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  • Gavetta
    Io quando osservo alcuni personaggi provo tenerezza. Ci sono fascisti o...
    • Angelo
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  1. Sfilate

    L'otto giugno anche quest'anno, avremo la sfilata di carri allegorici, per le vie del centro storico, io non credo che la parità si conquisti o festeggi, con determinate passerelle. Come se gli animalisti organizzassero una sfilata di ippopotami in corso gelone, o gli ambientalisti mettessero tutti i rifiuti al centro di piazza santa Lucia. Il problema di accettare qualcuno che non è in linea con i propri cliché, non lo si vince con queste manifestazioni, anzi si accresce l'avversione. Io...
  2. Gli animalisti non conoscono davvero gli animali (di Franco Marino)

    Non so se sia un caso, ma le peggiori persone che ho avuto nella mia vita erano scatenate animaliste, sinceramente convinte che l'uomo fosse una bestia colpevole di tutto e che gli animali fossero superiori a prescindere. Si trattava naturalmente di una scemenza. Ma guai a farglielo notare: erano liti furibonde. Ci si sarebbe potuto aspettare, da persone così sensibili verso gli animali, anche una sorta di irreprensibilità morale nei confronti degli esseri umani, e invece non era così...
    Gli animali agiscono secondo la loro natura e giudicarli per questo non è che sia sbagliato, ma non ha senso. Amo molto i gatti e sapere che non sviluppano legami duraturi tra loro e che non abbiano coscienza della prole non me li fa amare meno.
    Se dai loro da mangiare, sii contento del fatto che hai abbastanza sensibilità da condividere il cibo con altri esseri viventi e tanto basta.
    Ciò che conta è avere una relazione armonica con le cose del mondo, perché è questo che ci dice quanto stiamo in pace col nostro essere umani.
     
    Gli animali sono animali...agiscono per istinti. L'uomo dovrebbe agire per consapevolezza. Ciò che ora sta mancando è il rispetto. Il rispetto verso altri esseri umani ed il rispetto verso la Natura Madre. Non possiamo estinguete tutta la fauna selvatica solo perché "presupponiamo" che ci assalga. Purtroppo oggi invece si agisce,anche verso gli altri,in modo "estremamente"violento solo su "supposizioni". È questo ciò che deve essere controllato.
     
    Concordo, in alcuni casi ci sono dei tratti di patologia psichiatrica nelle persone che si battononper gli animali (non tutte) ma allo stesso tempo non sono sempre i media megafono della politica a creare i casi sui quali dibattere?
     
    Da molto giovane, accanto alla nostra casa avevamo una piccola fattoria con animali. Avevo imparato a tirare il collo alle galline, dare la botta mortale sulla testa del coniglio da cucinare, annegare i gattini appena nati dato che le gatte ne partorivano a decine, ammazzare quante più vipere possibile alle quali tagliavo la testa da cui il farmacista estraeva il veleno per l'antidoto (non c'era ancora quello sintetico). Schiacciavo la testa agli uccellini presi col "vischio" (pratica poi proibita), mettevo le trappole per i caprioli per I cacciatori. Questo animalismo paranoico, secondo me, deriva dal fatto che i più non sanno come vengono macellati gli animali che mangiamo. Il nostro studio ha allestito una linea di confezionamento all'interno di uno stabilimento di macellazione dei polli. Stavano meglio quando si tirava loro il collo, credimi, anche perché arrivano ingabbiati, stremati da lunghi viaggi fatti col caldo o il gelo. Mai visto animalisti protestare per i polli. Anche in questo caso ci sono animali di tipo A e di tipo B
     
  3. Parlare del nulla (di Franco Marino)

    Quando in un recente articolo ho definito "perdigiorno" chi parla dell'orsa trentina, si sono risentiti persino contatti storici della mia lista. Cosa che non mi ha certo sorpreso dato che, già quando su Facebook scrissi contro i fanatici animalisti, alcuni amici mi avevano tolto l'amicizia, confondendo la mia critica al fanatismo animalista con una condanna dell'animalismo che da par mio non v'è mai stata. E non mi ha sorpreso perché scrivendo da vent'anni sono rassegnato, più che...
    "...un interesse così morboso (per un animale che non conoscono) non ha alcuna giustificazione..." Infatti è anche una scuola che gli insegna a odiare vicini-conoscenti-amici: oggi gli tolgono il saluto, domani proveranno a sgozzarli. Un tempo, almeno, ci si scannava per cose più grandi e importanti. Seminate discordia, seminate discordia: qualcosa resterà.
     
