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    TRA-SCURATI Dato che "l'idiozia progressista è sempre attuale" (cit.)...
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  1. Lula , Bolsonaro e i conti della serva

    Non avevo pubblicato l'articolo precedente che da poche ore, e già mi sentivo tormentato dal senso di aver lasciato in sospeso troppi punti che avrebbero meritato ben altro approfondimento.

    Il problema è il solito: per avere un quadro generale soddisfacente, bisogna mettere insieme una quantità di pezzi altrettanto soddisfacente (tutti non si può in nessun caso) e per farlo ci vuole studio e informazione sui campi più vari. Nel caso specifico, trattandosi di un'area geografica di cui...​
  2. Parlare di scuola è inutile se non si capisce la malattia generale

    Se un organo, per giunta fondamentale per la sopravvivenza, è irrimediabilmente compromesso da una malattia provocata da quello specifico organo, un trapianto può risolvere il problema. Ma se la malattia è provocata da cause esterne a quell'organo, il trapianto è inutile. Tutte le volte che si parla della scuola come se fosse un problema isolato dal resto, si commette un errore di fondamentale importanza: curare l'organo senza chiedersi se malattia non sia ben più ampia. Infatti, tutte...
    Statalismo o liberismo, merito o non merito, sei politico o meno, gli italiani continuano a emigrare. E chi emigra spesso e volentieri si realizza, sia esso un brillante ricercatore o un muratore con la licenza media serale. Mai visto 6 politici: chi non studiava prendeva 2 o anche meno. Talvolta il 5 si tramutava in 6 a fine anno, per premiare la perseveranza e l'impegno. Ho visto voti sopra la sufficienza maggiorati da simpatie personali e/o politiche (i temi di italiano antiberlusconiani di cui mi vergogno come un ladro), 7 che diventavano 8 o 9.
     
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  3. Purché se ne parli

    Sulla questione insetti a tavola la mia posizione è semplice: se qualcuno vuole mangiarli, si accomodi pure. Libertà assoluta. A me fa senso, e a me fanno senso anche le lumache che per molti sono un prelibatezza e le rane che sono una specialità delle mie parti (noi lomellini siamo una versione grezza dei francesi, anche il nostro dialetto è un francese molto meno musicale).
    Il problema è il parlarne. Loro lo sanno. E questo porta al dibattito social. È la reazione da cane di Pavlov...
  4. Putin (non) è Napoleone

    "Fino alla caduta di Putin". Questo il mantra. Zelensky ha detto chiaramente che la guerra finirà "con la morte di Putin".
    Il duello tra Nato e Putin è qualcosa di poco novecentesco. Nel XX secolo il mondo anglosassone si scontrò contro ideologie più che contro uomini: certo Hitler ma dietro c'era il nazismo, certo Stalin ma il nemico era il comunismo. Era più che altro la lotta contro l'ideologia.
    Qui abbiamo qualcosa che invece non vediamo da due secoli: la lotta tra una nazione e un uomo...
    Il fatto è che in Francia vi erano forti tendenze restauratrici della vecchia nobiltà, mentre in Russia i partiti dell'opposizione sono ancora più intransigenti nell'opposizione all'Occidente, in una guerra che vedono esiziale per l'esistenza della nazione. Peraltro se gli USA mandano avanti gli ucraini, la Cina, i BRICS, ecc mandano avanti la Russia. Questo al di là delle analisi sulle reali possibilità di vincere da parte dell'Ucraina, che renderebbe il mio commento ancora più un OT.
     
