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  1. IL BUE DISSE CORNUTO ALL’ASINO
    Il segretario di Stato USA, Blinken, ha annunciato al mondo che, da informazioni, la Cina starebbe supportando Mosca con l’invio di armi.
    È da oltre un anno che gli USA non fanno altro che finanziare l’Ucraina per la prosecuzione delle ostilità nonché fornire armi, unitamente ai membri della NATO fra cui, come noto, il Nostro Paese.
    Il responsabile della politica estera del partito comunista cinese ha dichiarato che a breve Pechino presenterà un suo...
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    G
    GiuseppeTuD
    Ormai non c'è più freno alla tossica propaganda americana.
  2. Ancora sul monologo di Chiara Francini: dopo aver sviscerato ciò che ci tormenta, non serve a niente sentirsi vittime. Il vittimismo ti trascina negli abissi dell'ego, nella zona d'ombra di te stesso, senza possibilità di integrazione. Il vittimismo ci fa rapportare alle cose col filtro dell'io e fomenta l'invidia.
    Quando la Francini afferma "le donne incinte sono violente e vogliono che tutti festeggino", non sta descrivendo una realtà oggettiva, ma sta portando avanti la percezione di un...
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    A
    Alice Lattanzi
    La Francini è il nulla mischiato col niente
  3. Berlusconi:
    «Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore. Per arrivare alla pace penserei che il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e...
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  4. Cara Chiara, ti capisco, ma la colpa non è della società

    Non sto guardando Sanremo, quindi non ho aggiornamenti precisi sui monologhi, la propaganda mainstream e tutto il carrozzone annuale. Non è un ignorare per protesta, è che io non l'ho proprio mai guardato perché ho una resistenza innata verso le mode e le tendenze del momento.
    Tuttavia è impossibile non sapere qualcosa sul vestito della Ferragni, i calci alle rose di Blanco e lo stato semi-confusionario di Grignani, quando segui pagine di meme sui social. Per questo ho saputo del monologo di...
  5. Che vinca il peggiore

    Chi per sua disgrazia avesse studiato al liceo Classico, non potrà non ricordare cosa fossero e cosa rappresentassero le Olimpiadi nel mondo antico. I giochi panellenici erano trattati con estrema serietà, in quanto l'unica occasione in cui quello greco, da sempre diviso dalla politica e persino dalla geografia (con moltissime colonie separate da ampi bracci di mare dalle città di origine) poteva vedersi, sentirsi e celebrarsi come un unico popolo. Anche per quello l'aspetto sportivo era...​
    La dimostrazione lampante che, quando elimini la centralità del Sacro all'interno dell'azione umana, apri la porta alla frammentazione.
     
    Hai centrato uno dei punti principali. Per i greci i giochi erano qualcosa di sacro, per questo erano intoccabili e tutto doveva essere condotto in modo da non disturbarne lo svolgimento, pena l'essere considerato un sacrilego. I giochi moderni sono, esattamente come il tempo esige, del tutto laici, devono essere monetizzabili, quindi l'ossessione della performance e della vittoria (da cui i record a raffica e il doping), il medagliere per vedere chi ce l'ha più lungo, gli sponsor e gli investimenti miliardari, tutto lo svilisce e lo rende terra-terra, quindi anche strumento della politica e della propaganda. Quando in origine era uno dei mezzi dell'uomo per rapportarsi al cielo degli Dei.
     
  6. Bhaghavad Gita

    KRSNA:

    "Io e te siamo entrambi eterni Arjuna, ma mentre lo ricordo tutte le nascite passate, lo stesso non si può dire di te.
    Benché lo appaia in questo mondo e Mi renda manifesto nella Mia forma immutabile ed eterna, Io sono il Non-nato e il Mio corpo non si deteriora mai.
    Ogni volta che il disordine prevale sull'ordine, o discendente di Bharata, in quel preciso momento Mi manifesto. Appaio personalmente per alleviare le sofferenze dei
    Miei puri devoti, annientare i miscredenti...
  7. Come fanno la guerra le potenze marittime

    L’eterna contrapposizione tra “tellurocrazia” (potenza terrestre) e “talassocrazia” (potenza marittima) rappresenta forse una chiave di lettura epica tesa a trasfigurare il conflitto tra gruppi Dominanti. Di certo, però, le talassocrazie anglosassoni che hanno ideato il concetto di “crimine contro l’umanità” sono le stesse che hanno annullato la distinzione tra nemico militare e nemico civile, sdoganando di fatto i crimini contro l’umanità su vasta scala. Dalla pace...
  8. Da MarxXXI n3 2022 - Gong Yun sul pensiero di Xi Jinping

