Ho avuto un botta e risposta, nella bacheca di un amico in facebook, con una tizia che sul suo profilo dichiara di essere una giornalista free lancer, che conferma in parte ciò che da molto tempo penso di molti giornalisti, dell'arroganza e presunzione con cui pensano di poter scrivere ogni e qualsiasi cosa passi loro per la testa.
Ancora l'argomento incriminato sarebbe lo spot di Esselunga.
Una bambina, figlia di genitori separati, di circa sei anni, che mentre è al supermercato con la mamma compera una pesca, e poi nel giorno in cui sta con il padre gliela regala dicendo una piccola bugia, che è stata la mamma comperarla per lui.
...
Non serve una laurea in psicologia per capire che lo spot descrive il desiderio di una bambina, che è quello di vedere il suo mondo, il papà e la mamma uniti insieme a lei.
Ma la cosa più importante che bisognerebbe sapere prima di fare un'analisi dello spot è che il bambino non è un piccolo adulto, ma un essere in crescita che ancora non ha completamente sviluppato il sistema cognitivo e che non è in grado di formulare pensieri complessi.
Il bambino all'età di sei anni ragiona solo su ciò che vede e non su ciò che ipoteticamente potrebbe essere.
Debbono passare molti anni, il bambino deve entrare nella fase dell'adolescenza (12-16 anni) prima di poter costruire un "pensiero formale". Negli stadi di crescita precedenti il bambino affronta solo pensieri concreti, ovvero ragiona solo su ciò che vede e non riesce ad ipotizzare.
La separazione dei genitori per un bambino è uno shock. Con questo non si vuole intendere che se due persone non vanno più d'accordo debbano restare insieme per i figli, ma solo che la cosa va prospettata in modo "delicato" e progressivo al bambino.
Sono favorevole ad divorzio e al referendum votai a favore. Un conto però è come lo affrontano gli adulti, un altro come lo affronta un bambino.
Consiglierei a certi giornalisti prima di commentare o scrivere, di consultare i pensieri dei tanti psicologi- pedagosisti che dello studio dello sviluppo del sistema cognitivo del bambino ne hanno fatto la loro ragione di vita e ci hanno consegnato importanti studi sulla psicologia della crescita.
Alla signora giornalista, signora si fa per dire, in particolare consiglio lo studio di Jean Piaget, psicologo e biologo "Lo sviluppo senso motorio del bambino", nella speranza che comprenda a fondo ciò che lo psicologo infantile descrive dall'osservazione in crescita fatta proprio sui suoi figli.
...
Per quanto riguarda lo spot non offende nessuno, descrive solo un'emozione del tutto legittima di una bimba di quell'età.
Ancora l'argomento incriminato sarebbe lo spot di Esselunga.
Una bambina, figlia di genitori separati, di circa sei anni, che mentre è al supermercato con la mamma compera una pesca, e poi nel giorno in cui sta con il padre gliela regala dicendo una piccola bugia, che è stata la mamma comperarla per lui.
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Non serve una laurea in psicologia per capire che lo spot descrive il desiderio di una bambina, che è quello di vedere il suo mondo, il papà e la mamma uniti insieme a lei.
Ma la cosa più importante che bisognerebbe sapere prima di fare un'analisi dello spot è che il bambino non è un piccolo adulto, ma un essere in crescita che ancora non ha completamente sviluppato il sistema cognitivo e che non è in grado di formulare pensieri complessi.
Il bambino all'età di sei anni ragiona solo su ciò che vede e non su ciò che ipoteticamente potrebbe essere.
Debbono passare molti anni, il bambino deve entrare nella fase dell'adolescenza (12-16 anni) prima di poter costruire un "pensiero formale". Negli stadi di crescita precedenti il bambino affronta solo pensieri concreti, ovvero ragiona solo su ciò che vede e non riesce ad ipotizzare.
La separazione dei genitori per un bambino è uno shock. Con questo non si vuole intendere che se due persone non vanno più d'accordo debbano restare insieme per i figli, ma solo che la cosa va prospettata in modo "delicato" e progressivo al bambino.
Sono favorevole ad divorzio e al referendum votai a favore. Un conto però è come lo affrontano gli adulti, un altro come lo affronta un bambino.
Consiglierei a certi giornalisti prima di commentare o scrivere, di consultare i pensieri dei tanti psicologi- pedagosisti che dello studio dello sviluppo del sistema cognitivo del bambino ne hanno fatto la loro ragione di vita e ci hanno consegnato importanti studi sulla psicologia della crescita.
Alla signora giornalista, signora si fa per dire, in particolare consiglio lo studio di Jean Piaget, psicologo e biologo "Lo sviluppo senso motorio del bambino", nella speranza che comprenda a fondo ciò che lo psicologo infantile descrive dall'osservazione in crescita fatta proprio sui suoi figli.
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Per quanto riguarda lo spot non offende nessuno, descrive solo un'emozione del tutto legittima di una bimba di quell'età.
