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  1. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Sangiuliano, triste metafora di noi uomini (di Franco Marino)'

    In genere dissento o divergo almeno per qualche punto dalle tue opinioni, ma qui devo dirmi d'accordo con te su tutta la linea. Sangiuliano è una vittima al 100%, si è fatto fare fesso come l'ultimo dei pirla italiani in vacanza a Budapest che viene truffato dalla prima bella figa che gli si...
  2. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Non hanno tutti i torti'

    Il tuo post mi era sfuggito, strano perché in genere ormai ti vado a leggere a bella posta. Così abbiamo un'altra cosa in comune, vedo. Non solo la Russia,che ormai amo come una seconda Patria, ma anche l'Iran, per il quale sto sviluppando negli ultimi mesi un interesse sempre più forte. Nei...
  3. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Non hanno tutti i torti'

    Benedetto XVI è stato un grande pontefice, anche per la mente lucida e la solida cultura che ne sosteneva la dottrina. Anche per questo è stato ferocemente avversato e, dopo, occultato.
  4. Non hanno tutti i torti

    Non ho mai amato l'Islam, sia come religione che nella figura incarnata dai popoli ad esso convertiti. Sono uno di quelli che, leggendo di Storia, ha sempre tifato per i Crociati e considera la Gerusalemme che presero il 14 luglio 1099 come davvero “liberata”, liquidando come schifiltosi piagnoni quelli che lamentano il massacro degli occupanti mussulmani (come se a quel tempo non fosse la procedura usuale, anche a parti invertite). Non ho mai voluto visitare un paese mussulmano, né...​
    Benedetto XVI lo affermò esplicitamente nel 2006: «La vera minaccia per la loro identità (gli islamici) non la vedono nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utilità a supremo criterio morale».
     
    Forse hai letto questo post in risposta ad un articolo di Franco. Ne riporto una parte. Io come te ho nutrito per anni forte avversità per l'islam, fomentata anche da insegnamenti scolastici in istituti religiosi. Poi, ad inizio anni '90, ho accettato lavori in paesi islamici, per anni, mai avuto problemi anzi, ho trovato un rispetto che in Europa, tanto per fare un esempio, non sapevano cosa fosse (sono ing. meccanico/femmina). Rispetto per la professionalità intendo. In Iran poi, dopo un paio di viaggi, per poco non decidevo di andarci ad abitare, se non avessi avuto famiglia e, sopratutto, non potendo bere alcolici che per noi veneti sono linfa vitale.
    Avevo una collaboratrice, fumatrice come me (sì in Iran le donne fumano, guidano auto, si laureano in materie tecniche) che mi portava in una grande moschea che é innanzitutto un luogo di associazione prima che di preghiera. Dove le donne si incontrano, discutono dei loro problemi, leggono, trovano amiche. Non si abbracciano, non si baciano cosa che a me va benissimo visto che DETESTO baci ed abbracci. Si parlava poco di politica, molto di vita vissuta, moltissimo di esperienze e di lavoro, niente di moda, estetista, pettinatura, e, sopratutto, niente pettegolezzi, che io odio. Si parlava di sesso, di soddisfazione fisica che gli uomini davano e...suggerimenti come eventualmente compiacerli, senza limiti, senza pudori, senza problemi!!!! Insomma, discorsi da donne che per me, che lavoravo quasi sempre tra i maschi, erano belli, gradevoli "femminili". Il loro senso religioso é diverso da quello cattolico, (che aborro), é ....non so come descriverlo...meno invadente, ecco, meno..."minaccioso'. Nessuna mi rimproverava per la mia agnosticità né ventilava inferni post-mortem come mi é successo qui in Italia, anzi cercavano di capire. Mi sono sempre coperta il capo con l'hijab, veli colorati, leggeri, che mi davano un certo 'tono" e d'estate con camicie lunghe colorate (basta che coprano le chiappe) a mezze maniche.
    L'hijab non é obbligatorio in auto e camminando spesso "scivola" sul collo diventando sciarpetta, elegante. Ovviamente alla TV mostrano solo quelle vestite di nero con chador neri. Tornando in Italia vedevo pantaloncini corti su culi cicciosi e canottiere copri seni debordanti se era estate.
    Dimostrazioni di gente fatte non per ottenere miglioramenti di vita ma per promuovere atteggiamenti osceni ed iconoclastici.
    Certo, malumori ce n'erano come ovunque come sempre. Cose che non vanno bene ci sono come ovunque. Ma quando vedevo i cambiasoldi per strada, lasciare pacchi di denaro sui gradini e andarsi a bere un té...io derubata non so quante volte, che vivo in una casa isolata e vedo il sole "a strisce" attraverso le inferriate alle finestre dato che i ladri sono entrati più volte mi chiedo quanto questa tanto reclamizzata nostra libertà mi sia costata, a cominciare dalla casa. In Russia fu la stessa cosa, rispetto, educazione, difesa di valori tradizionali, moderazione nelle espressioni e nei rapporti umani e, in più, un amor patrio ed una cultura che avevamo anche noi, ma ora é solo un vago ricordo. 34 anni fa pensai che stavo assistendo al declino dell'Occidente perché, come hai detto tu, 'loro' rimangono determinatamente se stessi.
     