    "La forza progressista rappresentata dalla Cina è diventata il principale fattore di mantenimento della pace. La modernizzazione in stile cinese ha offerto una nuova alternativa di evoluzione al vasto numero di Paesi in via di sviluppo. A livello internazionale, il mondo sta attraversando cambiamenti senza precedenti. Dopo oltre 100 anni di competizione tra sistema capitalista e socialista e con la Cina nel ruolo di...
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  9. L'Italia e il gas algerino, oltre trionfalismi e pregiudizi

    La persona che legge i giornali italiani e ha una posizione antisistema, impara presto una regola molto semplice: se i giornali ufficiali parlano trionfalisticamente di qualcosa, quella cosa ha ottime probabilità di essere una fregatura per l'Italia. Se, viceversa, ne parlano malissimo, quella stessa cosa ha ottime probabilità di essere conveniente. E' su questo presupposto che, quando ci capita di sentir parlare di "piano Mattei", bisogna agire su due binari: quello della curiosità e...
  10. Sanremo

    Leggo post, che invitano a boicottare, Sanremo,per la presenza del comico dell'. est. A me sembra un esagerazione, poiché da Grillo a Fiorello di comici, il teatro ne ha vissuto le gesta. Quindi non è un problema di comici, secondo me, e nemmeno che gli ospiti siano tutti degni della festa dell'unità,il problema reale è che, la gara canora non ha ragione di esistere, da almeno trenta anni. Perché la qualità si è sempre abbassata, sempre di più. La musica quella con la emme maiuscola, non si...
  11. Sul vino cancerogeno e su altre scemenze del terrorismo sanitario (di...

    Non credo che capitasse solo a me, perché l'ho visto fare anche da altre mamme. Quando ero piccolo e passeggiavo per strada, se mi avvicinavo a qualcosa che potesse essere sporco e/o nocivo e/o pericoloso, mia madre certamente non è che mi spiegasse le proprietà malefiche di quel qualcosa, ma mi diceva sbrigativamente "Via di lì, è cacca, è cacca". Un bambino certamente non avrebbe capito dotte spiegazioni chimiche, ma di fronte alla parola "cacca", avrebbe capito al volo che era...
    Perfetto. Centrato il problema. Esiste la volontà di privarci del cibo che, per storia e tradizione, ci identifica come popolo e origini. Vale non solo per l'Italia. Vale per tutte le realtà locali del globo. Il vino è uno dei tanti 'alimenti' da sostituire con merda targata coca cola o sprite. Ma i francesi, per esempio, si faranno pisciare in testa dal comitato di Davos/Ue? (Comitato, composto dai soci miliardari noti, che sicuramente avranno fornitissime cantine con bottiglie di alto pregio da stappare alla faccia nostra).
     
  12. L'ultimo samurai e la bellezza della Tradizione

    Vi sono luoghi e tempi in cui è raro incontrare la bellezza, ma, quando questo avviene, è doloroso poi privarsene. Noi italiani siamo fortunati, abbiamo un immenso patrimonio culturale che ci pone in contatto col Bello, per cui possiamo incontrarlo più spesso di altri popoli. In molti avranno provato la meraviglia di fronte a una cattedrale, a un dipinto, una scultura e, una volta rientrati nella dimensione del quotidiano, la sensazione di mescolarsi nuovamente al banale, al prosaico, se non...
  13. Il problema non sono gli insetti a tavola ma cosa è diventato l'Occidente

    Di fronte al mio articolo sugli insetti a tavola - che non è volutamente sceso nel dettaglio non per niente - la risposta meno in tema è quella di farne una dissertazione sulla loro bontà e sulla sicurezza dell'organismo, che non è mai stato il punto della situazione. D'altra parte, è sufficiente farsi un giro presso alcune culture per scoprire che ciò che riteniamo aberrante mangiare, per altri non soltanto è la norma, ma spesso al contrario per loro è aberrante ciò che mangiamo noi...
    per me la libertà e la democrazia sono una vera utopia in occidente come iin ogni parte del mondo. Io non mangerò mai insetti fa parte della mia cultura potrei risparmiare in altre cose ma gli insetti mai
     
    Libertà e democrazia é roba da film patriottici, tuttavia, avendo lavorato in 3/4 del mondo in circa 36 anni, posso affermare che lo stato più libero é proprio il nostro dove, fatta la legge, si trova subito l'inganno. Dove ognuno fa i c..i propri, dove si escogitano incredibili scappatoie per evitare di rispettare le leggi, dove con 4 soldi risolvi i problemi perché la corruzione é diffusissima, dove il 40% delle persone non paga le tasse e non viene perseguita, dove più di 3 milioni di persone lavorano in nero. Lo svantaggio é che se i ladri ti devastano la casa la polizia non fa nulla, in compenso se giri senza casco in moto (in certe regioni) la polizia non fa nulla lo stesso.
     