    Purtroppo tutti questi rancorosi degli orsi ecc. ecc. però nei bar non entrano a litigare perché sanno che le prendeno sul serio…purtroppo bisogna solo sperare in Putin…pensaci tu…
     
    I fanatici sono sempre pericolosi. Sono quelli che infamavano gli ebrei negli anni 40, quelli che segnalavano la cena a casa del vicino durante gli editti Contiani.
    Resta il fatto che si sono più scandalizzati per un orso con le palle girate, che per gli stupri in serie di sedicenti risorse. E non è gente che vada per boschi...
     
  4. L'Orsa JJ4 e la sostituzione etnica: dibattiti da perdigiorno (di...

    Esiste un pregiudizio sulla povertà che, secondo molti, è il momento in cui si ritrova quell'umanità che il denaro in abbondanza fa smarrire. Personalmente, l'ho sempre trovata una scemenza. Quando si è ricchi o quantomeno benestanti, si ha tempo a sufficienza per occuparsi di chi sta peggio di noi, mentre il povero non ha altra preoccupazione se non far quadrare i propri miseri conti. Quando l'umanità lotta per sopravvivere non esiste altra preoccupazione che questa. Se, invece, le...
    Sono quasi del tutto d'accordo. Il problema di questa vicenda è semplicemente che è stata gestita malissimo. Se è pericoloso reintrodurre una specie selvatica in un certo luogo, è meglio non farlo, piuttosto che darsi la patina di attenti all'ambiente e poi ricredersi quando ci scappa il morto.
    Ho letto che all'orsa è stato offerto rifugio in altre nazioni, dove probabilmente sanno come convivere con questo genere di animali.
     
    Fatalità...in quella Val di Sole ci abitava mia nonna e poi mia madre ed io di tanto in tanto. Mai visto orsi almeno dal 1915 in poi , cioè da quando mia nonna nata nel 1898 cominciò ad andare a legna e poi mia madre a passeggiare e poi io a camminare e sciare. Quindi nelle zone si sviluppò prima la pastorizia, poi gli allevamenti poi la coltivazione dei frutteti. Circa nel 2000 la Provincia Autonoma di Trento importa plantigradi dalla Slovenia, senza interpellare la gente del posto, le guardie forestali, i sindaci, perché si sarebbero presi un vaffa, li piazza in un territorio piccolo e ristretto dove fanno fatica a trovare da mangiare e questi si riproducono comunque alla grande. É da parecchi anni che la gente ha segnalava la presenza sempre più aggressiva degli orsi e i parenti mi raccontavano da tempo che si aspettavano prima o poi che un incontro finisse male. Ma la Provincia é gestita da piddini. Stop. Il povero figliolo, che ormai viene pianto solo dalla madre, diventa quasi colpevole. L'orsa immigrata clandestina va salvata a tutti i costi. Risultato: disdetta di turisti animalisti che saranno sostituiti da altri che cercheranno l'emozione di trovarsi davanti un plantigrado di 150 kg "per vedere l'effetto che fa". Come fare scialpinismo con allerta valanghe livello 3-4. Per chi di montagna non capisce una mazza é la "montagna assassina" o "l'uomo che deve stare al suo posto". Il ragazzo era al suo posto é l'orsa che era fuori sede e fuori di testa. Per le numerose vipere che invece lì vivono da anni non c'è protezione, ogni estate una strage perché vengono ammazzate a prescindere in quanto potenzialmente pericolose. Anche l'animalismo é razzista!'
     
