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  1. Ci sono molte ragioni che spingono i BRICS a guardare oltre il primato del dollaro:

    1- Questo ne limita la sovranità monetaria (e quindi politica). Se uno Stato ha bisogno di finanziamenti esteri (prestiti), ad esempio, deve accettare le condizioni imposte da prestatori/investitori (di solito occidentali) in dollari, il che limita molto la possibilità di decidere sulla propria politica economica.

    2- Ha un impatto negativo sul commercio. I BRICS sono costretti a convertire le loro valute in...
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  2. Elogio ragionato del cinema popolare

    Negli anni 60 e 70 in Italia si giravano annualmente qualcosa come 300-500 film, in gran parte pellicole di modesto spessore realizzate con due lire e in maniera frettolosa, ma che formavano l’ossatura di una industria fiorente, creativa e concorrenziale. Le trame, benché semplici e ingenue, non difettano d’ingegno; alcuni sono autentici gioiellini e ci restituiscono in forme bozzettistiche il conflitto sotterraneo che pervade la società. L’intrigo, il non detto, l’inganno: in poche...
  3. Nessun impero o egemonia è eterna, nemmeno quella USA.
    In passato abbiamo visto la l'ascesa di varie potenze e -in particolare- con l'Impero Britannico abbiamo assistito all'affermazione di una potenza globale. Grossomodo la data di nascita di questa egemonia può esser fatta coincidere con la Guerra dei sette anni (1756-1763).
    A partire dalla metà del '700, sia con la vittoria militare, sia con l'avvio della rivoluzione industriale (ancor di più a inizio '800, dopo la disfatta napoleonica)...
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  4. Mentre noi (comprensibilmente) siamo presi dai problemi della quotidianità, dall'attualità nazionale e internazionale, dallo studio e dalla formulazione di nuovi paradigmi e scelte politiche, uno dei settori più gonfiati dai media e dalle aspettative economiche e tecnologiche, inizia a perdere pezzi.
    Il Metaverso, l'invenzione che avrebbe dovuto cambiare il volto del mondo, si sta rivelando un flop... E sì che di tempo, da quando il tema è diventato centrale nel dibattito pubblico ne è...
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  5. Il punto sul mondo:
    Nulla di nuovo sul fronte occidentale, lontano dagli occhi dell'opinione pubblica europea e nord americana.
    In realtà, qualcosa accade: i russi hanno ripreso una lenta avanzata, mentre Kiev continua a fagocitare armi e proiettili della NATO.
    Due rapide valutazioni:
    1- Forse la strategia NATO non sta funzionando.
    2- Quando la nostra capacità produttiva sarà al limite (lo è), che faremo?

    a) Aumentare la produzione di armi, creare posti di lavoro, il buon vecchio warfare...
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  6. “Un astuto drago apparentemente addormentato”: alcune scomode verità su...

    di Daniele Ganser

    Roosevelt sapeva che, se gli USA fossero stati coinvolti in una guerra col Giappone, sarebbe scattato un effetto domino che poteva allargare il conflitto anche alla Germania, dato che il 27 settembre 1940 Giappone, Germania e Italia avevano sottoscritto un patto tripartito, noto anche come Asse Roma-Berlino-Tokyo, per assicurarsi sostegno reciproco. «Roosevelt voleva anzitutto fare guerra alla Germania», spiegò il giornalista George Morgenstern del «Chicago Tribune»...
    Aggiungo il bellissimo "Pearl Harbor" del tedesco Peter Herde, che descrive in maniera magistrale la storia diplomatica e come il Giappone giunse, gradualmente, a non poter fare altro che entrare in guerra, o rimanere senza carburante per l'esercito. Dimostra come, da decenni, chi vuole informarsi, sa, mentre il grande pubblico continua a riempirsi la testa con lo sterco fabbricato a Hollywood.
     
  7. Spigolature di Storia. La guerra ispano-americana tra zucchero e...

    Gli storici di scuola liberale e marxista tendono a sopravvalutare gli aspetti economici e ideologici e a sottacere le ragioni geopolitiche, specie quando trattano le vicende dell’Otto-Novecento. Per esempio, la guerra ispano-americana (1898) viene presentata nei seguenti termini: una versione economicista suggerisce che si trattò di una guerra per la frutta e la canna da zucchero (Cuba e le Filippine erano e sono tuttora grandi produttori di zucchero); la versione ideal-eccezionalista...
  8. Nel corso della storia abbiamo visto sorgere e tramontare svariate civiltà/stati/imperi/gruppi sociali.
    Il crollo può avvenire per fattori interni (rivoluzioni in genere) o esterni (fattori ambientali, epidemie, guerre, crisi economiche).