    "Non ha senso spacciarsi per diversi da modelli autoritari". È la loro ultima spiaggia. Se gli togli la boiata benaltrista del "c'è chi sta peggio di noi" rimangono in mutande, dialetticamente parlando. Così non si può andare avanti. Reggerà in eterno il fondale del democratismo? Ci è arrivato pure Tommaso Cerno (sembra il Pier Piero di Antonio Albanese, ma a volte dice cose di buonsenso), uno dei pochi piddini pensanti.
     
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  14. Ottimo articolo di Franco Battaglia pubblicato da IL GIORNALE che le canta di santa ragione al Presidente Sergio Mattarella.
    ***
    LA GUERRA DI SERGIO MATTARELLA
    di Franco Battaglia, 6 gennaio 2023
    «Non fissarti che sol quel che tu dici, e nient’altro, è corretto. Chi crede di essere il solo a ragionare, a profferire le giuste parole e ad avere i giusti sentimenti, lo stesso, se li indaga a fondo, li scopre vuoti. Invece, non è disonorevole, neanche per il sapiente, imparare dagli altri e...
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  15. Nel solco di Tolkien: una grande letteratura per una grande missione

    Tutta la grande letteratura lascia un'impronta dentro di noi, una traccia che guida i nostri passi in questa immensa esperienza che è la vita. Ci si rende conto della potenza di una narrazione nel momento in cui questa si schiude all'interno di noi stessi e si imprime tenacemente, facendoci immergere in una fitta trama di mondo che è Altro ed è noi allo stesso tempo.

    È per me emozionante parlare di un capolavoro che ha accompagnato il mio ultimo Natale, scandendo e suscitando delle realtà...
    Io ho letto "Il signore degli Anelli" esattamente due anni fa, tra il Natale e l'Epifania, quindici giorni di estasi in cui mi sono preso una vacanza (quanto sospirata!) dalla vita e mi sono assentato per trasferirmi a tempo pieno nella Terra di Mezzo. Il libro ce l'avevo a casa da vent'anni, e questo caso mi ha dimostrato una volta di più che i libri hanno il loro tempo, che aspettano pazientemente, e non si fanno leggere né prima né dopo. La mia esperienza è stata in tutto analoga alla tua, estatica, profonda, di vero rapimento, colma di significati spirituali, come un poema epico o un testo religioso possono solo dare, e non mi dilungo perché, come tu stessa dici, servirebbero ben altro spazio e forze intellettuali. Sono rimasto pieno di gratitudine a Tolkien per quel dono, tanto che ho ripreso a leggere fantasy e fantascienza, eppure quel che ho vissuto in quei quindici giorni è rimasto un unicum, qualcosa di irripetibile. Se fosse stato scritto in un altro secolo, avrebbe potuto fare da fondamento per una nuova religione...
     
  16. Quando finirà la guerra

    Così come un sito web che voglia avere tante visite, deve indovinare le parole chiave ricercate dal lettore, allo stesso modo, un articolo che voglia essere letto da molte persone deve saper indovinare quello che in quel momento il lettore vuol sapere. E le domande del lettore di solito sono semplicissime. Le più comuni sulla guerra in Ucraina sono "Chi vincerà? Quando finirà?" Sulla prima domanda nessuna persona seria si azzarderebbe a fornire risposte, ma sulla seconda confesso, a...
    Un'Europa descritta nella tua pregevole analisi purtroppo non esiste è da sempre a servizio degli USA e gli USA non portano mai doni da sempre basta vedere le guerre nel mondo, spolpano i vari paesi senza diritto alcuno. Ti potrei fare un lungo elenco ma tu lo sai bene
     
    La situazione secondo me è molto simile a ciò che avvenne due secoli fa con Napoleone. La guerra finirà quando cadrà Putin come due secoli fa finì alla caduta di Napoleone. È come se un uomo sia percepito come minaccia. E come Napoleone Putin ha una personalità talmente accentrante che, caduto lui, si tirerà dietro tutti i possibili eredi che soni di fatto dei mediocri che senza di lui non valgono niente.
    Nemmeno con Hitler c'è mai stato uno scontro così forte tra il mondo e un uomo solo perché Hitler aveva comunque dietro un apparato ideologico aberrante ma forte. Il parallelo è con Napoleone. Come Napoleone Putin non ha dietro alcuna ideologia se non un mischione di nazionalismo, zarismo e sovietismo (così come il Corso mescolava giacobinismo, cesarismo e Carlo Magno): conta davvero la persona fisica. Perché come il sistema napoleonico non differiva poi tanto da quello inglese, così la Russia putiniana, se si gratta la patina zarista, è un reaganismo in piccolo.
    Zelensky ha detto che la guerra finirà con la morte di Putin. Più o meno credo che abbia ragione.
    Perché ai tempi, molto più civili e cavallereschi, di Napoleone c'era l'esilio. Oggi, tempi molto più crudeli, c'è il plotone di esecuzione
     
