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Il forum dei patrioti italiani

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Vialli è morto di cancro oppure di altro? Non è una diatriba che mi interessa né mi interesserà mai. Tanto la verità non la sapremo mai. C'è una coltre di omertà e di connivenza nei media e nelle autorità che, di fatto, rende impossibile il raggiungimento di qualsiasi verità convincente. E dunque non sapremo se fatali sono state le siringhe di oggi o le siringhe di ieri, se ha mangiato un cibo oggi innocuo ma di cui verrà svelata tra qualche anno la nocività. Se il doping fosse l'unica causa, assisteremmo ad un'ecatombe di morti tra i suoi coetanei che invece, salvo alcune eccezioni (tra cui quella del povero Sinisa Mihajlovic) pare che godano di ottima salute.
Se, invece, la vera causa fossero i vaccini, questo non possiamo saperlo ora: in primo luogo perché Vialli, per quanto prestante e sportivo, aveva i suoi anni. A 53 anni - quando il povero Luca si è ammalato - si è già entrati in una fase un po' più delicata della vita umana dove il corpo funziona un po' meno bene e dunque è più facile far saltare quegli equilibri che predispongono alla malattia. Inoltre, il tumore al pancreas è normalmente uno dei più letali e dei più altamente recidivanti. Dire che il vaccino sia la causa della sua ricomparsa è azzardato e prematuro e semmai serve a dare la stura ai tanti guardiani del pensiero unico per delegittimare chiunque abbia un pensiero critico.
Ho già scritto su Facebook come la penso sul vaccino - stavo per scrivere siero, dimenticando che sto a casa nostra e non su Facebook - procurandomi i consueti trenta giorni di ban per aver espresso quella che, piaccia o meno agli algoritmi, è una mia visione delle cose: per me i vaccini non fabbricano da zero le malattie e i malori che poi si verificano, semplicemente li scatenano, li accelerano. E questo già basterebbe per ritirarli dal commercio.

Il punto è semmai un altro: essere coscienti che in questi anni sia stata progettata a tavolino una strage e nessuno che si organizzi per toglierli di mezzo con le buone e con le cattive.
Aggiungo anche che è inutile aggiungere altra carne al fuoco su come sia davvero morto Vialli. Purtroppo i veri danni di questa storia li scopriremo tra molti anni, ragione per cui si è subito scudata in massa la classe politica, imponendo il segreto militare - caso unico nella storia della sanità - su cosa ci sia davvero nei vaccini e soprattutto impedendo le autopsie.
Alla luce di quanto sopra, si capisce che non ha il minimo senso il chiacchiericcio su Vialli come in generale su nessuno. Ha senso organizzarsi e togliere dai coglioni, con le buone e con le cattive, chi da due anni camorrizza il mondo, a cominciare dai tanti codardi travestiti da moderati che ancora pensano che con una cricca di genocidi si possa affrontare un dibattito democratico. E' questa la vera cosa che deve addolorare, prima ancora di chiederci di cosa Vialli sia morto o meno. Se anche quel portentoso centravanti fosse morto di vaccino, se anche fosse morto perché la cura c'è ma non si vuole trovarla, quella morte sarebbe più dolce se potessimo vendicarlo. Il vero e unico punto è che i vendicatori finora non ci sono. Questa è l'unica cosa che conta. Il resto è, francamente, chiacchiericcio che ha stufato.
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M
la verità non la sapremo mai ma concordo la tua eccellente analisi. È per me sempre un gran piacere leggerti
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