Prima di leggere l'articolo, vi esorto a guardare questo video di Roberto Siconolfi: Dalla parte di Kali


Il video può essere considerato una sorta di risposta a un articolo di Francesco Borgonovo presente sul Primato Nazionale e che ho scoperto per caso.
Nell'articolo, Borgonovo lamenta una sudditanza inconscia al principio femminile, la Grande Madre, che pare muovere qualsiasi tipo di nefandezza di stampo progressista/woke.


In questo articolo, che ho potuto leggere solo in parte online perché non sono una lettrice del Primato, Borgonovo fa un miscuglio di elementi culturali, calandoli in una dimensione manichea, per cui identifica il polo solare col Bene e quello lunare col Male. Niente di meno di ciò che, più o meno consciamente, fanno le femministe, ma al contrario.
Nel farlo, tira in mezzo la figura della dea Kali, terribile divinità femminile indiana.


Ma facciamo un po' di chiarezza. Poiché noi occidentali abbiamo una forma mentis cristiana, segnata dal conflitto Cristo/Anticristo, tendiamo a identificare tutto ciò che sembra diabolico nelle altrui culture col Male tout court.
Ma la cultura orientale e, nello specifico, indiana, è più complessa di così.*


Kali, uno degli aspetti di Shakti (quella che potremmo identificare come la Grande Madre indiana) non è portatrice di caos, a cui afferisce tutto quel mondo progressista/woke che Borgonovo contesta, anzi!
Kali è, sì, la distruttrice, ma non la distruttrice del Cosmo, bensì dell'illusione, del Caos, del mondo e dell'uomo dei tempi ultimi.
Negli ultimi attimi del Kali Yuga, Kali interviene per distruggere il mondo conosciuto e preparare l'avvento di una nuova età dell'oro. Kali recide i fili che creano l'illusione e, nel suo aspetto di furia distruttiva, si presenta come strumento di immediato risveglio spirituale.


La terribilità di Kali non è demoniaca, come lascia intendere Borgonovo, ma divina! E può fare paura solo a un animo conservatore, che è talmente attaccato alle rovine dei fasti passati da non essere capace di distruggere questo mondo in putrefazione per far sì che una nuova umanità possa sorgere dalle macerie.
Kali distrugge, ma ciò che distrugge lascia spazio alla trasformazione, a nuovi paradigmi.


Il cambiamento, la distruzione, la trasformazione fanno paura, per questo Kali ha un aspetto impietoso e implacabile. Lei deve essere risoluta nel suo compito!
E se conosceste la paura che si prova quando, nel percorso spirituale, iniziano a venir meno le certezze, le idee e le convinzioni avute fino a quel momento e quanto coraggio sia necessario per farsi trafiggere da quel terrore per poter rinascere nella verità e nella liberazione, benedireste la lama di Kali!


Altro che Gorgone woke! Altro che informe potenza tellurica! Se capiste che Kali opera quale strumento del Cosmo e di Risveglio spirituale, la preghereste ogni giorno con questo inno a lei dedicato:


Vieni, Madre, vieni!

Perché terrore è il Tuo nome,
La morte è nel Tuo respiro,
E la vibrazione di ogni Tuo passo
Distrugge un mondo per sempre.
Vieni, Madre, vieni!
La Madre appare
A chi ha il coraggio d'amare il dolore
E abbracciare la forma della morte,
Danzando nella danza della Distruzione.



* Vorrei ricordare che anche il diavolo, secondo un'ottica cristiana, opera per volontà di Dio, giacché anche il male è compreso nell'azione divina.

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Mina Vagante
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