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  1. Napoleon

    Dopo alcuni dubbi, sono andato anch'io a vedere l'ultimo film di Ridley Scott, e l'impressione finale è stata: poteva andare molto peggio.

    A lungo sono rimasto diviso fra due motivazioni altrettanto forti sia pro che contro: intanto Napoleone è uno dei miei eroi, su cui non faccio che leggere sin dai quattordici anni (e ne ho anche scritto: un romanzo su Waterloo, naturalmente rimasto non pubblicato, quindi non chiedetemi dove trovarlo), e un film fatto con un bel budget è un'occasione...​
  2. 11 Settembre: troppo brutto per essere falso (di Franco Marino)

    Ci sono argomenti su cui, per interesse personale o mestiere, sono in grado di farmi un parere e di divulgarlo. Se dal 2003 ad oggi sono riuscito a conquistare un non trascurabile seguito, non è garanzia che non abbia scritto talvolta sciocchezze, ma almeno non dovrei aver esagerato. Poi ci sono argomenti su cui non mi sono mai pronunciato. O perché non mi interessano o perché non ne so nulla e dunque, dicendo qualcosa di sbagliato, rischierei di compromettere la stima dei lettori.
    Così...
    L'11.09.2011 ero a Roanoke, cittadina ad un'ora di volo da Washington sede di un'industra importante. Impossibile descrivere cosa successe. A parte 100% voli cancellati, treni, autobus, tutto bloccato, l'incredulità della gente, la disperazione, la paura, il terrore di chi si accorge di non essere più una nazione inattaccabile, il crollo di fiducia nei governanti, il panico. Non ho mai pensato (poi sono state dimostrate le manchevolezze dei vari controllori) che fosse stato fatto apposta. Non solo per i morti ma perché per mesi si é fermata l'economia, la produzione, la borsa, il business, le 4 cose che fan sì che esistano gli USA.
     
    "Che sia inconcepibile che una qualsiasi comunità, per essere razionale, possa ritenere gli anziani un peso e decidere di sopprimerli." Evidentemente le anime belle non conoscono la pratica, in voga nel Giappone feudale, dell’Obasuteyama: giunti al settantesimo anno di età, gli anziani oramai ritenuti improduttivi per la comunità venivano scortati, sulle spalle dei primogeniti, fino alla sommità del monte Narayama (o Obasuteyama), luogo mistico dove si riteneva risiedesse una divinità. In verità, gli esuli erano condannati a morire di stenti. Su questo tema i giapponesi hanno realizzato un paio di film memorabili.
     
    C'è molta verità in quel che scrivi, ma
    la realtà che ne emerge dimostra invece che il Male esiste, rappresentato da un nucleo di uomini che da sempre si erge sul restante 95% e si proclama dio, considerando gli altri bestiame da macellare. È un qualcosa che va al di là del cinismo e delle teorie darwiniane o malthusiane. Per me è abominevole che qualunque Impero o Nazione, che si tratti di Roma o Washington, decida di ammazzare una parte piccola o grande dei suoi concittadini. Sulla base di quali teorie poi? La sovrappopolazione ed altre cazzate sull'esaurimento delle risorse? La realtà è che queste stesse teorie non sono che un bieco pretesto per nascondere il chiaro sadismo e la mancanza di empatia di famiglie ed oligarchie abituate da sempre ad avere tutto e a calpestare chiunque si trovi sul loro cammino.
     
  3. Putin (non) è Napoleone

    "Fino alla caduta di Putin". Questo il mantra. Zelensky ha detto chiaramente che la guerra finirà "con la morte di Putin".
    Il duello tra Nato e Putin è qualcosa di poco novecentesco. Nel XX secolo il mondo anglosassone si scontrò contro ideologie più che contro uomini: certo Hitler ma dietro c'era il nazismo, certo Stalin ma il nemico era il comunismo. Era più che altro la lotta contro l'ideologia.
    Qui abbiamo qualcosa che invece non vediamo da due secoli: la lotta tra una nazione e un uomo...
    Il fatto è che in Francia vi erano forti tendenze restauratrici della vecchia nobiltà, mentre in Russia i partiti dell'opposizione sono ancora più intransigenti nell'opposizione all'Occidente, in una guerra che vedono esiziale per l'esistenza della nazione. Peraltro se gli USA mandano avanti gli ucraini, la Cina, i BRICS, ecc mandano avanti la Russia. Questo al di là delle analisi sulle reali possibilità di vincere da parte dell'Ucraina, che renderebbe il mio commento ancora più un OT.
     
    Se casca Putin casca tutto. Putin si circonda di mediocri ma le opposizioni a Putin sono addirittura buffonesche. Il Partito Comunista è una buffonata retta da una cariatide come Zyuganov, i Liberaldemocratici hanno perso Zhirinovsky che, pur "folkloristico", aveva un carisma. Senza Putin la Russia è nulla
     
    Inoltre (e questo l'ho visto) i russi dai 35 in giù sono sempre più occidentalizzati. L'ho visto anche in casa: mia moglie è oramai una mezza americana da ultraortodossa qual era ed è un caso comune
     
    Sì ma la Russia è seicento anni che fa questo. Passa da momenti di grande spolvero ad altri di crisi.
    La caduta di Putin non farà finire la Russia, la farà semplicemente piombare nell'ennesimo periodo di crisi a cui poi si reagirà con un altro Putin, magari nascosto da qualche parte.
     
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