    Se casca Putin casca tutto. Putin si circonda di mediocri ma le opposizioni a Putin sono addirittura buffonesche. Il Partito Comunista è una buffonata retta da una cariatide come Zyuganov, i Liberaldemocratici hanno perso Zhirinovsky che, pur "folkloristico", aveva un carisma. Senza Putin la Russia è nulla
     
    Inoltre (e questo l'ho visto) i russi dai 35 in giù sono sempre più occidentalizzati. L'ho visto anche in casa: mia moglie è oramai una mezza americana da ultraortodossa qual era ed è un caso comune
     
    Sì ma la Russia è seicento anni che fa questo. Passa da momenti di grande spolvero ad altri di crisi.
    La caduta di Putin non farà finire la Russia, la farà semplicemente piombare nell'ennesimo periodo di crisi a cui poi si reagirà con un altro Putin, magari nascosto da qualche parte.
     
  5. Chiunque critichi l'Occidente deve beccarsi l'accusa che sì, ok, l'Occidente ha tantissimi difetti ma c'è il Babau rappresentato dai tagliagole arabi, dai cinesi brutti e cattivi (i cinesi sono sempre brutti e cattivi, e lo dicono quelli che poi ce la menano con l'inclusività e l'antirazzismo) e infine la reductio ad hitlerum di Putin, e quindi meglio tenersi l'Occidente così com'è.
    Che è come dire "Sì ok, il diabete è una brutta malattia ma vuoi mettere col tumore al pancreas?"...
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  6. Il naso di Ratzinger, ovvero quando il complottismo sbraca

    A volte un sigaro è solo un sigaro, diceva Sigmund Freud ammonendo a non vedere simboli fallici in ogni cilindro. E a volte un naso è solo un naso.
    Una parte di quella fetta di popolazione che si "oppone" alla narrazione ufficiale ora arriva a sostenere che la salma esposta non è quella di Benedetto XVI per via del naso "troppo aquilino": il Papa sarebbe fuggito come direbbero alcune profezie.
    Non ci sarebbe bisogno di dire che un uomo di 95 anni pieno di patologie è un uomo che è destinato...
  7. Quando finirà la guerra

    Così come un sito web che voglia avere tante visite, deve indovinare le parole chiave ricercate dal lettore, allo stesso modo, un articolo che voglia essere letto da molte persone deve saper indovinare quello che in quel momento il lettore vuol sapere. E le domande del lettore di solito sono semplicissime. Le più comuni sulla guerra in Ucraina sono "Chi vincerà? Quando finirà?" Sulla prima domanda nessuna persona seria si azzarderebbe a fornire risposte, ma sulla seconda confesso, a...
    Un'Europa descritta nella tua pregevole analisi purtroppo non esiste è da sempre a servizio degli USA e gli USA non portano mai doni da sempre basta vedere le guerre nel mondo, spolpano i vari paesi senza diritto alcuno. Ti potrei fare un lungo elenco ma tu lo sai bene
     
    La situazione secondo me è molto simile a ciò che avvenne due secoli fa con Napoleone. La guerra finirà quando cadrà Putin come due secoli fa finì alla caduta di Napoleone. È come se un uomo sia percepito come minaccia. E come Napoleone Putin ha una personalità talmente accentrante che, caduto lui, si tirerà dietro tutti i possibili eredi che soni di fatto dei mediocri che senza di lui non valgono niente.
    Nemmeno con Hitler c'è mai stato uno scontro così forte tra il mondo e un uomo solo perché Hitler aveva comunque dietro un apparato ideologico aberrante ma forte. Il parallelo è con Napoleone. Come Napoleone Putin non ha dietro alcuna ideologia se non un mischione di nazionalismo, zarismo e sovietismo (così come il Corso mescolava giacobinismo, cesarismo e Carlo Magno): conta davvero la persona fisica. Perché come il sistema napoleonico non differiva poi tanto da quello inglese, così la Russia putiniana, se si gratta la patina zarista, è un reaganismo in piccolo.
    Zelensky ha detto che la guerra finirà con la morte di Putin. Più o meno credo che abbia ragione.
    Perché ai tempi, molto più civili e cavallereschi, di Napoleone c'era l'esilio. Oggi, tempi molto più crudeli, c'è il plotone di esecuzione
     
    1) Il Potere non è mai esclusivamente personale. La storia dell'uomo solo al comando è una semplificazione. Certo, poi bisogna valutare la tempra di delfini e successori.
    2) Nel caso di Napoleone e Hitler, l'uscita di scena fu la diretta conseguenza della sconfitta militare, non della morte del singolo leader. Il confronto Ovest-Est non finirà con la dipartita di Putin o Zelensky.
     
