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  1. Il mio viaggio in Portogallo.

    Sono ancora in terra portoghese mentre scrivo questa breve memoria. Per l'esattezza mi trovo a Oporto, seconda tappa dopo Lisbona, di un viaggio che ho programmato mesi fa con mio figlio Luigi (17 anni ancora per pochi mesi). Da subito sono stata colpita dai colori vivaci sia dei murales enormi che delle azulejos, mattonelle artistiche che decorano gli esterni delle abitazioni. Per poi essere completamente rapita dalla musica che in ogni delle città fa da sfondo alla vita quotidiana dei...
  2. Nella gabbia degli uccelli: cronache di una mattinata nella fogna di...

    Quando io dico che in questo paese si rischia una guerra civile, passo per matto. E la cosa più curiosa, è che passo per matto soprattutto dinnanzi ai miei contatti ideologicamente più vicini i quali, non so se per la codardia tipica del borghese - che, in quanto tale, è moderato (sono un borghese anche io, per la cronaca, quindi mi do del codardo da solo) - o perché convinti che il nostro sia un popolo di rammolliti, pensano che le mie siano le elucubrazioni di una testa matta. Il...
    Twitter è così.
    In un mondo normale, se non sono d'accordo con te, leggo e passo oltre.
    Sui social e soprattutto su twitter, sembra che tutti debbano per forza andare a commentare i post coi quali discordano.
    Con cattiveria, soprattutto.
     
    "Gobba musicofila; disclaimer: christopher nolan enthusiast"😅 Tifo calcistico+bio in inglese= cialtrone assicurato. Purtroppo non me la sento di auspicare una soluzione ruandese: sono troppi e pur sempre italiani.
     
  3. Le pene dell'inverno (demografico)

    I cosiddetti “Stati Generali della natalità”, svolgentesi a Roma e fortunatamente appena conclusisi, sono imbarazzanti sotto a più punti di vista. A partire la stessa denominazione, che richiama la divisione feudale in “Stati” della società francese, e la loro riunione più celebre, quella che diede il via alla Rivoluzione. Nulla di più estraneo alla natura italiana, quella di un popolo di invertebrati retto in Stato-fantoccio e incapace di qualunque azione indipendente, figuriamoci...​
  4. Una modesta proposta e tre domande per far fronte al fenomeno migratorio

    La tragedia di Cutro ha riportato al centro del dibattito il tema, congelato dal teatro dell’assurdo sanitario e dalla parentesi draghiana, dei flussi migratori. L’immigrazione, e il modo volutamente sbagliato di affrontarla, rappresenta la coda della strategia del caos con cui l’amministrazione Obama ha scompaginato diversi paesi mediorientali e nordafricani. Si tratta, a tutti gli effetti, di un elemento del conflitto ibrido scatenato a detrimento dell’Europa e del suo ventre molle, lo...
  5. Sono contento per Camilla (di Franco Marino)

    Al liceo detestavo - pienamente ricambiato - la nostra professoressa di inglese, una materia nella quale, al contrario, ero sempre andato benissimo prima di lei. Ma con lei non c'era verso di intendersi. Non è nemmeno che mi avesse fatto qualcosa in particolare. Sono quelle antipatie che nascono a pelle. Lei non piaceva a me e io non piacevo a lei. Anni dopo, a seguito di alcuni comportamenti che tenne nei confronti proprio di molti alunni che invece la adoravano, alcuni rividero la...
    Troppi "forse" sono alla base della tua poca simpatia verso Diana. La mia opinione è che Diana e Camilla non possono essere oggetto di comparazione. Troppo giovane e moderna la prima come troppo più adulta ( sposata peraltro) e "antica" la seconda. Incomparabili davvero. Per comprendere davvero cosa sia vivere la vita per un giovane in quella monarchia occorre farne parte,diversamente ogni analisi non può che essere parziale e fuori mille miglia dalla componente soggettiva...probabilmente per la giovane Diana era una gabbia insopportabile così come oggi lo è per il suo secondogenito (e consorte americana). È davvero difficile giudicare, è persino sin troppo complicato farsi una idea che si avvicini realmente al vero.
    Ad ogni modo io una come Camilla nel mio letto non ce la avrei infilata di sicuro manco se fosse stata l'unica donna sulla faccia della Terra.
    Solo un essere insignificante come Carlo poteva riuscirci,cornificando e umiliando Diana che di sicuro felice non è stata grazie a quel "principe azzurro" che avrebbe potuto/dovuto realizzare il finale da fiaba per la sognatrice ragazza. Oh povera,ingenua fanciulla......
     
