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Il punto sul mondo:
Nulla di nuovo sul fronte occidentale, lontano dagli occhi dell'opinione pubblica europea e nord americana.
In realtà, qualcosa accade: i russi hanno ripreso una lenta avanzata, mentre Kiev continua a fagocitare armi e proiettili della NATO.
Due rapide valutazioni:
1- Forse la strategia NATO non sta funzionando.
2- Quando la nostra capacità produttiva sarà al limite (lo è), che faremo?

a) Aumentare la produzione di armi, creare posti di lavoro, il buon vecchio warfare (welfare di guerra); rendere la nostra economia (più) dipendente dalla guerra.
b) Compreremo armi da attori internazionali che non hanno sanzionato la Russia e che magari comprano petrolio russo a prezzo scontato.

Il resto del mondo (quello vivo):

Ho già detto di come India e Brasile avessero interessi in Africa e di come cercassero di coinvolgere il Sud Africa in questo schema (IBSA) rendendolo ponte geopolitico.
Abbiamo detto di come Bolsonaro avesse espulso il Brasile dai mercati africani, della nomina di un ambasciatore poco gradito a Pretoria e di come avesse ridotto i rapporti con Africa e Sud America a vantaggio di USA/Russia.
L'uscita riguardava anche il minerario-petrolifero in Mozambico (dove si parla portoghese), il cui principale cliente era l'India.
Chi è subentrato? La Cina (raramente qualche paese arabo o la Turchia).

Cina e Russia rafforzano il loro asse euroasiatico.
L'India supererà la popolazione cinese nel corso della primavera del 2023 e avrà una crescita del PIL superiore. La vicinanza all'Occidente (che detiene ancora una buona fetta del prodotto e del mercato mondiale) ripaga Nuova Delhi.
A mio avviso potrebbe delinearsi una rivalità tra il nucleo euroasiatico dei BRICS (Cina e Russia) e i due giganti dei mari (India e Brasile) con il Sud Africa (e le sue risorse) a fare Cenerentola.
Due esempi:
Nei giorni passati Russia-Cina-Sud Africa hanno annunciato esercitazioni congiunte della marina militare (fino a qualche anno fa il Sud Africa le teneva assieme a Brasile e India - India che ora è membro QUAD, l'alleanza con USA, Australia e Giappone).
Lula (Brasile) ha annunciato visite in Angola, Sud Africa e Mozambico (due paesi lusofoni e l'altro membro BRICS).

Come sapete, sono appassionato di storia lunga e di cicli.
Forse stiamo assistendo alla fine del ciclo di accumulazione attorno agli USA (quindi del ciclo di questa potenza egemonica), a favore di nuovi attori con nuovi paradigmi.
Ecco alcune traiettorie possibili:
1- Il solito confronto tra nazioni marittime, più orientate al mercato e in qualche modo gravitanti attorno Londra nei secoli passati (il Brasile era integrato nella cornice geoeconomica dell'Impero Britannico) e nazioni euroasiatiche, più orientate alla terra e a un'economica dirigista;
2- Un mondo multipolare e per questo decentralizzato e delocalizzato (che prefigurano molti autori cinesi, ma va preso con le pinze).

Il mondo va incontro ha una democratizzazione in ogni caso e la rivalità Cina-India (i due partner di maggioranza dei due schieramenti) potrebbe essere la Guerra Fredda del futuro.
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