    1) Il Potere non è mai esclusivamente personale. La storia dell'uomo solo al comando è una semplificazione. Certo, poi bisogna valutare la tempra di delfini e successori.
    2) Nel caso di Napoleone e Hitler, l'uscita di scena fu la diretta conseguenza della sconfitta militare, non della morte del singolo leader. Il confronto Ovest-Est non finirà con la dipartita di Putin o Zelensky.
     
    Ottimo intervento come sempre, ma continuo a ritenere che con un nuovo mandato di Trump tutto questo non sarebbe avvenuto. Non in queste modalità. Basta rivedersi le dichiarazioni di Hillary Clinton prima della sua sconfitta elettorale e si capisce che già all'epoca determinate Elites avevano programmato la guerra aperta contro Putin e basta rivedere le manovre deliranti messe in atto per delegittimare Trump ed impedire a tutti i costi la sua rielezione (le delegittimazioni dei mentecatti di Hollywood,il Russiagate, BLM, i brogli elettorali, l'uso politico dell'FBI anche dopo la sua "sconfitta") per capire che comunque si contrapponevano due visioni diverse della geopolitica e della presenza americana del mondo, pur partendo dallo stesso presupposto (la supremazia degli USA).
    Quanto al fatto che Putin sia come Napoleone - come sostiene l'amico Sartori - e faccia la sua fine nutro i miei fortissimi dubbi. Senza contare che se dal lato russo non c'è un gran apparato ideologico, da quello americano non mi pare siano messi meglio: un mix di transumanesimo, gretinismo, umanitarismo schiavista a dir poco grottesco. Basta guardare l'esecutivo Biden per rendersene conto. Sembrano un gruppo di freaks appena liberatisi dalla camicia di forza. Che poi dietro di loro vi sia un Manovratore non c'è alcun dubbio. Ma alla base a me danno più l'idea di una cricca di gangster che della Spectre.
     
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    La situazione secondo me è molto simile a ciò che avvenne due secoli fa con Napoleone. La guerra finirà quando cadrà Putin come due secoli fa finì alla caduta di Napoleone. È come se un uomo sia percepito come minaccia. E come Napoleone Putin ha una personalità talmente accentrante che, caduto lui, si tirerà dietro tutti i possibili eredi che soni di fatto dei mediocri che senza di lui non valgono niente.
    Nemmeno con Hitler c'è mai stato uno scontro così forte tra il mondo e un uomo solo perché Hitler aveva comunque dietro un apparato ideologico aberrante ma forte. Il parallelo è con Napoleone. Come Napoleone Putin non ha dietro alcuna ideologia se non un mischione di nazionalismo, zarismo e sovietismo (così come il Corso mescolava giacobinismo, cesarismo e Carlo Magno): conta davvero la persona fisica. Perché come il sistema napoleonico non differiva poi tanto da quello inglese, così la Russia putiniana, se si gratta la patina zarista, è un reaganismo in piccolo.
    Zelensky ha detto che la guerra finirà con la morte di Putin. Più o meno credo che abbia ragione.
    Perché ai tempi, molto più civili e cavallereschi, di Napoleone c'era l'esilio. Oggi, tempi molto più crudeli, c'è il plotone
     
    Trump avrebbe al massimo procrastinato la cosa di altri quattro. Certo, Putin non è come Napoleone, non ha il suo genio militare (il Corso polverizzava eserciti di immense coalizioni e conquistò l'Europa quando qui si fatica col Donbass) certo, nemmeno di là ci sono dei Kutuzov o dei Nelson e la cosa si riequilibra. Secondo me comunque alla lunga è destinato a cadere proprio per l'eccesso di personalismo. Se non ce l'ha fatta Napoleone...
     
