Lorella P. Lucas
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STRETTA DEL GOVERNO ITALIANO SULLE FARINE DI INSETTI.
Restrizioni, informative accurate, notifiche alla UE e controlli dei NAS.
Di seguito alcune dichiarazioni.
1)Meloni: regole per scelte consapevoli "Il Governo ha presentato quattro decreti interministeriali che introdurranno etichette informative sui prodotti che contengono o derivano da insetti. I cittadini devono poter scegliere consapevolmente ed esser informati sotto ogni punto di vista".
2) Schillaci: vigileremo con Nas su norme per farine insetti
"Vigileremo con i Nas sul pieno rispetto delle disposizioni annunciate oggi, sia per quanto riguarda il divieto dell'utilizzo di farine di insetti in alimenti tipici della dieta mediterranea come pizza e pasta, sia per quanto riguarda la conformità dell'etichettatura dei prodotti che li contengono e che dovrà esser visibile e chiara". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante la conferenza. "Chi acquista questi prodotti a base di farine di insetti - ha detto Schillaci - deve e sapere che c'è un rischio di allergia anche se adesso non sappiamo quantificare quanto nello specifico". La conferenza stampa di oggi, ha concluso Schillaci, "indica una perfetta integrazione tra ministeri su questo tema".
3) Urso: i decreti sulle farine di insetti saranno notificati all'Ue
"Le regioni italiane hanno contribuito in maniera decisiva a realizzare questi decreti che saranno notificati alla Commissione europea. Questo lavoro è avvenuto in un tempo straordinariamente celere e dimostrazione del fatto che il governo è coeso e lavora in collaborazione con le regioni per la tutela della specificità italiana e del made in Italy". Lo ha detto il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la conferenza stampa al ministero dell'Agricoltura in cui sono stati presentati i decreti che regolamenteranno la vendita di prodotti a base di farine di insetti in Italia. Alla base dei provvedimenti, firmati oggi, vi è "il principio della trasparenza su cui si fonda la capacità di scelta di consumatori che devono sapere come un prodotto è stato realizzato, da dove proviene e con cosa è fatto" per "esser liberi di utilizzare o meno un prodotto". L'unanimità con cui si è arrivati a questo risultato, ha concluso, "mostra che è la strada giusta per tutelare la nostra dieta mediterranea, che è tra le eccellenze del Made in Italy nel mondo".
fonte: ANSA
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