    Ottimo intervento come sempre, ma continuo a ritenere che con un nuovo mandato di Trump tutto questo non sarebbe avvenuto. Non in queste modalità. Basta rivedersi le dichiarazioni di Hillary Clinton prima della sua sconfitta elettorale e si capisce che già all'epoca determinate Elites avevano programmato la guerra aperta contro Putin e basta rivedere le manovre deliranti messe in atto per delegittimare Trump ed impedire a tutti i costi la sua rielezione (le delegittimazioni dei mentecatti di Hollywood,il Russiagate, BLM, i brogli elettorali, l'uso politico dell'FBI anche dopo la sua "sconfitta") per capire che comunque si contrapponevano due visioni diverse della geopolitica e della presenza americana del mondo, pur partendo dallo stesso presupposto (la supremazia degli USA).
    Quanto al fatto che Putin sia come Napoleone - come sostiene l'amico Sartori - e faccia la sua fine nutro i miei fortissimi dubbi. Senza contare che se dal lato russo non c'è un gran apparato ideologico, da quello americano non mi pare siano messi meglio: un mix di transumanesimo, gretinismo, umanitarismo schiavista a dir poco grottesco. Basta guardare l'esecutivo Biden per rendersene conto. Sembrano un gruppo di freaks appena liberatisi dalla camicia di forza. Che poi dietro di loro vi sia un Manovratore non c'è alcun dubbio. Ma alla base a me danno più l'idea di una cricca di gangster che della Spectre.
     
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    La situazione secondo me è molto simile a ciò che avvenne due secoli fa con Napoleone. La guerra finirà quando cadrà Putin come due secoli fa finì alla caduta di Napoleone. È come se un uomo sia percepito come minaccia. E come Napoleone Putin ha una personalità talmente accentrante che, caduto lui, si tirerà dietro tutti i possibili eredi che soni di fatto dei mediocri che senza di lui non valgono niente.
    Nemmeno con Hitler c'è mai stato uno scontro così forte tra il mondo e un uomo solo perché Hitler aveva comunque dietro un apparato ideologico aberrante ma forte. Il parallelo è con Napoleone. Come Napoleone Putin non ha dietro alcuna ideologia se non un mischione di nazionalismo, zarismo e sovietismo (così come il Corso mescolava giacobinismo, cesarismo e Carlo Magno): conta davvero la persona fisica. Perché come il sistema napoleonico non differiva poi tanto da quello inglese, così la Russia putiniana, se si gratta la patina zarista, è un reaganismo in piccolo.
    Zelensky ha detto che la guerra finirà con la morte di Putin. Più o meno credo che abbia ragione.
    Perché ai tempi, molto più civili e cavallereschi, di Napoleone c'era l'esilio. Oggi, tempi molto più crudeli, c'è il plotone
     
    Trump avrebbe al massimo procrastinato la cosa di altri quattro. Certo, Putin non è come Napoleone, non ha il suo genio militare (il Corso polverizzava eserciti di immense coalizioni e conquistò l'Europa quando qui si fatica col Donbass) certo, nemmeno di là ci sono dei Kutuzov o dei Nelson e la cosa si riequilibra. Secondo me comunque alla lunga è destinato a cadere proprio per l'eccesso di personalismo. Se non ce l'ha fatta Napoleone...
     
