Ma non era più sano e più democratico quando Christopher Lee poteva interpretare un signore del crimine cinese o un sacerdote egizio, Orson Welles tingersi la faccia per fare Otello, Yul Brynner fare il Re del Siam e Susan Hayward una principessa tartara?
Non c'era più "libertà" allora, quando il talento e la popolarità contavano su tutto il resto?

Mi si dirà: ma allora tanti attori di altre etnie erano esclusi da tutto, anche da ruoli che avrebbero potuto ricoprire. Ok, era sbagliato ma la soluzione è molto semplice: vuoi interpretare un personaggio storico bianco? Va bene, ti fai sbiancare con la cgi o col makeup e interpreti pure Abramo Lincoln da nero, ma al tempo stesso accetti che un attore bianco si ritinga tranquillamente il volto per fare Otello, senza gridare istericamente alla "blackface".

Il Cinema e il Teatro sono il Regno del Talento e dell'Invenzione. Applichiamoli sul serio, allora, senza grottesche riscritture "cultural-ideologiche".

Che sia la Fantasia a comandare, e basta.
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Giuseppe Cozzolino
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