    Raramente una civiltà (ancora di più se stratificata, quindi complessa) crolla per una sola causa o per un solo tipo di causa: potremmo chiederci cosa portò alla caduta dell'Impero Romano (e chiederci se la caduta dell'Impero coincida con la fine della...
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  9. Capire la Russia, capire Putin

    Ho la fortuna di fare un lavoro, quello di informatico, che, per come lo svolgo, si adatta alla mia indole variopinta e contraddittoria di uomo pigro e indolente al punto di voler saldamente rimanere ancorato alle proprie radici come una cozza sullo scoglio e pur tuttavia provvisto di grande curiosità, al punto di voler immergersi nelle culture altrui.
    Così, pur col sedere ancorato sulla mia poltrona, nel mio studio alla periferia orientale di Napoli, da remoto ho costruito un team di...
    A questo punto...non ti amo più...semplicemente..ti adoro..❤
    """:"Nessuno può insegnare al nostro popolo che società dovremmo costruire"""""
     

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    Giusto e molto bilanciato,
    legge anche nei pensieri, oltre a svolgere il suo variegato lavoro...
    Questa è una grande consolazione...
    Così, alcuni di noi, hanno avuto conferma e speranza di non essere troppo soli nel loro modo di vedere le cose che li circondano, e, soprattutto, di potersi sentire: "felicemente diversi"... 😉
    Grazie, Franco!
     
    I nostri " pensatori" che favoleggiano in tv, sono talmente scarsi che non tengono mai presente il contesto storico, o geografico. Gente che esporta un pensiero standard, pensando di poterlo applicare in ogni luogo, e in ogni epoca, giudicando senza conoscere...
     
  10. Italia e gas. Vi ricorda qualcosa?

    Fernando Pouget era ritenuto un ex ufficiale del servizio segreto militare durante il fascismo. Egli faceva parte dell’Oas, acronimo di Organisation de l’armée secrète, un’organizzazione paramilitare clandestina di estrema destra, francese ma operante anche in Italia, creata il 20 gennaio 1961. Il 15 luglio 1961, Pouget scrisse a Umberto di Savoia, re d’Italia.
    Egli prospettava al sovrano in esilio un progetto «portato a compimento» da «elementi fedeli alla causa...
  11. L'Italia può fare a meno del gas russo?

    Negli ultimi mesi spesso ci siamo chiesti se l’Italia potesse fare a meno del gas russo.

    La risposta è chiara da subito: no. Nessun paese, nemmeno i più potenti e organizzati, possono rimpiazzare una rete energetica strutturata da decenni attorno alle importazioni e prezzi concordati dalla Russia. Questo spiega il rialzo dei prezzi applicato dalla Norvegia, che non è membro dell’Unione Europea, ma è membro NATO e dello Spazio Economico Europeo e come tale potrebbe optare per...​
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  12. Lula , Bolsonaro e i conti della serva

    Non avevo pubblicato l'articolo precedente che da poche ore, e già mi sentivo tormentato dal senso di aver lasciato in sospeso troppi punti che avrebbero meritato ben altro approfondimento.

    Il problema è il solito: per avere un quadro generale soddisfacente, bisogna mettere insieme una quantità di pezzi altrettanto soddisfacente (tutti non si può in nessun caso) e per farlo ci vuole studio e informazione sui campi più vari. Nel caso specifico, trattandosi di un'area geografica di cui...​
  13. Il 5 gennaio Francia e India si sono incontrate (di nuovo) per il dialogo strategico tra le parti.
    La notizia, come tutte quelle che riguardano il resto del mondo (meglio parlare di come veste il marito della Meloni) non viene toccata dai media nostrani, eppure una qualche rilevanza per noi e per il mondo l'avrebbe.

    Con l'intervento russo in Ucraina siamo entrati in una nuova fase, in cui gli Stati iniziano ad organizzarsi in gruppi. Abbiamo visto rafforzarsi la collaborazione tra BRICS e...
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    A
    Alice Lattanzi
    Quando mi sono mancati i tuoi post!
    G
    Gabriele Germani
    cercherò di essere più presente :)
  14. Tra le cose che mi hanno colpito di recente, c'è la pubblicità che l'Arabia Saudita sta facendo sui social. Paese ben preservato a livello naturale, con bei paesaggi e turismo (fino al 2019) nullo.
    Da allora, molte cose sono cambiate: il paese vuole smarcarsi dal petrolio entro il 2030 (ma è ragionevole che come noi per motivi opposti, il distacco avverrà dopo). La previsione (per il 2030) è di accogliere 100 milioni di turisti: un volano economico.
    Mi domando se quei 100 milioni non...
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  15. Come NON leggere lo scandalo in Qatar (di Franco Marino)