    Il tuo post mi era sfuggito, strano perché in genere ormai ti vado a leggere a bella posta. Così abbiamo un'altra cosa in comune, vedo. Non solo la Russia,che ormai amo come una seconda Patria, ma anche l'Iran, per il quale sto sviluppando negli ultimi mesi un interesse sempre più forte. Nei giorni scorsi mi son letto le pagine di Wikitravel e Wikivoyage su questo paese sognando di andarci (sogno che rimarrà per un bel po' insoddisfatto, visto il mio attuale lavoro - ho un'azienda agricola e allontanarsi per sole due settimane a Mosca in Luglio è stata una piccola tragedia). Ascolto della musica tradizionale della regione iranica, e sto approcciando sempre più da vicino il persiano/farsi, cosa che prelude ad uno studio più approfondito. La settimana scorsa vidi il film "Argo" di Ben Affleck, sulla crisi degli ostaggi del 1980, ovviamente tutti gli iraniani sono brutti, sporchi e cattivi (e con barba ispida e baffoni), ma si parlava farsi e mi ha stimolato ad approfondire la cosa, portandomi a scrivere questo articolo. Sì, anche io sono stato esposto ad influenze anti-islamiche, ma sono uno curioso, che legge, e alla fine non si riesce a rendermi ostaggio di una sola versione. Ti invidio per il tuo soggiorno in Iran, è uno dei Paesi islamici secondo me più interessanti come storia, lingua e cultura. La storia del velo fa ridere, persino in Arabia Saudita le attiviste lo mettono in basso nella lista delle priorità e ci danno dei "fissati" perché non parliamo d'altro. In Iran è davvero minimo e se fosse quella la violazione più grave dovremmo adottare il loro codice penale su due piedi. Grazie per il commento.
     
    Grazie a te per averlo provocato. Certe esperienze non riesco a raccontarle perché o non interessano o non mi credono.
     
    Naturale. La gente è prigioniera della gabbia di propaganda in cui è cresciuta, romperla vorrebbe dire abbandonare tutta l'esistenza che vi hanno costruito dentro, per questo si teme a mettere in forse anche solo uno degli argomenti-chiave della disinformazione di regime: Russia, Islam, Covid, clima, immigrazione, lgbt, tutto deve essere mandato giù acriticamente, pena il venir emarginati come "complottisti" e ritrovarsi soli. Il costo della libertà, che sempre meno persone sono disposte a pagare. Altro che "pensiero critico"...
    P.S: hai letto il mio articolo per il ritorno sulla pagina? Tutto dedicato alla Russia. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere leggere certe cose.
     
  5. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Alle radici dello spleen prussiano'

    Un ottimo articolo, fra l'altro pienamente informativo: io di Herrhausen e Rohwedder non sapevo niente, anche complice l'attuale sistema di disinformazione di regime che fa ben attenzione a non raccontare assolutamente niente di rilevante.
  6. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Perché l'Unione Europea proprio non vuole capire? (di Franco Marino)'

    Comunque è sempre così. Sono programmati e non cambieranno mai la cantilena. L'abbiamo visto in Gran Bretagna: un sudanese accoltella e uccide tre bambini, la gente si incazza, e tutti i media, BBC in testa, giù duro: "È colpa dei razzistih che diffondono le fakeh newsh". Non c'è soluzione pacifica.
  7. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Perché l'Unione Europea proprio non vuole capire? (di Franco Marino)'

