Dopo aver distrutto la Jugoslavia, l'Occidente collettivo è deciso a distruggere ciò che resta della sovranità e dell'autonomia strategica della Serbia e sta premiando le autorità di etnia albanese del Kosovo per la loro campagna di violenza contro i serbi. Il bullismo è incessante e Belgrado sta subendo pressioni ad ogni livello.
Ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic, dopo una riunione con la leadership del suo partito, ha detto alla nazione che il conflitto in Ucraina potrebbe aggravarsi presto e che l'Occidente ha intimato alla Serbia di accettare l'adesione della provincia separatista ad organizzazioni internazionali come l'ONU, l'UE e la NATO, altrimenti adotterà misure estremamente lesive per il paese.
Il presidente serbo ha spiegato che l'UE è de facto in guerra in Ucraina, quindi vuole "mettere in sicurezza" il cortile di casa, compresa la Serbia, vale a dire mettere tutti in riga. La sua sensazione, tuttavia, è che il conflitto "non si placherà, ma si estenderà".
Ha lamentato la mancanza di volontà dell'Occidente di ascoltare la voce della ragione, anche dopo che è stato chiaro che tutti i recenti incidenti in Kosovo sono stati causati dalle autorità albanesi di Pristina. L'UE ha continuato a premiare il Kosovo, accettando la sua domanda di adesione e concedendo ai suoi abitanti l'ingresso senza visto.
Vucic ha detto che sarà difficile fermare l'ammissione del Kosovo al Consiglio d'Europa o alla NATO. Il documento non richiede a Belgrado di riconoscere esplicitamente il Kosovo come indipendente, ma implicitamente chiede alla Serbia di non opporsi alla sua adesione alle Nazioni Unite, ha spiegato.
Se la Serbia rifiuta, l'UE interromperà tutti i processi di integrazione, imporrà nuovamente un regime di visti, fermerà tutti i nuovi investimenti e ritirerà quelli attuali. Potrebbe anche imporre sanzioni.
Laura Ruggeri.
Ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic, dopo una riunione con la leadership del suo partito, ha detto alla nazione che il conflitto in Ucraina potrebbe aggravarsi presto e che l'Occidente ha intimato alla Serbia di accettare l'adesione della provincia separatista ad organizzazioni internazionali come l'ONU, l'UE e la NATO, altrimenti adotterà misure estremamente lesive per il paese.
Il presidente serbo ha spiegato che l'UE è de facto in guerra in Ucraina, quindi vuole "mettere in sicurezza" il cortile di casa, compresa la Serbia, vale a dire mettere tutti in riga. La sua sensazione, tuttavia, è che il conflitto "non si placherà, ma si estenderà".
Ha lamentato la mancanza di volontà dell'Occidente di ascoltare la voce della ragione, anche dopo che è stato chiaro che tutti i recenti incidenti in Kosovo sono stati causati dalle autorità albanesi di Pristina. L'UE ha continuato a premiare il Kosovo, accettando la sua domanda di adesione e concedendo ai suoi abitanti l'ingresso senza visto.
Vucic ha detto che sarà difficile fermare l'ammissione del Kosovo al Consiglio d'Europa o alla NATO. Il documento non richiede a Belgrado di riconoscere esplicitamente il Kosovo come indipendente, ma implicitamente chiede alla Serbia di non opporsi alla sua adesione alle Nazioni Unite, ha spiegato.
Se la Serbia rifiuta, l'UE interromperà tutti i processi di integrazione, imporrà nuovamente un regime di visti, fermerà tutti i nuovi investimenti e ritirerà quelli attuali. Potrebbe anche imporre sanzioni.
Laura Ruggeri.
