Quando si perde di credibilità è la fine. E le istituzioni italiane hanno perso completamente credibilità.
L' arresto di Matteo Messina Denaro doveva essere presentato come il trionfo dello Stato. Ha invece generato una quantità di meme incredibili, da Gesù che ridà la vista ai carabinieri alla scenetta tratta da "I Griffin" con Peter-Messina Denaro "nascosto" da abat jour e via dicendo, per finire a Federico "Osho" Palmaroli che nota come anche Cesare Battisti sia stato arrestato di gennaio perché "in questi giorni i latitanti sono distratti".
Certo, l'arresto ha aspetti tragicomici: Messina Denaro viene arrestato dopo trent'anni, si faceva curare a pochi metri dalla DIA, si faceva tranquillamente i selfie con gli infermieri e chattava con le tipe.
Il 2020 è stato il colpo di grazia alla credibilità dello Stato. Perché Messina Denaro, l'uomo che scioglieva bambini nell'acido, usufruiva di servizi dai quali un "no vax" sprovvisto di green pass era escluso. I carabinieri hanno usato droni, aerei e Mazinga Zeta per scovare le gite di Pasquetta e le feste private e fingevabo di non vedere uno dei più pericolosi boss mafiosi.
Lo Stato sa che la sua credibilità è andata al macero. Il patto Stato-mafia, una volta sussurrato o attribuito solo ad alcuni personaggi della Prima Repubblica usati come parafulmine tipo Andreotti oggi viene considerato una cosa sistemica, e lo si dice a voce alta.
Ma la parte più forte del crollo della credibilità delle Istituzioni sta nel tifo per il nemico. In tutto l'Occidente l'Italia è l'unico Paese dove esiste una consistente fetta della popolazione che tifa apertamente Putin.
Noi siamo in guerra con Putin e qualora la Russia vincesse l'Italia, nazione sconfitta, diverrebbe bottino di guerra esattamente come nel 1945, se non peggio. Se arrivi a tifare per il nemico significa che la situazione è gravissima.
Anche la perdita di fiducia nelle Forze dell'Ordine è indicativo: un tempo polizia e soprattutto carabinieri erano circondati di quel rispetto che spesso non avevano i politici. Dopo aver visto gli "angeli in divisa" reprimere più ferocemente chi non portava la mascherina rispetto ai mafiosi è finita anche la credibilità di polizia e carabinieri.
Il fatto è che l'arresto di Messina Denaro, in altri tempi salutato come vittoria dello Stato, oggi è visto solo come propaganda e probabile accordo tra un assassino malato che non vuole crepare come un cane e lo Stato, che ha più riguardo per un mafioso che per i "no vax"

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Proprio così. Lo "stato di diritto" si è comportato come aguzzino coi propri cittadini onesti e inoffensivi che reclamavano diritti e è andato a baciare le mani ad un vecchio mafioso. Il tutto mentre le mandrie di costituzionalisti a gettone tacevano, o parlavano a sproposito. È una puttanocrazia.
 

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Andrea Sartori
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