L'introduzione di un libro è particolarmente importante, perché rivela le intenzioni dell'autore e il filo conduttore che lega ogni singolo capitolo.
Marco Cosmo è stato un grande maestro spirituale dei nostri tempi e il suo insegnamento, ancora reperibile sul canale youtube Il Decimo Toro, è sempre stato basato sulla Tradizione.

La visione dualistica di cui è permeato l'uomo occidentale contrappone due opposti tipi umani: il progressista e il tradizionalista, per cui è facile che, scrivendo la parola Tradizione, si pensi a uno dei tanti tradizionalismi. Poiché l'autore di questo libro era italiano, si penserà che seguisse un tradizionalismo cattolico e insegnasse con linguaggio cattolico. Non è così. O meglio: non era solamente così.

Se andate a guardare le svariate playlist che Marco Cosmo ha donato al prossimo, vedrete video di approfondimento su filosofia, storia, meditazione in primis, cattolicesimo, buddhismo, zen, tradizione indiana e chi più ne ha, ne metta. Era un sapiente di quelli d'altri tempi, non si fossilizzava su un'unica tradizione culturale, ma ne conosceva e ne comprendeva tante.

Marco Cosmo sapeva perfettamente che non si può limitare la forza dinamica della Tradizione Primordiale in un'unica tradizione culturale.
Cito dall'Introduzione:

Oggi il vocabolo tradizione ha fondamentalmente due significati:


1) nella prima accezione, quella più comune, indica una trasmissione attraverso il tempo di un patrimonio culturale, ad esempio l'insieme dei modelli artistico-letterari di un popolo, una regione o un'epoca; oppure indica una consuetudine che riguarda molteplici aspetti che vanno dalla moda fino alle abitudini alimentari;

2) nella seconda accezione, quella più esoterica, Tradizione (scritta con la T maiuscola) indica la
Tradizione Primordiale o Filosofia Perenne, dalla quale derivano le diverse religioni tradizionali.

Esse presentano molte differenze, perché nate in periodi storici e contesti culturali diversi, ma anche profonde analogie in quanto
ciascuna di esse possiede, nella propria essenza, elementi della Tradizione Primordiale.



Vorrei che questo concetto fosse ben chiaro a chi inorridisce di fronte ai simboli afferenti a culture diverse da quella cattolica o a chi considera le altre religioni come frutto di Satana.
Ogni tradizione culturale, piaccia o meno, ha in sé la scintilla della Tradizione Primordiale e questo lo si può constatare da un dato empirico: la presenza di mistici.

Se confrontate un testo di mistica cristiana e uno di mistica buddhista, a patto di saper cogliere intuitivamente il significato di ciò che viene espresso attraverso un linguaggio necessariamente differente, noterete delle incredibili analogie tra gli stati di coscienza e il modo di vivere le esperienze spirituali che risulta davvero sorprendente.

Ricordo, in particolare, un'esperienza vissuta e raccontata da Raimon Panikkar, sacerdote cattolico di origini indiane, che si trovò a parlare con un monaco buddhista. Entrambi avevano una persona che traduceva nelle rispettive lingue, "ma dopo cinque minuti" , riferisce Panikkar, "non avemmo più bisogno del traduttore, ci capivamo".
Perché questa comprensione può avvenire? Perché i mistici si intendono a un altro livello, quello in cui non vi è bisogno di parole, ma la comprensione reciproca avviene nella dimensione del silenzio.

Come sarebbe possibile, se entrambi non avessero una solida tradizione spirituale alle spalle? Come sarebbe possibile, se entrambi non praticassero un tipo di introspezione che permette di accedere alle profondità insondabili dello spirito?

La Tradizione Primordiale non è appannaggio di un solo popolo, una sorta di popolo eletto, perché lo spirito soffia dove vuole e sarebbe poca cosa un Dio che non comprendesse, in sé, l'universo intero, allo stesso modo con cui ospita e abita il cuore degli uomini.

Cito nuovamente dall'Introduzione:

Tutti, quando sentono parlare di Tradizione, pensano immediatamente al passato. Vi sembrerà strano, ma a ben guardare questo vocabolo è sinonimo di Presente. Il verbo tradere significa tramandare e il tramandare è rivolto al futuro. Ma l'atto del tramandare avviene necessariamente nel Presente che è il punto di congiunzione tra passato e futuro.


Tradizione, Presente, Uomo.
Trovo affascinante la medianità e, al tempo stesso, la centralità che accomuna questi tre concetti.
C'è una domanda che ho sentito spesso e che credo appartenga alla tradizione zen, che verte sul concetto di "annullamento dell'Io":

Se l'Io scompare, chi rimane?


Tradizione eterna. Eterno Presente. Anima immortale.


La conoscenza è nel silenzio, per cui chiudo questo articolo con le ultime parole con cui Marco Cosmo chiude l'introduzione:

È dunque nel Presente che impersonalmente cedo la fiaccola della Tradizione alle future generazioni.

Spetterà a voi tramandarla ai vostri figli.
Auguro a tutti che la lettura di questo libro possa essere d'aiuto per conoscere meglio voi stessi e penetrare nel mistero della pienezza della Tradizione.

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Mina Vagante
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