    Sono talmente d’accordo con te che nulla posso aggiungere salvo che l’opera di distrazione di massa è al diapason. Un mio amico a Londra mi dice che li stanno applicando ai cellulari di tutti i cittadini un sistema di allarme che scatterà in caso di allerta bombardamenti e mi parla di guerra in Ucraina, concludendo:” Ah già, ma da voi non dicono niente in proposito!” Meglio parlare di orsi
     
  5. Chiariamo subito una cosa, qui non si tratta di essere animalisti o umanisti, qui si tratta di voler vedere la verità e di non essere presi per i fondelli.
    Il progetto Life Ursus ovvero "progetto per salvare il piccolo nucleo di orsi sopravvissuti da un’ormai inevitabile estinzione nel Parco Adamello Brenta con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica; finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio...
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    Lorella P. Lucas
    Lorella P. Lucas
  6. Manipolatori mediatici e politici (di Franco Marino)

    In questi giorni, chi mi segue anche su Facebook lo ha notato, è scoppiato un vespaio su Facebook relativo ad un post dove mi sono scagliato con molta durezza contro gli animalisti. E la cosa ha provocato un certo sconcerto in molti miei contatti anche del broadcast, alcuni dei quali mi hanno scritto fortemente stupiti che "una persona cortese come me abbia usato toni così aspri". In effetti, sono il primo a dire che quando si fa divulgazione bisogna usare toni cortesi. D'altra parte...
    Secondo I "guru" della comunicazione, é facile essere frainteso nella lingua italiana perché la maggior parte ormai non si esprime né scrive secondo le regole grammaticali (soggetto-verbo-complementi....). Non essendoci più Analisi Logica si perde la logica! Lo stesso vale per le discussioni, nessuno aspetta che il discorso finisca per capire, si cerca di intuire. Col tedesco, per esempio, é più difficile fraintendere perché la declinazione di 4 casi per gli articoli ed i sostantivi e la frase costruita col verbo alla fine, devi per forza ascoltare o leggete attentamente
     
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  7. Psicopatologia dell'animalismo

    Creati il sesto giorno insieme a noi bipedi, gli animali ci accompagnano dalla notte dei tempi, a volte alleati che leniscono la solitudine dell’animale politico e sociale, altre volte prede o predatori. Chi li osserva con attenzione sa di rimirarsi allo specchio, tanto che Esopo, Fedro, Perrault e Baudelaire (L’Albatros!) ne fecero la metafora della condizione umana e delle sue vicende, mentre Bulgakov tramutò un cane in giusto di Dio, un Idiota contrapposto all’animale chiamato...
  8. Gli animalisti hanno rotto le palle (di Franco Marino)

    Ogni anno, in tempo di Pasqua, le newsfeed vengono riempite di post sul fatto che gli agnelli non vadano toccati perché "è una crudeltà consumare quei teneri agnellini" e via tutto il campionario della stupidità animalista, da quelli che "gli animali sono creature meravigliose, non come gli uomini che sono egoisti e assassini" a quelli che hanno smesso di mangiare carne perché hanno visto l'agnello "piangere come un bambino" (per cui se invece di fare nguè nguè, avesse fatto cai cai come...
    condivido completamente, mangio di tutto in ossequio al principio, appunto , della libertà individuale di mangiare quel che si preferisce..( mangiassi solo vegetali, peraltro, personalmente nel giro di un anno produrrei almeno un paio di calcoli renali, già avuto uno a 30 anni e non auguro a nessuno, nemmeno a un fondamentalista vegano, una colica renale, ndr) l'amara verità, come giustamente rileva Franco , è che siamo circondati, appunto, da fondamentalisti, religiosi, politici, calcistici, sessuali, animali....e chi più ne ha più ne metta..
     
    Premetto che sono vegetariana al limite del vegano, però per mio conto ciascuno può mangiare ciò che vuole, farina di grillo compresa. Per quel che concerne l'orso, la mia considerazione è un'altra: abbiamo speso fior di quattrini per reintrodurre questa bestia nei nostri boschi, ed ora ne spenderemo ancora per abbatterla. Uno zero in economia non ve lo toglie nessuno. E i pericoli nei boschi? Non c'è solo l'orso. Si può scivolare in un dirupo, si può essere morsi da una vipera e molto altro. Chi gira per i monti ne è consapevole ed accetta i rischi.
     
