatto parte di quella gerarchia venuta dopo il Concilio Vaticano, era l'ultimo argine all'assedio dei suoi nemici. Quelli che ora hanno, come unico ostacolo, i pochi che ancora rifiutano di seguire la corrente putrida dell'omologazione.
     
  16. Et dimitte nobis debita nostra

    Nel 2005, quando Sua Santità Benedetto XVI ascese al Soglio di Pietro, facevo parte di quel gruppo demoniaco, dal modus operandi della cupola mafiosa, che va sotto al nome di “Sinistra”. Come un cancro, mi aveva svuotato e intrappolato in una gabbia mentale dai confini ferrei, invalicabili, pena l'accusa automatica di “intelligenza col nemico”, “fascismo” e relative scomuniche. Uno di questi confini era, ovviamente, l'anticlericalismo. Non esistevano papi buoni, nemmeno quelli morti...​
    Vi sarebbe molto da dire sulla immensa figura di Benedetto XVI.. mi limito a complimentarmi per questo articolo così intimo, a tratti commovente.
     
    Ho avuto molti ripensamenti prima di pubblicarlo. Mi son detto mille volte che forse a nessuno sarebbe importato dei fatti miei, che avrei suscitato delle reazioni infastidite. Ma alla fine ha vinto il sentimento che gli dovevo qualcosa. Ho imparato ad amarlo e apprezzarlo negli anni, anche dopo la rinuncia. Ho a casa un paio dei suoi libri, spero di poter cogliere anche dalla carta stampata un po' del suo spirito di grande pensatore e uomo di fede.
     
  17. Report manda in onda un documentario che, nelle intenzioni degli autori, dovrebbe indignare il pubblico responsabile e progressista di Rai 3. Siamo a Mosca e notiamo piazze gremite di gente (le famose folle oceaniche) che parla di Verità, Dio e Patria stringendosi intorno al suo Leader, mentre i maxischermi trasmettono immagini di missili che decollano lanciando fiamme e fumo e jet che tagliano i cieli a lama di coltello. E poi tante bandiere, che qui inalberiamo solo quando gioca la...
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  18. Ricordi

    Molti delle generazioni, passate. Ricorderanno le riunioni, presso le vecchie sedi di partito. Ambienti pieni di fumo, talvolta si mischiavano gli odori, di certi sigari, e del tabacco per pipa, trovavi uomini distinti, con fare da professore (adesso che ho superato, l’età di loro, a quel tempo, vesto ancora da simil teeager). Trovavi i tavoli, di misure incredibili, scaffali pieni di libri, e quadri affissi, di personaggi illustri o di comizi e convegni, svolti anni prima, rigorosamente in...
  19. L'umanizzazione della malattia, la trasformazione della stessa in malefica monade, corrisponde ad oscurarne la reale natura, affinché non si capisca cos'è, come si forma, come sconfiggerla.
    Scemenze come "lottare contro il cancro" o "sconfiggere il cancro" sono il chiaro esempio di questo errore.
    La buona salute, è bene chiarirlo, è un equilibrio. E la malattia, è bene chiarire anche questo, non è frutto di un gioco a dadi del Caso, ma è la rottura di un equilibrio biochimico. In alcuni...
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  20. Scuola & figli

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    Non è una cosa plausibile, la scuola mi invia, e mi fa sapere cosa, succede nella classe di mia figlia, ogni ora, so se c'è stata un interrogazione, un test e gli eventuali risultati. Mi dicono le presenze, le uscite anticipate ecc. Lo dico da genitore, bisognerebbe essere meno gestapo. Un ragazzo deve crescere pure con le sue ansie. Ad un ragazzo non puoi negare la prima caliata (marinare la scuola). L' ansia di pensare, chissà se mi scoprono? chissà se qualcuno fa la spia? E poi...
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