    Ho capito ma nessuno va a Buckingham Palace contro la propria volontà. La maturità sta anche non soltanto nel capire che ogni ruolo ha i suoi onori e oneri, ma anche nel saperlo immaginare. Se tu vuoi diventare "regina d'Inghilterra" devi sapere che non passerai tutto il tempo a fare feste e a gozzovigliare, ma devi anche preoccuparti di essere una figura di rappresentanza, ed essere attrezzata a sopportare la cosa. Diana non si è dimostrata matura a sufficienza per capirlo.
    E quanto alla scelta con chi andare a letto tra Diana e Camilla, fisicamente a me non piaceva nessuna delle due ma se proprio avessi dovuto fare una scelta, avrei scelto Camilla tutta la vita. Diana mi ha sempre comunicato freddezza, piagnisteo, insicurezza esistenziale, tutte cose che mi fanno scappare a gambe levate da una donna, laddove invece Camilla mi ha sempre comunicato allegria, serenità, dolcezza e passione. Che sono invece non solo le cose che mi legano ad una donna ma che soprattutto mi fanno dimenticare i suoi eventuali deficit estetici.
     
    Io credo che la verità stia nel mezzo. Sono troppo giovane per avere un qualche ricordo delle vicende reali, ma credo che The Crown fornisca una ricostruzione vicina ai fatti originali. Diana non va condannata in toto, perché io credo che sia stata abbastanza ingenua da credere che Carlo, in un primo momento, si fosse realmente innamorato di lei. Lui aveva le spalle al muro, perché Camilla era conosciuta come una donna "facile" (pesava probabilmente la sua relazione tira e molla con Parker Bowl) ed Elisabetta non l'avrebbe mai accettata come nuora in quel periodo. Tant'è che lei stessa deve aver considerato impossibile entrare a far parte della famiglia reale e ha deciso di non bloccare la sua vita in attesa di Carlo, ma di sposarsi e fare figli. Carlo ha sicuramente pensato di poter ripiegare su Diana, che invece aveva riscosso successo nella sua famiglia e sembrava portata a ricoprire il ruolo di moglie e futura regina consorte, ma sempre un passo indietro al marito. Cosa che non è accaduto, perché Diana ha oscurato la figura meno carismatica di Carlo.
    Poi è andata come sappiamo... Se la regina non fosse stata così inflessibile, probabilmente non ci sarebbe stata tanta sofferenza in tre persone i cui destini sono stati condizionati dalle ragioni di stato.
     
    Diana bonazza e Camilla cessazza. Questo è un dato oggettivo. Nel letto conta anche il fisico, altroché....comunque entrambe inglesi. La terra d'Albione produce frutti molto diversi rispetto alle nostre latitudini (Napoli e Messina)....secondo me se tu avessi avuto la Camilla sotto le lenzuola il giorno dopo avresti prenotato di corsa la visita dal gerontologo 🤣🤣🤣🤣
     
    Diana inibita, fredda e noiosa... Hai descritto una discreta percentuale di donne (il più delle volte somaticamente somiglianti a Diana) dell'entroterra siciliano.
     
    Franco Marino, io adoro, anzi no, amo i Suoi articoli...
    Anche questo mi piace, ma credo che sia stato tutto più complicato per Lady D, al di là del suo carattere e della sua impreparazione ad essere regina... troppo giovane...
    Forse, è Carlo, l'attuale re, il maggior deficitario, in questa storia...
    Un essere incapace di staccarsi dalla madre/regina... e l'ha subita per tutta la vita... e , per sfuggire, in compenso, si è buttato nelle braccia rassicuranti di Camilla, che, in fondo, non troppo in fondo, sembra una seconda madre...
    A me ricordano Macron & consorte...e non solo per eventuali differenze d'età...
    Non gioisco per Camilla,
    mi dispiace per Lady D.
    Non v'è stato un giusto equilibrio, amoroso, morale, sociale e regale in tutta questa storia, ma d'altronde , rispecchia solo uno degli aspetti meno edificanti o, forse, più moderno... dei nostri tempi...
     