    Analisi eccellente. Solo mi chiedo cosa t'abbia fatto di male Hegel... (la frase, come tantissime frasi famose ipercitate, gli è solo attribuita e, guarda caso, non esiste nei suoi scritti).
  8. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Dal padel alla brace'

    Non lo avevo mai visto da questa prospettiva, ma è estremamente coerente con la tendenza generale alla distruzione di ogni legame sociale.
  9. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Sharon Verzeni e lo squallore dei media (di Franco Marino)'

    Quando scopri che i bulgari son più seri dei tedeschi, capisci che l'Unione Europea andrebbe cancellata per sempre e magari, potendo, pure dimenticata come tutte le cose di cui ci si vergogna
  10. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Sharon Verzeni e lo squallore dei media (di Franco Marino)'

    Il grave è proprio quello nelle ultime parole. Per un mese la carta igienica di regime ha sversato liquami adombrando responsabilità del fidanzato, e ora che hanno preso un negro, fra l'altro reo confesso e omicida per futili motivi, svanisce ogni lagna femminista e cercano pure di farlo passare...
  11. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Dostoevskij profeta geopolitico'

    Effettivamente, dopo la Prima Guerra Mondiale, il gioco di aizzare gli slavi occidentali contro la Russia è riuscito. Cechi e Polacchi sono i più accaniti contro Mosca, anche per il ricordo del Patto di Varsavia. In particolare l'intellighenzia, della quale in Rep. Ceca ho avuto sentore, è...
  12. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Diciamo le cose come stanno: l'Occidente è fallito (di Franco Marino)'

    La cosa che mi provoca riso (un riso piuttosto amaro) è che prima i solidi idioti, quando ancora mi ostinavo a discuterci, rispondevano: "Valle a fare in Russia certe cose, finisci in galera". Ecco, ora proprio per certe cose finisci in galera qui, nel sedicente Mondo Libero.
  13. Tintura di odio

    Non so voi, ma sino ad oggi non avevo idea di chi fosse Cecilia Parodi. Dopo aver cercato qualche informazione in rete, ho trovato che sia l'ennesima scrittrice contemporanea, di quelle che piacciono tanto alle case editrici (tant'è che la pubblicano) e che sfornano storie piuttosto melense su infanzia e famiglie piene di quegli psicologismi che fanno tanto moderno. Non ho letto il suo romanzo, ma ormai coi libri contemporanei mi basta leggere la quarta di copertina, a volte persino solo...​
  14. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Dalla Russia con amore'

    Ci sono state anche altre cose che ho dovuto espungere, come il teatro e le nuove amicizie, perché l'obbiettività sarebbe andata a farsi benedire e ne sarebbe venuta fuori una lettera d'amore a tutte le Russie.
  15. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'PERCHÈ SI PRODUCONO REMAKE CHE NON PIACCIONO A NESSUNO?!?'

    Stanno semplicemente scommettendo sulla stupidità del pubblico. E a volte esagerando pure.
  16. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Omosessuali e transessuali sono normali o malati? (di Franco Marino)'

    Può anche darsi che non sia una patologia, ma dimentichiamo che tale è stata etichettata dalla psichiatria sino al 1989 o giù di lì. Allora, la Scienzah sbagliava prima o sbaglia adesso? Semplicemente, non è un orientamento normale, tant'è che interessa una frazione minima della popolazione...
  17. Dalla Russia con amore

    Riprendo a scrivere su questo spazio gentilmente offertomi dall'amico Franco Marino (che ringrazio, anche per avermi sempre ricordato che qui c'era sempre un posto per me) dopo ormai esattamente otto mesi di assenza, dovuti ad una profonda crisi personale ed esistenziale da cui, sinceramente, in alcuni momenti non sapevo né come né se sarei riuscito a superare. Periodo che è culminato, a metà luglio, in un viaggio in Russia e relativa permanenza a Mosca per due settimane che avrebbe...​
  18. vonTannenberg

    Comment by 'vonTannenberg' in 'Trasferirmi in Russia? No, grazie! (di Franco Marino)'

    Sono tornato dalla Russia il mese scorso. Mancavo da nove anni. Mi sono sentito come in una seconda Patria. Ho sentito di amare tutto, di avere nel sangue tutto: la gente, la lingua, la letteratura, i luoghi, la terra e il cielo. Sono tornato carico di libri, e di cocente nostalgia, e di...
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