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  1. IL MASSACRO DI VAXTOWN

    Appena insediatasi a Palazzo Chigi il neo premier Giorgia Meloni ha fatto un discorso nel quale, tra le altre cose, ha affermato che l'approccio al vaccino anti covid è stato affrontato da più parti come una sorta di dogma religioso. Niente di più vero perchè il dogma non è altro che una Verità a cui credere incondizionatamente. Anche se la logica umana dovesse avallare dei dubbi a riguardo. Infatti bisogna ammettere che tantissimi uomini, sia atei che sedicenti cristiani, hanno aderito...
  2. E se il dopo Putin fosse peggiore?

    Putin da poco ha fatto 70 anni. Un’età importante, alla quale molti, se hanno la fortuna di arrivarci, vi giungono con acciacchi invalidanti, con demenze senili. Per quanto se ne sa, questo gigante della politica russa gode, invece, di ottima salute: fa parte degli anziani fortunati. Ma essendo anziano, non è questione peregrina capire, quando passerà (o lo faranno passare) a miglior vita o si sarà scocciato di occuparsi di tutte queste tarantelle, che Russia lascerà. E in generale, un...
    Il grosso limite del bonapartismo putiniano è quello di non aver creato successori. Medvedev, l'eterno delfino, non è all'altezza. I migliori, ovvero Lavrov e Shoigu, sono coetanei di Putin. E non aver reso solide le istituzioni. Questo è un punto a favore degli Usa che hanno istituzioni forti sin dal Settecento che possono sopravvivere al "presidente scemo".
    Quando parlo di bonapartismo ho in mente proprio il duello tra Francia e Inghilterra all'inizio del XIX secolo. Come Putin Napoleone fu un uomo forte e geniale che prese per i capelli un Paese distrutto e lo rilanciò nell'alveo delle grandi potenze. Come gli USA la Gran Bretagna dell'epoca era una potenza in declino (reduce dalla batosta della perdita delle colonie americane) con un re, Giorgio III, mentalmente instabile. Ma Londra aveva istituzioni fortissime e stabili la Francia si poggiava unicamente su un uomo, per quanto geniale. Il quadro è abbastanza simile. Napoleone non aveva successori.
    Detto questo la situazione del dopo-Putin è peggiorata con la guerra e l'emergere di figure non solo inadeguate come Medvedev ma proprio pericolose come Kadyrov o il capo del gruppo Wagner. Gente che va benissimo nel ruolo di "bassa manovalanza" ma non può e non deve avere ruoli politici.
    Poi, per continuare il parallelo con Napoleone, c'è l'opzione "Congresso di Vienna" in caso di sconfitta conclamata. Dopo Waterloo gli inglesi imposero alla Francia un Luigi XVIII. Washington potrebbe imporre uno "Eltsin II" (se lo trova perché pure Navalny è classificabile come nazionalista panrusso)
     
    Il pensiero che Putin sia malato di mente è una pura illusione di giornalai venduti agli USA, io auguro che Putin possa governare per tanti anni ancora, sono stata in Russia due volte tutto un altro mondo, io stessa mi sono stupita. Auguri
     
    Vivendoci direi che Putin ha avuto un ruolo storico importante, ovvero quello di superare sia il "sovietismo" che l' "eltsinismo" ma che ora quel ruolo è superato. Non si può pensare di essere una grande nazione quando gli ingegneri informatici o scappano in Turchia (in Turchia!) o si devono accontentare di 200 euro al mese, o fare i tassisti in nero. Sotto la patina scintillante la Russia di Putin è ancora un' "Italia con la bomba atomica" come la definisce mio cognato (emigrato in Uk per non morire di fame: ingegnere informatico con tanto di colloquio alla NASA).
    Putin ha risollevato sì la Russia ma ora ne stava bloccando in parte lo sviluppo. Non è un caso che tutti i vari cervelloni tipo Durov siano di fatto oppositori. Questo è il suo gravissimo limite e qui si differenzia in negativo da Napoleone che invece aveva compreso l'importanza dello sviluppo culturale e tecnologico.
    Io mi auguravo che cominciasse una transizione verso il 2024 con un successore che capisse i tempi. Ho sbagliato. D'altronde questi personaggi purtroppo non hanno la saggezza di comprendere quando il tempo è finito
     
    Vitale coinvolgere nel governo il maggior partito dall'opposizione ovvero il PCFR, priorità ad una Unione Eurasiatica pure dal punto di vista politico con un unico esercito e poi in un secondo momento il Rublo come moneta comune, necessario pure un repulisti al governo ed alla opposizione dei vari OCCIDENTALISTI LIBERALDEMOCRATICI!
     
  3. CINEMA "IN GIALLO" TRA ITALIA E RESTO DEL MONDO

    PROFONDO ROSSO di Dario Argento è un capolavoro del cinema italiano, non solo quello di genere. Tuttavia ha consacrato una tendenza da parte del pubblico ad associare la parola "giallo" esclusivamente a storie di notevole truculenza e sadismo.
    Eppure esempi di giallo e thriller alternativi a questo filone (ideato in realtà negli Anni Sessanta da quel genio di Mario Bava con "Sei donne per l'assassino"), basati più sulla pura e claustrofobica angoscia e dove la violenza, pur presente, viene...
  4. La difesa della razza

    Un gruppo di neonazisti europei, esasperati dalla vita in democrazia, decide di rintracciare Hitler in Sudamerica e di farlo tornare. Dopo lunghe ricerche, finalmente lo trovano, in Argentina, un po' invecchiato ma indiscutibilmente lui. Cercano di convincerlo ma lui non ne vuole sapere, finché, alla fine, cede.

    “E va bene, torno. Ma stavolta sarò davvero cattivo”.

    Questa vecchia barzelletta mi è venuta in mente oggi, dopo i primi attimi di smarrimento nell'aver appreso che...​
  5. "MALEDETTO" LOVECRAFT (di Giuseppe Cozzolino)

    Una mia riflessione su HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT e, sulle innumerevoli strumentalizzazioni attorno al suo nome: il mio primo contatto col Solitario di Providence fu l'antologia Mondadori di Fruttero e Lucentini, criticatissima dai puristi di HPL, e l'antologia Fanucci "I Miti di Cthulhu", a cura di August Derleth, che in realtà raggruppava in gran parte eccellenti racconti di altri scrittori e degli splendidi saggi di Dirk Mosig e del duo Gianfranco de Turris/Sebastiano Fusco.
    Poi arrivarono...
  6. MISTERI DELLA MENTE HOLLYWOODIANA (di Giuseppe Cozzolino)

    Le due belle signore in foto sono le attrici di Hollywood Kate Hudson e Demi Moore ad un qualche galà, se non sbaglio Venezia, in vesti succinte e indubbiamente provocanti.
    La cosa non ci dispiace affatto. Anzi. Solo vorremmo capire perchè queste e tante altre dive USA attaccano poi la lagna metooista del Sistema Maschilista che le sessualizzerebbe, quando è chiaro che nessuno le costringe ad apparire in una certa maniera.

    Ancor più surreale è poi il rifiuto sempre più frequente di...
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