Screenshot 2024-01-23 144810.png
Caligorante

Screenshot 2024-01-23 144810.png

No, il governo statunitense non è ostaggio della lobby ebraica. Musk in visita ad Auschwitz non dimostra niente. Fidatevi di uno stronzo a cui gli ebrei non stanno per nulla simpatici. L'élite statunitense, da sempre spietata e pragmatica, ha sistematicamente travolto ostacoli e nemici. Lo spirito pragmatico non si chiede se una cosa sia giusta o sbagliata, ma se conviene o meno. E se il governo americano decide di sovvenzionare l'entità sionista significa che lo trova utile e conveniente, poiché Israele è l'unico alleato fedele in Medio Oriente, e il Medio Oriente (per russi e cinesi la porta di servizio che dà sul “giardino” Europa, l'unica via d'accesso terrestre all'Africa) era e rimane un'area geopoliticamente assai rilevante. E lo stesso accade con l'Ucraina odierna, in apparenza così importante: l'Holodomor, che fino al 2014-2022 era roba da cospirazionisti di estrema destra, oggi è Vangelo con tanto di bollino di vidimazione del Parlamento europeo. Orsini ha pienamente ragione quando scrive che senza il sostegno finanziario e militare americano Israele durerebbe quanto un gatto in tangenziale. Il governo di Tel Aviv non ha mai – caso unico al mondo – confermato di possedere un arsenale nucleare. Le domande sorgono spontanee: Esiste l'atomica israeliana? E se sì, chi la controlla veramente? Presumibilmente Israele e USA marciano insieme, e le guerre per Sion in Iraq e Siria in realtà servivano anche e soprattutto la causa dello zio Sam (indebolire i russi in Siria, ostacolare la penetrazione cinese nell'area, frantumare il già litigioso mondo arabo), ma il primo non potrebbe mai controllare e ricattare il secondo, almeno non nei termini (le donazioni elettorali) stabiliti dai teorici dell'onnipotenza della lobby israeliana. Con buona pace di Mearsheimer e delle sue tesi sulle campagne elettorali pagate dai magnati sionisti. D'altronde sappiamo la fine che hanno fatto i pur danarosi e influenti Epstein e Weinstein. E sappiamo la fine che facevano mercanti, esattori e banchieri ebrei nelle civiltà del passato. Ma loro, gli americani, mica possono scatenare pogrom e persecuzioni (con le altre minoranze razziali e religiose però lo hanno fatto). Mica possono comportarsi come gli europei di una volta, devoti all'autoritarismo spirituale e temporale del papa e dello zar! Devono pazientare e sottostare alla "potente" lobby di Sion. Che lenze, ragazzi. Originally posted in:
There are no comments to display.

Profile Post

La colpa è stata addossata ad un 71enne di sinistra che ha compiuto l'atto criminale, ma sicuramente dietro ci sono gli americani, dato che il Primo Ministro è molto amico di Putin.

Il provvedimento del Governo in materia di lavoro ai giovani mi trova molto discorde.
Si incentivano le imprese ad assumere solo giovani del Sud, creando di pari passo disoccupazione dei giovani al Nord. Soprattutto è un provvedimento incostituzionale, dato che crea differenze e disparità tra cittadini.
Semmai dovevano incentivare le assunzioni imponendo pari percentuali di occupazione in tutto il territorio nazionale, isole comprese.
Quando la classe politica è ignorante e incapace, e non mi riferisco solo a quella di Governo, ma a tutto l'arco parlamentare accade questo orrore.
Occorrono nuovi politici, preparati e soprattutto che amino l'Italia e siano disposti a sacrificarsi per essa.
“Quello che sta avvenendo a Gaza è come se noi, per catturare Matteo Messina Denaro, avessimo raso al suolo la provincia di Trapani, anzi è peggio, perché mentre lui non si è mai mosso dalla provincia di Trapani, i capi di Hamas di certo non sono a Gaza.
Eppure, per comprendere la complessità del conflitto senza ridurla a sterili tifoserie, studiare la storia è un elemento essenziale: “È ovvio che se ci fermiamo all’istantanea degli ultimi sei mesi, con il massacro e i crimini di guerra di Netanyahu e del suo esercito ai danni della popolazione di Gaza, tutte le ragioni del mondo sembrano essere solo da una parte, ma le cose sono più complesse di come sembrano.
È difficile immaginare quali possano essere le vie d’uscita da questo conflitto fino a quando non emergeranno figure che sappiano ‘andare oltre se stessi’ come avvenuto in Sudafrica quando si mossero i primi passi per smantellare l’apartheid.
È ovvio che ci siano proteste se pensiamo che a Gaza si contano 35 mila morti in sei mesi, su due milioni e mezzo di abitanti, quasi tutti civili e bambini. Per fare un paragone basti pensare che in due anni e due mesi in Ucraina ci sono state 10.000 vittime civili su 40 milioni di abitanti, eppure a Netanyahu nessuno osa dire nulla e nei confronti di Israele non è scattata ancora nessuna delle sanzioni che hanno colpito i russi a poche ore dall’aggressione.
Quindi la rabbia è perfettamente comprensibile, rimarca il direttore del Fatto, “però oltre alla rabbia bisognerebbe studiare la storia, per capire come siamo arrivati fin qui è come se ne può uscire”.
cit. Marco Travaglio
"I' mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch'e' ditta dentro vo significando"

Purgatorio, canto XXIV

Per me, la scrittura è questo e credo che i miei due amori, Dante e San Giovanni apostolo, la rappresentino alla perfezione.

San-Giovanni.jpg

Gruppi di Patrioti

  • Eh ma Capezzone asfalta la Schlein, è contro il politicamente corretto...
  • Anche certi "rivoluzionari" della Normale di Pisa dovevano morire giovani, preferibilmente dietro le sbarre...
  • Lo immaginavo così, bello e quieto come un Cristo della scuola fiamminga.
  • Una cortina di ferro è calata sulla moria dei manager di Boeing. Nessun giornalista coprofago italiota se ne occupa, nemmeno i buffoni...
  • Allora cosa aspetti? Datti in pasto alle formiche.
Top