  8. Putin fa paura perché se dovesse riuscire a liberare l'Ucraina, l'Occidente intero sarebbe finito e tutti quelli che oggi tiranneggiano i popoli occidentali finirebbero o all'ergastolo o sulla sedia elettrica.
    Che abbiano tutta questa paura è inevitabile.
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  9. Serghei Polunin - ucraino di Cherson ma filorusso - non potrà ballare al teatro Arcimboldi di Milano, che ha cancellato le due date della "rock star della danza" con il ritratto di Putin tatuato sul petto.
    Avrebbe forse dovuto tatuarsi le svastiche del battaglione Azov?
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  10. "Z" VERSUS ZIZZANIA

    Chi a tutt'oggi continua a credere che il conflitto tra Russia e Ucraina sia iniziato il 24 Febbraio del 2022, e che ci sia un popolo aggredito buono e un popolo aggressore cattivo, è sicuramente stupido o in malafede. Tertium non datur. E soprattutto non dimostra di avere grande acume chi pensa che tale conflitto riguardi un contesto meramente regionale. Infatti questa guerra non è tra la Federazione Russa e un paese confinante ma tra la Russia e l'intero blocco occidentale a trazione...
  11. E' democratico un paese che cancella i concerti di una pianista, Valentina Lisitsa, solo perché schierata con Putin? No.
    Ma per quei meccanismi tipici dell'ipocrita democrazia occidentale, tutto questo è assolutamente normale.
    Ecco perché quest'Occidente va rifatto da zero.
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  12. Dio ci guardi dalle maggioranze

    Le maggioranze rumorose, inermi e disorganizzate? Dio ce ne scampi! Senza un pastore munito di nodoso vincastro, il gregge finisce tra le grinfie delle belve o per sfracellarsi in qualche dirupo. E lo riconosco serenamente, rimandando al mittente le ubriacature autoritarie o il culto della divisa. Élite e una bellissima parola, screditata dalla marea montante di scimuniti che scambiano il caos da bordello con il paradiso libertario. Persino Marx sapeva benissimo che una classe orfana...
  13. Il crollo dei social americani e il multipolarismo digitale (di Franco...

    Quando mi chiedono di immaginare il futuro degli Stati Uniti, non vedo nessun crollo traumatico ma un percorso di ridimensionamento che li porterà ad una fase di instabilità interna che poi verrà seguita da una trentina d'anni in cui un leader di ispirazione putiniana porrà fine alle velleità imperialistiche americane, per trasformare gli Stati Uniti in una potenza regionale. Qualcosa di molto simile alla Federazione Russa dei tempi di Putin. Questo è un meccanismo del tutto...
    da molto tempo gli USA hanno una guerra interna tra dem e repubblicani per questo il suo declino è inevitabile. Gli USA non portano mai doni anzi da tempo siamo una colonia americana
     
    Si, hai ragione. E il ridimensionamento dei social più famosi già comincia ad intravvedersi….questa cosa mi piace molto
     
    Già adesso in Cina quasi tutti i social non sono utilizzabili. In Russia e Iran pure. In parte dovuto ad una questione politica di controllo in parte di un naturale ed ovvio sviluppo di social concorrenti. In India KOO ha già sostituito Twitter e pure in alcuni paesi africani. Telegram è entrato nella top 5 delle app più scaricate in tutto il mondo nel 2022, e ora conta oltre 700 milioni di utenti attivi mensilmente. VKontakte (che uso molto) ha raggiunto il mezzo miliardo di utenti mensili e Odnoklassiki sta guadagnando forte.
     