    A sto giro, non condivido. Soprattutto il taglio. Pare più uno sfogo. Che l'estremismo vegan-animalista sia urticante non v'è dubbio, ma molte delle tue conclusioni sono fuorvianti e anche un po' superficiali. Il problema orso è la plastica dimostrazione di come una tragica circostanza sia in realtà lo specchio di ben altre responsabilità dove a emergere è l'ignoranza crassa di una classe politica e di istituzioni composte da personaggi portatori di interessi (money) ma totalmente priva dei concetti base di gestione faunistica responsabile. Il discorso è lungo e articolato. La verità è che questa vicenda è stata dolosamente auspicata da chi avrebbe dovuto tutelare il patrimonio faunistico e al contempo essere in grado di tutelare coloro che vivono quei territori.
    Come? Come fu capace Franco Tassi in quel del Parco d'Abruzzo a cavallo degli anni 70. L'orso marsicano era sull orlo dell estinzione al pari del lupo appenninico (la sua gestione, che salvò un patrimonio di biodiversità straordinario, fece scuola. Arrivavano da tutta europa a studiare il suo lavoro). Ecco Franco Tassi fu SILURATO dalla politica in modo becero e ignorante. Si mise di traverso quando comparvero i mitici progetti di 'valorizzazione' (leggasi speculazioni). Questo per dire che, al di là della tragedia trentina, il problema sta a monte. Bene ha detto Corona (che non gode della mia particolare stima) sul fatto che la montagna non sono fiori e farfalle ma richiede responsabilità e consapevolezza.
    Si scatenerà la caccia all',orso dando la stura agli appetiti di chi munito di carabina annualmente stende cristiani in giro per funghi sparando ad minchiam nelle frasche. Ma li si parla di tragica fatalità. Le Famiglia si porta a casa il fungaiolo morto e pace all'anima sua. All'altro, al più, gli levano il porto d'armi e festa finita.
    Per cui prendersela con gli animalisti serve solo a spostare il binocolo dal vero obiettivo. E comunque, dopo anni di recupero di specie selvatiche nel mio palmares di passioni, con animali magnifici impallinati da una manica di coglioni (sorry per l'eleganza) perdonami ma qualche motivo di irritazione ce l'ho anche io. Ma al contrario. Sulle scelte alimentari non entro nel merito, ognuno agisce che sulla base delle proprie convinzioni e sensibilità. Io ho smesso da anni di cibarmi di carne (anche se ammetto senza vergogna che mi è sempre piaciuta e mi piacerebbe tutt'ora) e comunque possiedo cani a cui do carne perché ne devo rispettare genetica e necessità. La mia è una scelta personale. E non la impongo a nessuno.
     
    Il tuo commento tocca un tema che io non ho minimamente sfiorato, quello della caccia. In quanto che, senza criminalizzarla, non ho mai sponsorizzato la caccia. Io ho semplicemente allergia nei confronti dell'estremismo animalistico. E quanto alla tua libertà di non consumare carne, per quanto mi concerne, nessuno te la toglie. Ma io non sono obbligato a sopportare chi mi dà dell'assassino perché invece mi cibo di carne. E quanto al fatto che molti esultino perché un orso ha ammazzato un essere umano che si trovava lì per caso, senza alcun intento offensivo, penso che non sia nemmeno il caso di parlarne.
     
    Ma infatti non ne parlo. Esultare è da idioti. Cosi come coprire qualcuno di insulti perché non la pensa come te, lo stesso. L'estremismo animalista fa danno agli animali, credimi. Non pensare che non abbia avuto scontri con i talebani del settore. Ma su questo tema mi trovi sensibile e, scusami, ma proprio per la tua capacità di sottrarti alla provocazione mi aspettavo qualcosa di meno prevedibile. Il tema caccia è comunque il vulnus di tutta quella vicenda. Che piaccia o meno.
    Sempre con grande stima. Evi
     
    Ma io non ho coperto di insulti chi la pensa diversamente da me, ho coperto di insulti una categoria ben precisa, quella proprio relativa all'estremismo animalista contro cui tu stessa ti scagli. Finisce lì. Nessuno discute la tua libertà di non cibarti di animali o di non cacciare. Ma nessuno deve discutere la mia di cibarmi di animali - cosa che faccio in sovrabbondanza - e di cacciarli, cosa che non faccio.
     
    Purtroppo ciò che sta lentamente ed inesorabilmente scemando è il "rispetto" per chi non la pensa come noi, usando la prevaricazione come unico mezzo di comunicazione. Dal mangiare, al vestire, al curarsi...e abituandoci ad ascoltare chi vuole prevaricare accettiamo anche ciò che non ci sembra giusto.
     
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