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Il 2022 sarà ricordato come un anno che mostrò il mondo "come sarebbe diventato" o più probabilmente non verrà ricordato in vista degli eventi futuri.

Ci sono anni così; pensate al 1491, nessuno lo pensa, ma gli eventi del 1492 erano già in moto.

Non credo che gli storici del futuro ricorderanno la situazione Ucraina (che va avanti dal 2014 e su scala globale, non europea, ha un peso limitato), quanto che in Africa centrale sono pronti al conflitto (i precedenti sono noti come Guerra Mondiale Africana), che l'Arabia Saudita ha aperto allo yuan, che la Cina si è impegnata con la Palestina.

Nei giorni passati è sfumato il rialzo natalizio delle borse (incubus): le asiatiche sono intimorite dalla lentezza del Giappone e dal covid in Cina, gli americani dalla FED, tutti hanno un terrore: inflazione + recessione = stagflazione.

Questa inflazione è da scarsità. Non abbiamo risorse sufficienti per sostenere gli attuali ritmi di crescita economica e demografica dei paesi in via di sviluppo, mentre l'Occidente butta il pandoro avanzato durante le orge natalizie; o almeno, con le attuali conoscenze tecnologiche non riusciamo a ricavare e rigenerare abbastanza risorse per questo ritmo.

L'opinione pubblica europea continua spensierata a occuparsi del 7 e mezzo, del cenone, dell'amante che sotto Natale rompe le palle, dello SPID, dell'influenza stagionale e del meteo.

"Parla da saggio a un ignorante e ti dirà che sei pazzo"

- Euripide, Baccanti -
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S
Sergione
E' verissimo. Spesso le cose ci accadono senza che neanche ci si renda conto della cosa.
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