Screenshot 2023-12-16 091722.png
Caligorante

Screenshot 2023-12-16 091722.png

Accadeva novantatré anni fa. 17 dicembre 1930. Parte da Orbetello la trasvolata atlantica Italia – Brasile: una squadriglia di 14 idrovolanti Savoia-Marchetti S.55 e un equipaggio di quarantaquattro uomini al comando di Italo Balbo, dopo avere sorvolato l'Oceano atlantico meridionale da Bolama (Guinea-Bissau, allora colonia portoghese) a Natal (capitale del Rio Grande do Norte, Brasile) il 6 gennaio 1931, si ancorarono il giorno 15 dello stesso mese nella baia di Rio de Janeiro. La crociera aerea non era un'impresa fine a se stessa, ma un esperimento necessario per saggiare le potenzialità dell'arma aerea. E l'Italia, indubbiamente, scrisse una pagina importante nella storia del progresso aeronautico. Non appena arrivati a Rio de Janeiro, il tempo di rispondere alle domande dei giornalisti, giunse il messaggio del Duce che pensava già a trasvolare l'Atlantico del Nord, impresa che sarà realizzata nel luglio-agosto del 1933. Balbo e i suoi collaboratori studiavano già la rotta migliore della prossima trasvolata dell'atlantico del nord. Le alternative erano due: toccare gli estremi limiti del nord, sui margini dei mari polari, oppure attraversare il percorso a tre tappe Azzorre-Bermude-Stati Uniti. Nel primo caso era un azzardo aggiungere a un volo notturno (sei ore di oscurità dopo la partenza da Bolama) alle burrasche e alle nebbie del mare polare; nel secondo caso le Azzorre offrivano minime possibilità di ammaraggio (per non parlare del decollo) a una squadra numerosa di idrovolanti. La seconda ipotesi era, oltre a tutto, molto più lunga. Il tour mondiale a bordo di un piroscafo doveva celebrare l'impresa aerea, annullata per l'improvvisa scomparsa di uno degli eroi della trasvolata, il colonnello Umberto Maddalena, scomparso a causa di un incidente presso Marina di Pisa. Nato come marinaio, rispose alla chiamata dell'aviazione lo chiamò. Aveva partecipato alle ricerche del dirigibile Italia, dispersi nel circolo polare artico nel 1928. Ne “La centuria alata”, volume in cui Balbo narra le sue imprese aviatorie, il gerarca è presago. «Il mistero della sciagura non fu completamente spiegato allora e rimane oscuro anche oggi. Ma vi è, nella morte di Maddalena, un elemento ancor più misterioso: mentre dei suoi compagni furono presto o tardi ritrovate le spoglie mortali, il Tirreno non ha mai più restituito, non solo l'eroica salma di Umberto Maddalena.» Italo Balbo era stato il ras del fascismo ferrarese con forti agganci con l’associazione agraria, spietato nella violenza, ma efficace anche nella creazione del consenso: fu il primo ad agitare la formula «la terra a chi la lavora» attuando un esperimento pratico di distribuzione della terra, con terreni messi a disposizione dall’associazione agraria, e a dar vita, nel febbraio del ’21, al primo sindacato fascista sotto la guida del sindacalista rivoluzionario Edmondo Rossoni. Il 1° agosto 1921, con un ordine del giorno firmato insieme a Grandi, Oviglio e Baroncini, si dichiarò estraneo alle trattative perché riteneva che nella regione Emiliano-romagnola il Fascismo non si trova in condizioni di ostilità offensiva, bensì di resistenza alle sopraffazioni delle sinistre. Balbo nasce repubblicano mazziniano e si trasforma in capitano di ventura del fascismo anche per calcolo economico (da rivoluzionario di professione in senso stretto contrattò lo stipendio prima di iscriversi al partito), aveva la grinta del bastonatore e il carisma del leader, tutte doti che suscitavano l'invidia degli altri gerarchi. Mussolini non ignorava i trascorsi massonici del giovane ministro dell'aviazione, temeva la sua fama internazionale ma non si sentiva sufficientemente forte per metterlo da parte. Si limitava a raccogliere materiale compromettente da tirare fuori al momento opportuno. Una nota, per esempio, segnalava che al campo estivo organizzato dalla Regia Aeronautica a Viareggio "S.E. Balbo si è fatto issare una tenda simile a quella di un sultano per fare colpo sulla contessa Sandra Spaletti che spesso è sua ospite". Mussolini infine lo promosse maresciallo dell'Aria, ma gli tolse il dicastero dell'Aviazione per nominarlo, il 1° gennaio 1934, governatore della Libia. Qui morirà abbattuto dalla contraerea italiana nel 1940, scontando forse le gelosie suscitate nei caporioni del regime e le sue prese di posizioni dal sapore democratico: per i duri e puri rimaneva il cugino dell'onorevole Pisenti, protettore di noti dissidenti, e la coscienza critica che lamentava il ritorno della pellagra nel Veneto (“di questo passo, farà rimpiangere i socialisti”). Originally posted in:
There are no comments to display.

