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  1. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Il filo che unisce le vicende di Salvini e di Cinzia Dal Pino (di Franco Marino)'

    La politica tradizionale ormai rientra nel novero delle cose superflue. È perfettamente inutile solidarizzare con Salvini e col centrodestra che non può o non vuole mettere fuorilegge le ONG e tagliare la coda a una magistratura bestialmente eversiva. Ho già dato nel 2018-2019.
  2. Un mistero dei nostri tempi

    Togliamo un anno alle scuole secondarie di secondo grado, facciamo entrare i giovani nel mercato del lavoro con dodici mesi di anticipo. Insomma, imitiamo la Germania.
    La proposta in sé non è poi così malvagia, ma forse, anziché mettere il carro davanti ai buoi, dovremmo prima rispettare il nostro sistema manifatturiero e cercare di rianimare l'industria, in caduta libera da un anno e mezzo. Vaste programme, come si suol dire. Male che vada, il giovane prematuramente strappato allo...
  3. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'LA FACCIA COME IL C...'

    Ci sono tutti i presupposti per una feroce guerra civile. Cinicamente non posso che concludere con un meglio da loro che da noi.
  4. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Stralci di un'intervista interessante (e inquietante)'

    Comunque non ho esaltato nessuno.
  5. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Il Male esiste ed è sempre una scelta (di Franco Marino)'

    @Franco Marino Mi riferivo a Enza Balducci
  6. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Il Male esiste ed è sempre una scelta (di Franco Marino)'

    Kuklinski era un sicario di mafia, se non erro. Comunque non tutti gli assassini seriali hanno vissuto traumi particolarmente pesanti, così come non tutti gli individui che hanno subito traumi più o meno gravi sono diventati assassini seriali. PS. Perché non scrivi qualcosa sull'argomento?
  7. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Stralci di un'intervista interessante (e inquietante)'

    Pensavo di essere stato chiaro con quel "Il Papa deve smettere di fare il katechon". Il diavolo ama nascondersi nelle pieghe e nei dettagli. In ogni caso ti ringrazio per questa tua aspra invettiva in forma (auto)biografica. Nonostante tutto, la ricostruzione (confessione?) di Cacciari...
  8. Stralci di un'intervista interessante (e inquietante)