    I social hanno solo accelerato una decadenza etica e culturale che oggi è,grazie ai social,sotto gli occhi di tutti.
    Dipendesse da me raderei al suolo tutti i server di tutti i social.
    Questi sono strumenti non di libertà ma di assoluta schiavitù passando per la via dell'assuefazione. Si diventa come drogati persi pensando di non esserlo. I social hanno amplificato per mille la vanità delle persone,il loro egocentrismo,il loro volere apparire.
    E poi ci lamentiamo se le società sono degradate ....popoli di invertebrati acefali,questo è l'occidente oggi
     
  14. Dio ci salvi dai Benintenzionati

    In questi giorni sui social impazza la polemica di Massimo Giannini che ha "ritwittato" (cioè condiviso sul suo profilo Twitter) un articolo della Murgia secondo cui "I cattolici amano un dio bambino perché rifiutano la complessità". Non vale la pena leggere l'articolo per due ragioni: la prima è che vengono messi su uno stesso calderone tutti i cattolici, come se fossero una cosa sola. Si chiama "generalizzare" ed è esattamente ciò che toglie dignità a chiunque tenti di imbastire un...
    Non sono completamente d'accordo. Dubito seriamente delle loro buone intenzioni. Sono solo ipocriti venduti al miglior offerente. E sono altrettanto convinta che chi li manovra non abbia buone intenzioni. O almeno, buone per come le intendo io. Il fatto che facciano di tutto per avvantaggiarsi in un mondo dove sono già in vantaggio, li rende solo gretti opportunisti. Meschini. Feccia.
     
    Sono d'accordo col post che mi.precede: consumare anche se poco, meningi e tastierini per Giannini e Murgia non vale la pena. Probabilmente fanno parte di coloro che predicano male e razzolano bene, cioè al primo problema grave sgranano rosari....non si sa mai....
     
  15. SIGNORE PERDONALI!

    covidiota.jpg
    Durante la propria Passione, mentre viene percosso e insultato dalla folla, ad un certo punto Gesù Cristo esclama: "Padre perdona loro perché non sanno quel che fanno!". Con questa invocazione Egli non aveva alcuna intenzione di assolvere preventivamente tutti coloro che si stavano macchiando di un crimine orrendo (torturare e condannare a morte il Figlio di Dio). Ma ha voluto stigmatizzare il comportamento di uomini e donne inferociti nei Suoi confronti nonostante avessero...
  16. Hanno perso la faccia

    Il cosiddetto "Qatargate" (scusate, questi parlano così) rischia di ferire a morte le già sfatte sinistre continentali. Stavolta è stato colpito il loro impianto ideologico, l’europeismo. Cos’è l'Unione Europea? È una lebbrosa che si crede miss Universo e si tocca forsennatamente, contemplandosi allo specchio come una sedicenne introversa. Hanno tradito il sogno dei Padri Fondatori, piagnucolano certi illusi a cui piace poetare sulla fanghiglia. Molti avevano confuso l’Europa come polo...
  17. Elogio dei cattivi

    Magari Mussolini avesse emulato Stalin fucilando senza pietà i Savoia con annessi latifondisti, industrialotti falliti e ammiragli traditori, piuttosto che inciuciare, traccheggiare, confinare e purgare si, ma solo con l’olio di ricino.
    Le pur meritorie ricerche revisioniste farebbero bene a non lodare troppo la balorda bonomia del Duce. Come dite, il feroce colonialismo italiano?
    Non iniziò nel 1922, durò lo spazio di un mattino e fece molte meno vittime del solo colonialismo belga...
    Terribile verità... ma pur sempre VERITA'!
    Mi son sempre chiesto come mai non ci sia lo stesso entusiasmo nella ricerca scientifica civile quanto invece se ne trova nella ricerca scientifica militare.
    Favorire la vita dovrebbe stimolare più che favorire la morte eppure la verità eccola qua, davanti agli occhi... da romantico ho sempre faticato a farmene una ragione eppure, è una verità indiscutibile.
    Anche io, seppur con mille remore, insegno a mia figlia che, se minacciata, deve colpire per prima!
    Meglio un processo che una bara.
     