Profile Post

THE WHALE - SULL'AMORE VERREMO GIUDICATI

Charlie è un docente universitario che, nella vita, ha perso tutto: un grande amore, l'affetto di sua figlia, la possibilità di una vita normale.
Il suo corpo è enorme e, all'apparenza, sembra riflettere il peso del fallimento delle sue scelte.

Questo film mi ha portato a meditare il tema della sofferenza.
Il corpo di Charlie si fa centro gravitazionale, attorno a cui ruotano le sofferenze delle persone che entrano a contatto con lui e che, attraverso lui, si scoprono delle loro più grandi fragilità. "Scrivete qualcosa di sincero", sembra dire a tutti.

Il suo corpo parla, "scrive" per lui.
Per tutto il tempo del film, una visione romantica ci spinge a pensare che Charlie voglia soffrire perché ha perduto l'amore della sua vita, Alan.
Incessantemente, Charlie invoca l'amore perduto attraverso le parole di un tema su Moby Dick.
Ma non è Alan che invoca, bensì sua figlia Ellie.

A pensarci bene, alla fine del film, le vite di Charlie e Alan anelavano a un amore che andava oltre il loro sentimento reciproco, perché il tormento interiore, intimo e personale, non si poteva risolvere all'interno della coppia.
Di Alan si sa tanto quanto si può intuire dalle parole di sua sorella, ma la morte di Charlie apre le porte alla sua redenzione, perché coincide con un atto di grande compassione: il perdono da parte di sua figlia.

Più che mai, questo film fa risuonare in me una frase: sull'amore verremo giudicati.


The-Whale-film.jpg
La colpa è stata addossata ad un 71enne di sinistra che ha compiuto l'atto criminale, ma sicuramente dietro ci sono gli americani, dato che il Primo Ministro è molto amico di Putin.

Il provvedimento del Governo in materia di lavoro ai giovani mi trova molto discorde.
Si incentivano le imprese ad assumere solo giovani del Sud, creando di pari passo disoccupazione dei giovani al Nord. Soprattutto è un provvedimento incostituzionale, dato che crea differenze e disparità tra cittadini.
Semmai dovevano incentivare le assunzioni imponendo pari percentuali di occupazione in tutto il territorio nazionale, isole comprese.
Quando la classe politica è ignorante e incapace, e non mi riferisco solo a quella di Governo, ma a tutto l'arco parlamentare accade questo orrore.
Occorrono nuovi politici, preparati e soprattutto che amino l'Italia e siano disposti a sacrificarsi per essa.
“Quello che sta avvenendo a Gaza è come se noi, per catturare Matteo Messina Denaro, avessimo raso al suolo la provincia di Trapani, anzi è peggio, perché mentre lui non si è mai mosso dalla provincia di Trapani, i capi di Hamas di certo non sono a Gaza.
Eppure, per comprendere la complessità del conflitto senza ridurla a sterili tifoserie, studiare la storia è un elemento essenziale: “È ovvio che se ci fermiamo all’istantanea degli ultimi sei mesi, con il massacro e i crimini di guerra di Netanyahu e del suo esercito ai danni della popolazione di Gaza, tutte le ragioni del mondo sembrano essere solo da una parte, ma le cose sono più complesse di come sembrano.
È difficile immaginare quali possano essere le vie d’uscita da questo conflitto fino a quando non emergeranno figure che sappiano ‘andare oltre se stessi’ come avvenuto in Sudafrica quando si mossero i primi passi per smantellare l’apartheid.
È ovvio che ci siano proteste se pensiamo che a Gaza si contano 35 mila morti in sei mesi, su due milioni e mezzo di abitanti, quasi tutti civili e bambini. Per fare un paragone basti pensare che in due anni e due mesi in Ucraina ci sono state 10.000 vittime civili su 40 milioni di abitanti, eppure a Netanyahu nessuno osa dire nulla e nei confronti di Israele non è scattata ancora nessuna delle sanzioni che hanno colpito i russi a poche ore dall’aggressione.
Quindi la rabbia è perfettamente comprensibile, rimarca il direttore del Fatto, “però oltre alla rabbia bisognerebbe studiare la storia, per capire come siamo arrivati fin qui è come se ne può uscire”.
cit. Marco Travaglio
"I' mi son un che, quando
Amor mi spira, noto, e a quel modo
ch'e' ditta dentro vo significando"

Purgatorio, canto XXIV

Per me, la scrittura è questo e credo che i miei due amori, Dante e San Giovanni apostolo, la rappresentino alla perfezione.

San-Giovanni.jpg

Gruppi di Patrioti

  • L'Occidente angloebraico non nasconde più la sua natura anticristiana. Al massimo può proclamarsi "cristiano evangelico"...
  • Può anche darsi che le cose stiano così. Tuttavia, molto dipenderà dai governi europei: se continueranno a prendere ordini suicidi dai "soliti"...
  • https://www.paviaunotv.it/2024/05/17/centinaio-guida-delegazione-italiana-a-giuramento-presidente-taiwan/ Ronzulli e Centinaio parteciperanno alla...
  • Guida TV. Il critico consiglia: Sono tornato (2018), di Luca Miniero, con un grande Massimo Popolizio.
  • Me ne fotto di Chico Forti, rivoglio l'energia a buon mercato e la triade nucleare...
Top