    Nel settembre 1993 Maurizio Blondet intervistò il filosofo Massimo Cacciari.
    La conversazione, notevolmente più ampia, contenuta nel volume Gli Adelphi della dissoluzione, apre squarci sorprendenti sulla palude Stigia in cui siamo immersi.
    L'intellettuale veneziano sottolinea il duplice ruolo della Chiesa e del cristianesimo, al contempo katechon (dal greco antico τὸ κατέχον "ciò che trattiene" o "colui che trattiene", il freno che trattiene l'Anticristo dal...
    Di Cacciari 2.0 (o 4.0 viste le numerose capriole ideologiche che di lustro in lustro fa) pochi conoscono gli esordi come feroce comunista, poiché chi l'ha conosciuto o é morto, o é in una RSA, o é malato, data l'età. Ma io sono ancora sveglia. Quando occupò con gli operai della Montedison la stazione di Mestre non esitò a sobillarli fino a far loro malnenare dei poliziotti. Gli operai poi pagarono con licenziamenti e tribunali, lui...divenne giornalista prima con la rivista "Classe operaia" poi con "Potere operaio". Ovviamente entrò nel PCI e poi alla Camera dove fu nota la percentuale delle sue presenze prossima allo zero, così come prossime allo zero furono le sue presenze come docente di estetica presso la facoltà di Architettura dell'Università di Venezia e successivamente come parlamentare europeo. Credo che fu il più detestato sindaco di Venezia che resistette in carica grazie agli appoggi del fratello Paolo, forte rappresentante di Rifondazione Comunista, noto partito supportato dai riccastri veneziani (o meglio mestrini dato che i cantieri di Mestre e Porto Marghera erano in mano a politici e così le industrie)il cui figlio terrorizzò le province di Venezia e Padova assieme al suo amico Casarin, oggi santificato ma prima beatificato da Rifondazione Comunista che lo mandò in EU. Con le loro 'lotte proletarie' sfasciarono centinaia di vetrine, negozi, cassonetti, auto, tra cui la mia che mi ero comprata a rate con un certo sacrificio e che non mi fu mai rimborsata da nessuno. Il Cacciari Massimo (solo di nome) giustificava tale violenza senza pudori sui media locali e nazionali. A Venezia lo incontrai che mangiava in un bàcaro e, tentando di esprimergli la mia rabbia per l'auto sfasciata dal parente, non trovò di meglio che chiamare i vigili e minacciare di denunciarmi per il "vaffanculo" con cui lo salutai. A Venezia era famoso solo per i pettegolezzi delle signore che prima si invaghivano di questo 'intellettuale' ma poi rimanevano deluse da prestazioni.....prossime allo zero! Data l'ostilità dei Veneziani e dei veneti in generale, si spostò in Lombardia e fondò a Cesano Maderno la Facoltà di filosofia. Non so le presenze come preside. A Venezia ha trasformato il suo appartamento in un B&B ed é stato scoperto in quanto irregolare. Non ho mai letto nulla di ciò che ha scritto
    perché anche lì voci corrono dubbiose sull'originalità dei suoi tomi. Non so se é bravo lui a sopravvivere e farsi pagare in TV o coglioni noi, di una certa età, a dimenticare e transare o piuttosto a lasciar passare, dato che noi dovevamo lavorare sodo per pagare le tasse e i suoi stipendi. Io aspetto ancora i soldi dell'auto.
     
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    Pensavo di essere stato chiaro con quel "Il Papa deve smettere di fare il katechon". Il diavolo ama nascondersi nelle pieghe e nei dettagli. In ogni caso ti ringrazio per questa tua aspra invettiva in forma (auto)biografica. Nonostante tutto, la ricostruzione (confessione?) di Cacciari, arricchita da Blondet, rimane validissima.
     
    Diciamo che ogni volta che esaltano Cacciari penso ai problemi che suo nipotastro mi ha creato dato che avevo aperto la mia, società
    di consulenze da poco, avevo investito tutti i miei risparmi e mi ha messo in forte difficolta. La sua spocchia era nota a Venezia e questo me lo ha reso fortemente odioso, anche perché ogni volta che le tasse mi colpivano pensavo al fatto che una parte andava nei vari stipendi che si é preso. Per il resto....beh pare che qualcosa di suo abbia fatto.
     
  9. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Non hanno tutti i torti'

    Benedetto XVI lo affermò esplicitamente nel 2006: «La vera minaccia per la loro identità (gli islamici) non la vedono nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utilità a supremo criterio morale».
  10. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Alle radici dello spleen prussiano'

    Troppo gentile. Ti ringrazio.
  11. Alle radici dello spleen prussiano

    Gli ultimi ventiquattro mesi ci hanno fatto capire che da circa un secolo la Germania è una nazione geopoliticamente disfunzionale, un maggiordomo pronto ad indossare la divisa da kamikaze e a immolarsi per presunti alleati che se ne stanno al di là della Manica e dell'oceano. Il Reich d’acciaio, patria del genio di Wagner, Max Planck, Koch e Bismarck, sembra un ricordo sbiadito dal tempo. La sguaiata mitezza del suino disposto a beccarsi insulti e calci senza fiatare descrive alla...
  12. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Perché l'Unione Europea proprio non vuole capire? (di Franco Marino)'

    Comunque finché ci saranno fondi europei da rubare con la pompa idrovora, non succederà nulla. Orban, come tutti i leader dell'est, è solo uno che si barcamena e arraffa l'arraffabile. Speriamo che cambi qualcosa in Germania.
  13. Dostoevskij profeta geopolitico