    Diana era un'insulsa ragazzetta che la realfamiglia aveva scelto per il suo citrullissimo realprimogenito sapendo che l'avrebbe cornificata. L'Elisabetta II sapeva come portare tonnellate di realcorna sulla sua realtesta. Sono convinta che Camilla sapesse quanto citrullo fosse realCarlo e ha puntato alto. Se non avesse avuto i pacchi di sterline sotto il realderetano certamente io non l'avrei data ad uno che mi dice "Vorrei essere uno dei tuoi tampax" (ora divenuti realtampax)
     
    Hai ragionato da uomo come è giusto che sia ma non hai considerato i figli
    Invece di preoccuparsi della malattia di Kate si preoccupassero di tutto quello che combina la famiglia reale da decenni
    A Carlo gli è stato imposto di sposare una ragazza vergine … Camilla doveva stare al suo posto
     
  6. La maleducazione sentimentale

    L'ex piddina Stefania Pezzopane, classe 1960, ci tiene a farci sapere che il legame con il torsolone tatuato classe 1983 è stato una figata e che è severamente proibito disapprovare le sue libere scelte individuali. Uno potrebbe obiettare: ma a te cosa ti toglie la signora Pezzopane?
    A me personalmente non toglie nulla se non fosse che i liberati e risvegliati della sua risma non esigono l’impunità (poiché non vi è alcun reato nel desiderare di convivere con un compagno di verde età e la...
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  7. La scomparsa della Morte

    Nelle primissime pagine della “Scienza della Logica”, Hegel parla in maniera illuminante dei propri tempi come quelli del “singolare spettacolo di un popolo civile senza metafisica – simile ad un tempio riccamente adornato, ma privo di santuario”.

    Il discorso è molto articolato, né ho qui le risorse intellettuali o lo spazio per produrre uno studio dettagliato, ma posso certo dire di essere rimasto molto colpito da questa descrizione, proprio nel momento in cui, per ragioni personali, mi...​
  8. Tra i protagonisti del '900 di cui penso di non avervi ancora parlato, mi è caro John Layard, antropologo e psicologo junghiano.
    Dopo un interesse iniziale per la linguistica e l'antropologia, partì per l'Oceania e scrisse un testo sull'isola Malakula e le isole minori attorno ad essa.
    In particolare, si interessò del rito del maki che gli uomini svolgevano più volte nel corso della vita.
    Consisteva nell'uccisione di maiali maschi per ricavarne forza con cui essere accettati dopo la morte...
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    Reactions: Gabriella and Hellrider
  9. Chi sono io? Dalla ricerca di sé alla ricerca dell'illusione

    Un'esortazione troneggiava nel tempio di Delfi: Conosci te stesso.
    Questo invito è una via indicata per chi si pone la domanda fondamentale di ogni essere umano: chi sono io?
    Poiché ogni maschera ci viene offerta nel rapido susseguirsi di situazioni del nostro quotidiano, quando stiamo con noi ci troviamo di fronte allo specchio di noi stessi, ma è opaco, sporco, la nostra immagine riflessa non ci è chiara e non riusciamo a vedere, inizialmente, nient'altro che ciò che siamo agli occhi...
  10. Risarcimento schiavi

    È attualmente in corso il cosiddetto “Black history month”, ossia il Mese della Storia Nera, iniziativa grottesca che solo in una società cerebralmente fusa e che va avanti a massicce dosi di sensi di colpa e autoflagellazioni trova posto. Basti pensare a che effetto farebbe un “Mese della Storia Asiatica”, anche in società in cui l'immigrazione da quel continente sia stata significativa: che senso avrebbe mettere in uno stesso calderone siriani, indiani, cinesi e filippini? Già si...
  11. Un povero fesso di nome Alfredo Cospito

    Ci sono teorie facili da capire. Il comunismo, per esempio, lo capisco: qual è il fondamento di quella dottrina? Che se aboliamo la proprietà privata e il plusvalore, il mondo sarà felice: sul piano teorico. Perché, nella pratica, questa dottrina ha portato alla miseria ovunque sia stata applicata, ma questo è un altro discorso. Il senso di questa premessa è che si sa esattamente cosa sia il comunismo, nel bene e nel male. Di esso si potrebbe dare una definizione non dissimile da...
    Ho letto che lo scorso anno hanno fatto un TSO ad un ragazzo che frequentava la scuola media superiore perché aveva dato in escandescenza. Ora ci facciamo tutti questi problemi per questo tizio. TSO e flebo. Problema risolto.
     