  18. Unione europea: the end?

    Per anni sui social, da parte degli antisistema, si è levato il grido "crolla tutto" rispetto ad una "cabala" internazionale di cui faceva parte l'Unione europea.
    La Brexit e la formazione del gruppo di Visegrad sono stati salutati da molti come chiodi sulla bara europea. Anche la crisi dovuta alla guerra russo-ucraina è stata vista da alcuni come possibile colpo di grazia.
    L' Ue è rimasta in piedi. Ma ora è esploso il caso corruzione col Qatar. Un caso gravissimo, il più grave che abbia mai...
  19. Una vecchia balla russofobica: la persecuzione dei gay

    Ho visitato diverse volte la Russia, per via di uno zio di secondo grado, ormai ultraottantenne, che per me è stato quasi un secondo padre. La prima volta ero troppo piccolo, avrò avuto 5-6 anni e ricordo poco. La seconda fu negli anni Novanta. Ero già grandicello, avevo sedici anni, e dunque ne ho un ricordo più che nitido. L'avrei rifrequentata, più assiduamente, nell'era di Putin. Ognuna di queste visite mi ha lasciato tanto. La Russia è un paese meraviglioso, i russi sono un grande...
    Se ricordo quel periodo!!! Avevo una colf moldava con la quale mi esercitavo a parlare russo col suo accento. Vestita con cappotto un pò largo, fazzolettone di lana in testa, dentro il taxi facevo finta di telefonare ad un amica per dirle che stavo per arrivare!! Le mie amiche Tatiana e Julia vivevano serenamente assieme il loro amore e così Oleg il mio cliente/partner. Proibita é ogni forma di pubblicità e promozione LGTB soprattutto nelle scuole "Per rispetto dei giovani di poter scegliere un domani da che parte stare in tutta libertà senza condizionamenti.
     
  20. Stati Uniti e Russia in realtà sono d'accordo?

    Israele può piacere e non piacere (a me onestamente, piace) ma rappresenta il punto di riferimento di ogni sovranista che si rispetti, che lotti o per recuperare una patria perduta o per costruirsene una nuova. Epicentro della storia di questa piccola-grande nazione è il sionismo, ideologia politica e religiosa che, nata verso la fine dell'Ottocento, è l'incrocio tra la fioritura di una corrente postilluministica e la reazione all'antisemitismo imperante nell'Ottocento attorno al quale...
    Bisogna svegliarsi e tornare soggetto attivo, questo è ovvio. E ciò vale tanto per l'Italia quanto per le altre nazioni europee. Opinabile opinione personale: senza l'appoggio statunitense o di un'altra grande potenza, il pur gagliardo e orgoglioso Israele finirebbe male, un Libano con l'arsenale atomico. Arsenale (esiste? E se esiste chi controlla il pulsante rosso?) su cui si vocifera, ma che non è mai stato confermato.
     
    Certo, leggendo questo articolo, viene da ridere caro @Franco Marino quando penso che Davide Cavaliere diceva che chi è filorusso è anche antisemita e avete litigato.
     
    Ma io sono sempre stato filoisraeliano. In una maniera certamente molto meno sgangherata del tizio che hai citato e di altri fanatici sionisti che pure girano su FB, ma comunque sempre schierato con Israele in merito alla questione palestinese. Il problema sempre del tizio di cui sopra è che purtroppo lui è il classico ultrà sionista all'amatriciana fatto con lo stampino, convinto dell'incrollabilità dell'asse americansionista, quando basterebbe che si facesse un giro nel Ghetto di Roma e scoprirebbe che sono quasi tutti filorussi. Tra l'altro quasi metà della popolazione israeliana è di origini russe e lo stesso Putin è sempre stato filoisraeliano. Solo chi non conosce Israele può pensare che siano ancora filoamericani. Un mio collaboratore, israeliano, detesta gli americani ed è pure lui putiniano. Di che stiamo parlando?
     
    Israele per tanti anni è stata anche il mio modello di governo/stato ideale. L'unica perplessità è che però per molti versi ha appoggiato la Covidiocrazia e il Vaccinazismo in modo inquietante, anche contro i suoi stessi cittadini
     
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