due anni

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  1. Non illudetevi, non ci lasceranno in pace

    Il comunicato del Ministero della Salute - che di fatto consente (non impone, e già questo la dice lunga) il reintegro dei sanitari non vaccinati e dunque fa cadere l'obbligo di vaccino anche per l’ultima categoria che ne era soggetta - segna di fatto la fine della pandemia, o almeno di questa fase.
    Non è niente di inaspettato. E già da prima ancora che il fantomatico virologo cugino di Albano, Oronzo Carrisi, parodiato da Checco Zalone cantasse "pandemia ora che vai via", che il...
    Io la vedo così: che dietro la fine di questa psicosi ci sia comunque lo zampino di chi l'ha imbastita, non vi è dubbio. Ma è sempre stato così. La questione, però, è che non sono così sicuro che i Burattinai siano tutti d'accordo nel muoversi in una sola direzione e che tutti siano ossessionati allo stesso modo dal Grande Reset e dalla pazzia della Setta di Davos. Secondo me è un Drago dalle molte teste che si stanno azzannando tra loro. Le elezioni di MidTerm ad esempio potrebbero vedere dei cambiamenti importanti anche sulla crisi ucraina. Nonostante tutto, il nostro destino di cittadini non è ancora segnato, premesso che quello che è già accaduto è comunque mostruoso ed ha aperto un pericolosissimo vaso di Pandora.
     
    Analisi critica perfetta...comunque sia io lotterò sempre per i miei diritti ma l'età è quella che è...l'unica cosa che mi spaventa e non sapere se i nostri giovani questa volta capiranno o continueranno a piegarsi al volere di questa gentaglia!?
     
  2. Italia: ultimo atto?

    Questo è un articolo di sfacciata, banale e sconsolante indignazione. Il gioco al massacro sulla nostra pelle non conosce tregua. L’attualità snocciola fatti e numeri sconcertanti che preludono a scenari catastrofici da film postapocalittico. A Palermo i defunti sono rimasti insepolti per ben due anni, mentre l’ormai ex sindaco Ollando fituso, irascibile gigione del vittimismo antimafia, ingannava il tempo a digiunare per i migranti e a invocare la gogna per Salvini. Intanto i...
  3. Massimo Ferrero e la caccia ai finti pagliacci

    L’Italia è un paese che fornisce motivi validissimi per farsi amare e molti altri per farsi odiare. Anche da chi, come chi scrive, ha fatto dell’amore per il suo paese non soltanto un sentimento da vivere con intensità, ardore e sofferenza per la triste sorte a cui sembra destinato, ma anche un destriero da cavalcare per conquistarsi una microfrazione di platea digitale, in una fase storica in cui molti fondamentalmente, delusi dalle promesse tradite della globalizzazione, vorrebbero...
    Amo leggere i tuoi post, ma nel contempo mi intristisce leggere quanto ormai consolidato nel mio pensiero. Apparteniamo ad una schiera a cui non resta che osservare in solitudine il disfacimento di questa società. Nel contempo felice di essere ormai alla fine del mio tempo e di aver vissuto una infanzia, una gioventù e poi una vita in tempi migliori e di cui non porto alcun rimpianto.
     
    Ignoranza totale sul calcio. Per il resto...ho seguito la conferenza di Putin al Valdai club. Sarebbe stato un piacere anche per le tue orecchie conservatrici (é un complimento). Il meglio (in sintesi) ?? "Le ricette del mondo occidentale per modernizzare le abitudini non sono nulla di nuovo. Proibire dei film perché sono troppo di genere, eliminare le tradizioni, bruciare i libri di Distojevski, distruggere i monumenti russi, noi lo abbiamo già visto e vissuto con l'avvento del Soviet.""
     
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