Il Bene universale - e dunque lo speculare Male - esiste solo nelle parole di Biden e dei suoi omologhi di tutto il mondo. Quando in Gomorra, Avitabile cerca di far uccidere la figlia, dopo avergli rapito il figlio, Genny Savastano fa ammazzare il padre e Ciro uccide la moglie con le sue mani, tutti inorridiscono. Ma se si apre un libro di storia, si legge molto di peggio. Intrighi di palazzo, autoattentati, tradimenti. Per cui, solamente chi è abituato a vedere la realtà con le lenti rosa può scandalizzarsi dell'immoralità di ridicole fiction come Gomorra dove si massimizza la bestialità per inviare un messaggio di fondo e cioè "non imitateli". Perché l'immoralità è in ogni ambito delle attività umane. Per questo Beppe Grillo faceva ridere quando - era ancora soltanto un comico - diceva che le associazioni criminali sono fatte da politici, imprenditori, forze dell'ordine, magistrati, giornalisti e, qualche volta, qualche criminale. Perché è proprio in ambienti che si supporrebbe puliti che c'è il peggior malaffare. I mafiosi, quelli col volto truce, sono manovalanza, niente di più. Mi è capitato di conoscere alcuni criminali di alto profilo e il loro aspetto tutto lasciava supporre tranne che fossero criminali.

L'ipotesi che il Cremlino possa essersi fatto un attentato da solo non va scartata a priori soltanto perché non si è scelta una narrazione russofoba. Ed è ridicolo che a farlo siano proprio quei filorussi che hanno sempre sostenuto che gli attentati dell'11 Settembre siano stati opera della CIA e degli Stati Uniti stessi. Quando la ragion di Stato impone determinate azioni, anche cruente come quella di farsi saltare per aria due torri, è inevitabile che la classe dirigente di un paese agisca di conseguenza. Il punto è sempre e solo il risultato che si vuole ottenere. Nel caso dell'11 Settembre l'obiettivo era giustificare agli occhi del mondo la resa dei conti che gli americani avrebbero avviato di lì a poco contro tutta quella parte del mondo che non si rassegnava a mettere la bandiera a stelle strisce. Ben più complicato è chiedersi che vantaggio possa ricavare Putin dall'autoattentato fallito e, a tal riguardo, si parta dal presupposto che oggi un'escalation non conviene a nessuno per tantissime ragioni. Molto interessante potrebbe essere notare che nei media russi nessuno cita gli americani come potenziali responsabili dell'attentato. L'accusa del Cremlino è chiara: sono stati gli ucraini. Porre l'accento su questa cosa è il chiaro segnale che Putin vuole scaricare la colpa sugli ucraini E BASTA. Questo può significare che il leader russo voglia dire agli americani "Lo vedete che è il vostro amichetto che ci provoca?". E il suo obiettivo, ben sapendo che l'avversario voglia la guerra ma non l'escalation, potrebbe dunque essere quello che gli americani riconducano gli ucraini a miti consigli.

Ipotesi? Certamente, ci mancherebbe, anche perché nessuno ammetterebbe mai un autoattentato. Ma il senso del discorso è che, in una guerra, queste cose ci stanno. Che un politico si autosaboti il north stream è un po' meno credibile, per tante ragioni. Ma che - in quella che a tutti gli effetti è un'infowar - Putin cerchi anche di barare, è del tutto normale ed anzi saggio se ne ricaverà un profitto. Scandalizzarsene è da sciocchi. Ed è da sciocchi tanto più se per vent'anni si è battuto il ferro sulle verità nascoste dell'11 Settembre. Pensare che gli americani si possano fare un attentato da soli e i russi no, significa palesare poca onestà intellettuale.
In casi come questo, conta solo il risultato. Il moralismo alberga soltanto negli sciocchi.

Comments

Non credo che gli ucraini siano riusciti ad inviare un drone assassino sopra il Cremlino pensando di farcela. Per poco non si autoeliminavano loro a Kiev con un loro drone che stava per esplodere sulla città.
 

Media

Blog entry information

Author
Franco Marino
Views
1.069
Comments
3
Last update

More entries in Geopolitica

  • In sintesi: perché non credo alla guerra nucleare (di Franco Marino)
    Le sentenze assertive espresse in forma apodittica risultano ridicole se vengono dai grandi opinion leader, figuriamoci se le scrivesse un signor nessuno qualsiasi come chi state leggendo. E...
  • Una guerra persa in partenza (di Franco Marino)
    Devo confessare un certo disinteresse per quel che sta avvenendo in Iran, in Ucraina e in generale nel mondo, a partire da cose gravi e serie come quelle appena citate fino a quelle - in apparenza...
  • CHI MINACCIA CHI
    Penso che a tutti sia capitato di fare un sogno talmente vivido e realistico che al momento del risveglio ci vogliano alcuni secondi per discernere il sogno dalla realtà circostante. Così...
  • Zelensky è rimasto un comico (di Franco Marino)
    Zelensky vuole convocare una conferenza per la pace. "Ottima notizia!" si potrebbe commentare, se rimanessimo ai titoli dei giornali ufficiali. Ma ormai i giornali si sono accodati al fenomeno del...
  • L'Occidente cerca l'incidente (di Franco Marino)
    La prima volta che sentii parlare dell'attacco di Pearl Harbor fu a scuola e ricordo di aver pensato "Questi giapponesi, a proposito di Pearl, sono davvero dei pirloni ad aver attaccato gli...

More entries from Franco Marino

Top