  17. Riposi in pace Pelé ma poche storie: il più grande è stato Maradona

    Non c'è appassionato di calcio che non si sia sentito fare questa domanda: Maradona è megl' 'e Pelè? Senza contare che nel novero di questa ormai abusata comparazione sono stati inseriti altri grandissimi campioni del passato, da Crujiff a Di Stefano, oltre che del presente come Messi. Mentre non ne sono stati inseriti alcuni che pure avrebbero meritato quantomeno di giocarsela come Ronaldo o anche gli italiani Giuseppe Meazza e Valentino Mazzola (che Pelé, tanto per intenderci...
    Il calcio "gestito" é stato l'unico settore economico in cui ho interrotto un contratto di consulenza con una società, ottimamente retribuito, pagando penali toste, per eccesso di nausea. Dalle mazzette, alla corruzione, dalla droga alla prostituzione (la frase del Berlusca non é una battuta), dall'ignoranza becera dei giocatori all'avidiutà dei procuratori, sono riusciti a farmi vomitare (virtualmente) e pensare che sono di bocca buona. Per questo, anche solo vedere uno stadio, mi dà il voltastomaco.
     
    Riunioni con piattini di polverina, palpate ovunque (ero giovane) e proposte di trombate, soldi a palate buttati al vento, mazzette a squadre antagoniste per perdere, ho ospitato alcuni giocatori nella mia casa di montagna si sono portati le troie e quasi tutti sposati. Non a casa mia! Senza chiedere! D'altra parte devono ragionare con i piedi non con la testa. E prendono badilate di soldi, b a d i l a t e. Però...sono miti. Non i miei, non quelli di mio marito, non quelli dei miei figli, non quelli dei miei amici e parenti vicini o lontani. Ci riteniamo mediamente intelligenti.
     
    Oltre ad essere un grande Campione, la grande dote che riconosco in Maradona, direi molto in comune com Djocovic, fu quella di non aver MAI leccato le terga dei potenti e, ciononostante, essere diventato ugualmente quello che fu esclusivamente per merito, doti rare e/oassenti nelle discipline sportive italiane ed, in generale, nell'Italia TUTTA!
     
  18. Hanno perso la faccia

    Il cosiddetto "Qatargate" (scusate, questi parlano così) rischia di ferire a morte le già sfatte sinistre continentali. Stavolta è stato colpito il loro impianto ideologico, l’europeismo. Cos’è l'Unione Europea? È una lebbrosa che si crede miss Universo e si tocca forsennatamente, contemplandosi allo specchio come una sedicenne introversa. Hanno tradito il sogno dei Padri Fondatori, piagnucolano certi illusi a cui piace poetare sulla fanghiglia. Molti avevano confuso l’Europa come polo...
  19. Il desiderio dell'eremo: una tentazione spirituale

    La grande mistica e dottore della Chiesa, santa Teresa d'Avila, metteva in guardia le sue consorelle-allieve dalle voci che sembravano angeliche. Raccomandava loro di non farsene distrarre: se si fosse trattato, in realtà, di voci maligne, il non ascoltarle le avrebbe protette dal peccato; se, diversamente, fosse stato un richiamo divino, avrebbero goduto comunque dei benefici connessi ad esse.

    Nelle fasi più avanzate di un percorso spirituale, l'ego comincia a farsi più furbo e a...
    Mi hai fatto venire in mente un paio di film di Bunuel che bacchettano l'eremitismo e i suoi derivati: "Nazarin" e "Simone del deserto".
     
    Tante volte ho desiderato vivere separato dal mondo, e credo che anche desideri più mondani come quello di vivere di rendita senza più dover lavorare o andare in posti lontanissimi e deserti avessero la stessa radice: fuggire me stesso e il mio passato. La spinta al monachesimo e alla clausura sono spinte a fuggire il mondo, non necessariamente d'origine mistica. Per questo serve anche l'aspirazione a raggiungere qualcosa di alto e purissimo al di fuori del mondo, e questo è l'essenziale per una vita attorno ad un nocciolo spirituale. Certo questo nocciolo può difficilmente venire alla luce nel trambusto infinito e assordante della futilità del quotidiano. Bisogna avere una scintilla di follia per esserne insoddisfatti. Io ti ringrazio per queste righe che mi portano a ri-scoprire, e riattizzare, quel nocciolo senza il quale resterebbe solo un guscio vuoto. E quanti gusci vuoti ci risuonano attorno...
     
  20. Il più efficiente dei mondi possibili

    Una volta fui coinvolto in una polemica con un soggetto caricaturale, che si presentava come il gestore di un fondo sovrano di una monarchia del Golfo Persico, e che scriveva le sue sparate su di una rubrica di un giornale nazionale. Costui, pieno di nozioni storiche ridicole che applicava a piacere là dove aveva bisogno di far impressione sui lettori adoranti (pochi, a giudicare dai commenti ai suoi articoli), ad un certo punto mi rispose trionfante che il feudalesimo era caduto a favore...​
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