    Ne Il diario di uno scrittore, Fedor Dostoevskij, oltre ad anticipare la fine dell'Impero Ottomano (“Saranno gli stessi inglesi i quali oggi difendono l'inviolabilità della Turchia e le augurano fortuna e prosperità, saranno loro, dico, a far fuori il Sultano.”), ci spiega, con sorprendente lungimiranza, i funesti progetti anglosassoni e anglotalmudici: la Nato allargata a Est; l'Intermarium; la follia che pervade i vari Petr Pavel e Maia Sandu, dovuta non solo alla cupidigia, ma...
    Effettivamente, dopo la Prima Guerra Mondiale, il gioco di aizzare gli slavi occidentali contro la Russia è riuscito. Cechi e Polacchi sono i più accaniti contro Mosca, anche per il ricordo del Patto di Varsavia. In particolare l'intellighenzia, della quale in Rep. Ceca ho avuto sentore, è particolarmente virulenta nella sua avversione alla Russia, mentre in Polonia l'odio è diffuso a tutti i livelli e raggiunge la patologia, come nei Paesi Baltici. Curioso che in vicini che ne hanno condiviso la sorte, come Slovacchia, Ungheria e persino Romania l'animosità è molto meno accentuata, se pure c'è, mentre per i Bulgari la Russia è una sorta di fratello maggiore.
     
  14. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Cecilia Parodi esemplifica la stupidità del tifoso geopolitico (di Franco Marino)'

    Giustamente scrivi che l'Italia deve mantenere rapporti privilegiati con tutte quelle realtà che dispongono di materie prime che non abbiamo, come Russia e mondo arabo. Ma Israele e i suoi protettori sono un macigno sulla strada che conduce all'instaurazione di rapporti privilegiati con quelle...
  15. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'I TONNI VENUTI DA KIEV'

    I russi permettono al nemico di penetrare nel territorio russo per poi circondarlo e liquidarlo con una manovra a tenaglia. E gli alti comandi mettono a repentaglio la vita di migliaia di civili e di centinaia di soldati (ricordiamo ostaggi e prigionieri) per ammazzare dei "tonni" che potevano...
  16. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Perché la politica teme Internet? (di Franco Marino)'

    Potenzialmente sono in grado di farlo, ma non lo fanno. Anzi continuano ad applicare una censura grottesca. Permettimi di dubitare dei cittadini. I cittadini americani sono solo pecore con il fucile.
  17. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Perché la politica teme Internet? (di Franco Marino)'

    Non penso proprio che si arriverà alle nazioni internettiane. GAFAM è sotto il ferreo controllo dei poteri finanziari, politici e militari occidentali. La stessa rete di Internet è farina del sacco del Big Government, e ciò dimostra che l'individuo ha sempre bisogno di un'istituzione superiore...
  18. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Calippo Tour ovvero chi si scandalizza è banale e disinformato (di Franco Marino)'

    Dove ci sono campane, ci sono puttane. Dove ci sono uomini irsuti, ci sono tiranni baffuti.
  19. Caligorante

    Comment by 'Caligorante' in 'Calippo Tour ovvero chi si scandalizza è banale e disinformato (di Franco Marino)'

    Come temevo, il Calippo era solo una metafora fellatoria. La bottiglia di minerale da 300 euro mi fa tornare in mente la barzelletta dell'acqua brillante.
  20. Il drappo rosso, il drappo nero e il Generale con la kippah

    Visione Tv ha recentemente intervistato un Generale, di cui taccio il nome, autore di un libro sulla fine di Aldo Moro. Il personaggio in questione, collaboratore del giornale La Verità (slurp), espone un punto di vista insolito e ficcante, non privo di risvolti surreali, sulla dinamica del rapimento dello statista democristiano e, a cascata, sulla Storia italiana degli ultimi quarant'anni. Tangentopoli? Nientemeno che un golpe che fece piazza pulita degli agenti sovietici (proprio...
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