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Questa mappa dell'Europa successiva alla II Guerra Mondiale ci aiuta a riflettere su alcuni punti.
Negli ultimi giorni, il governo USA ha offerto a Russia e Cina un accordo sul nucleare. Mosca è disposta a discuterne. Washington ha proposto questo accordo non perché gestita da filantropi, ma perché si sono resi conto che all'attuale tasso di crescita di armamenti, nucleari e non, la Cina sarà inattaccabile in 10-15 anni al massimo.

La Russia ha accettato questa proposta di dialogo nonostante i precedenti: uno tra tutti, la non estensione della NATO nei paesi dell'ex blocco sovietico, con l'eccezione della fu Germania dell'Est.

Una serie di rivelazioni, partite dall'Italia durante i primi anni 90, permisero di scoprire una rete di organizzazioni paramilitari diffuse in tutta l'Europa occidentale con funzione anti-comunista e anti sovietica: gestite, armate e finanziate dalla CIA e dei vari paesi della NATO, segretamente dai ruoli apicali della politica di tutto l'Occidente.
Non mi soffermo sul presunto coinvolgimento di questa organizzazione nella strategia della tensione o i legami tra questi gruppi e la massoneria, il crimine organizzato o gruppi terroristici di destra, di sinistra, nazionali o internazionali.

Il punto è che organizzazioni simili sono emerse in paesi che vantano una tradizione democratica molto più profonda della nostra o che in teoria nel contesto della Guerra Fredda erano neutrali: Svezia, Finlandia, Austria e persino Svizzera.
Il dettaglio importante è che in tutti questi paesi la gestione della vicenda è stata l'insabbiamento e la rimozione collettiva da parte della stampa e del governo, ci si è appellati alla sicurezza nazionale.

In altre parole: dei governi neutrali - in base ad accordi internazionali e circondati da basi militari tanto sovietiche quanto statunitensi - permettevano l'infiltrazione dei servizi segreti statunitensi sul proprio territorio per armare gruppi paramilitari di estrema destra in funzione anticomunista; questo nonostante i partiti comunisti fossero magari legali e non sempre marginali.

Questa è la credibilità che hanno gli Stati Uniti, la Nato e l'UE: la credibilità di governi che negli ultimi decenni non hanno esitato a colpire parte dei propri cittadini in modo mirato -come nel caso di comunisti, anarchici o saltuariamente pacifisti-, talvolta in modo indiscriminato - come quando aiutavano o permettevano atti di terrorismo massivo in stazioni, treni, aerei, luoghi turistici o affollati di altro tipo.

La Banda del Brabante in Belgio, i gruppi di estrema destra in Portogallo, le sparatorie quotidiane in Sicilia o a Marsiglia, i Lupi Grigi in Turchia, i militari greci e il loro golpe, la P2, l'omicidio Palme in Svezia, ecc ecc ecc... Certo, il mondo è un posto complesso, il metodo storico ci impone una lettura critica, non esiste Spectre, ma tutti i fili portano a quel groviglio di interessi tra classi dirigenti dei paesi apicali nell'imperialismo occidentale degli ultimi 200 anni (Russia esclusa, perché nel 1917 gli hanno tagliato la testa).

Non ci stiamo a prendere in giro, esiste la realtà virtuale occidentale, di noi invecchiati male che ci parliamo addosso tra un programma di cucina e l'altro, vivendo di paranoie (pandemie, guerre, crisi economica, ambientale), tutte proiezione della grande paura di morire e esiste il resto del mondo angheriato fino a ieri (a volte fino ad oggi) più giovane e speranzoso (pur consapevole dei problemi) e ai loro occhi i cattivi della storia siamo noi.

Ma voi seriamente fareste un accordo con gente così?
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