    Una sera di tanti anni fa, un commissario si reca nella casa di un grande faccendiere il quale, dopo avergli fatto una lezione su come funziona il potere - e su come lui sia soltanto un elemento della catena - gli predice la morte che effettivamente avverrà di lì a pochissimo. Quel commissario e quel faccendiere in realtà non esistono: uno è il Commissario Cattani interpretato da Michele Placido, il faccendiere è Espinosa, interpretato da Bruno Cremer (e mirabilmente doppiato da...
    Quando la Giorgia divenne PM, scrissi un commento su FB, non ricordo se a seguito di un tuo articolo o post di qualcun altro. """"Giorgia Meloni é la "predestinata" che é il contrario di sfigata. La persona predestinata arriva nel posto giusto, al momento giusto, cioè quando attorno a lei gli eventi girano a suo favore"" Citai il fatto che la pandemia covid 19 si stava risolvendo, che il PD stava perdendo pezzi, che il sostegno a Selenski si stava indebolendo. Poi, a confema, é arrivato l'inciampo del "tu" a Sumahoro che poteva essere uno tsunami razzista e invece ...bam!!! Ne fa fuori parecchi sto Sumahoro: Saviano, Boldrini, Fratoianni....e ancora il PD. Poi Conte e il rdc e...bam!!! Esce il condono di Ischia. Polemica del contante....bam!!! L'UE dà un assist. Accusano il governo di essere sottomesso all'UE.....e bam!!!! Esce lo scandalo UE che dà un'altra botta alle sinistre. Anche sugli aiuti all'Ucraina critiche a non finire e.....bam!!! Io so cosa succederà perché seguo in Telegram 6 canali russi. In pratica...il governo Meloni non si é messo contro nessuno, ha tenuto tutti buonini buonini, ha rassicurato i vicini che non sono cattivi fascisti ....vediamo con gli sbarchi cosa succede. Qua non lo so proprio.
     
    Sopravvivere nel mondo multipolare richiede una adeguata postura diplomatica e la volontà di nuotare da soli, senza lasciarsi trascinare dalla corrente come un peso morto. Destra e sinistra devono darsi una svegliata (facile a dirsi: è un po' come fare una sega a un cadavere) e capire che non siamo più negli anni 50. Mi sbaglierò, ma negli Stati Uniti prevale ancora l'intenzione di restaurare l'impero unipolare, o quantomeno di traumatizzare il più possibile la transizione. Di questo passo rischiano di zombificare (deindustrializzarlo e militarizzarlo in funzione antirussa) lentamente il vecchio continente, sdoganando nazionalismi farlocchi e manipolabili in stile ucraino. Ricordiamoci l'indagine della Digos sulla cellula terrorista di Napoli addestrata dagli "eroi" di Azov.
     
    Personalmente non sono per nulla stupita della corruzione emersa con il Quatargate. Sono stupita che sia stato scoperto ufficialmente.
    E poi, scusate, ma le decisioni di Panzeri erano così determinati da meritarsi sacchi di soldi per comprarle? A questo punto mi chiedo chi sia la chiave di volta e quanto ha preso...
     
  16. Emergenti: Emirati Arabi Uniti

    Tra gli attori della nuova dinamica multipolare, ci sono gi Emirati Arabi Uniti (da ora EAU).

    Il paese dall'avvio del conflitto in Ucraina e delle sanzioni occidentali ha perseguito una politica di neutralità (molto simile a quella turca). Una linea particolare per un alleato USA nella regione (contro il protagonismo saudita -vedi: proposta di abbassare il costo del petrolio).

    Tassazione e una legislazione favorevole alla finanza, posizione comoda, proventi del petrolio e ormai del...
  17. L'indopacifico

    Nei prossimi anni, per capire il mondo, dovremo ripulirci dalle vecchie idee che pongono l'Europa (e appendici) ancora al centro.

    Come noto, l'amministrazione USA ha riorganizzato Indiano e Pacifico in Indo-Pacifico, unificando la strategia. Mentre il ruolo del Pacifico è chiaro, quello dell'Indiano, va indagato.
    L'Oceano Indiano rappresenta il 20% dell'acqua della superficie terrestre, ma l'80% del trasporto mondiale di petrolio (vi si affacciano Golfo Persico, Stretto di Malacca...
  18. L'impero e la moneta

    L'egemonia USA si affermò tra I e II Guerra Mondiale. Sanata la questione schiavitù, sconfitto il Messico e chiuso in riserve gli indiani, gli USA erano un paese-continente che confinava con uno stato fallito a Sud e un alleato a Nord. L'economia e la società prosperarono ed ebbero momenti progressivi (diritti civili, New Deal).

    La coesistenza con l'URSS e l'emancipazione delle colonie, in un primo momento non colpirono gli USA. Solo negli anni 70 la competizione ne intaccò l'egemonia...
  19. I paradisi artificiali

    La subordinazione di un paese genera inevitabilmente un deficit cronico di realismo politico che investe tanto i partiti quanto i militanti. Le parole d’ordine che risuonano nelle bocche della sinistra petalosa e della destra neoconservatrice, fuoriuscite dalla medesima matrice trozkista, sono democrazia, diritti umani, libertà e altri stupefacenti. Nel campo degli affari internazionali le ragioni morali e idealistiche rappresentano un fastidioso polverone. Quando si tratta di...
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