    Io sono di pensiero anarchico e, al contrario di quanto leggo nei commenti, ho lottato per i miei diritti, pagando da invalida all'80% con una sospensione ingiusta, visto che la mia azienda non volle nemmeno accettare un certificato di differimento cartaceo che, nel momento in cui lo consegnai (9 febbraio 2022), era perfettamente valido e non aggiungo tutto il resto che già si sa.
    I filoanarchici "muti e zitti" sono quelli che non hanno capito nulla dell'anarchia, ma non mi soffermerei più di tanto su questo, dato che traditori ne abbiamo visto a bizzeffe in ogni dove, nella Sanità, nella Chiesa, in politica da destra a sinistra o in qualunque altra corrente volessimo prendere in considerazione.
    Per rispondere a @Franco Marino, da un punto di vista pratico l'anarchismo non è realizzabile, in quanto la maggior parte della popolazione non è pronta e ne abbiamo avuto ampia dimostrazione nei tre anni passati. L'essere umano non è pronto a responsabilizzarsi, senza bisogno di leggi che lo governino, anzi. Molti non hanno consapevolezza del vivere e si lasciano trascinare in una vita predisposta e organizzata da altri, dalla nascita alla morte.
    Si potrà obiettare che dunque l'anarchismo è un'utopia, ed io rispondo che le utopie sono tali finché non si realizzano.
    Per quanto mi riguarda, l'anarchia è il concetto più nobile di autogestione in una società, con l'uomo che rispetta l'uomo e gli animali e tutta la natura, vivendo in pace ed espellendo spontaneamente eventuali cellule malate, che, anzi, in una società di questo tipo si emarginerebbero da sole.
    Tutto il resto sono dicerie ed ignoranza, un po' come quando si dice che il "novax" è negazionista e terrapiattista.
     
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    Gli anarchici che conosco io non si sono sottoposti all'inoculazione, esattamente come ho fatto io, subendone le conseguenze. Fatico anch'io, e molto, a capire come si regga una società anche piccola senza un'autorità che la diriga, a meno che non sia così piccola da autodepurarsi fisiologicamente dagli elementi negativi. Inoltre, avendo un pochino letto Stirner, ho il dubbio che il suo pensiero sia stato una comoda giustificazione per personaggi variamente inclini al narcisismo patologico. Tuttavia, l'inclinazione anarchica insita in molte persone a mio parere è direttamente proporzionale all'avversione nei confronti del sistema mondiale antiumano, criminale e pervasivo ad ogni livello nel quale siamo immersi. Quanto a Cospito, nessuno ne reclama la liberazione , essendo consapevoli tutti che debba pagare per i crimini che ha commesso. Ma che la punizione sia proporzionata ai crimini sì. E io sono d'accordo.
     
    Impeccabile...come spesso sei. Anarchici? A mio parere sono creature molto infelici che rovesciano su chi li dirige i propri errori. Non é mai colpa loro o del loro comportamento se qualcosa non funziona nella loro vita, sempre colpa degli altri, dell'autorità, dell'autorevolezza.
     
  12. Uomini e topi. L'esperimento "Universo 25".

    Dalla bacheca Facebook di Edoardo de Blasio e Mauro Bertamé

    L'esperimento "Universo 25" è uno degli esperimenti più terrificanti nella storia della scienza, che, attraverso il comportamento di una colonia di topi, è un tentativo da parte degli scienziati di spiegare le società umane.
    L'idea di "Universo 25" è venuta dallo scienziato americano John Calhoun, che ha creato un "mondo ideale" in cui centinaia di topi avrebbero vissuto e riprodotto. Più specificamente, Calhoun costruì...
    Semplicemente agghiacciante. Ci sarà sempre chi negherà la liceità di estendere le conclusioni di un esperimento coi topi alla società umana, ma le similitudini sono terribili. E, alla fine, parallele a quanto, anche prima, grandi menti avevano predetto.
     
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