Le sciocchezze che si leggono e che si scrivono, in particolare quelle moralistiche, dipendono dalla mentalità di chi le produce. Per esempio, il pacifismo, l'idea che basti sventolare bandiere arcobaleno e dire "no alla guerra" affinché si fermi, deriva dalla mentalità di credere che i politici si mettano a giocare a Risiko perché non hanno niente di meglio da fare, dal fatto che si possa perdere una guerra e non pagarne le conseguenze (illusione tipicamente italiana). La sciocchezza delle sciocchezze poi è quella di moraleggiare sui cosiddetti "crimini di guerra". Perché la guerra stessa è un crimine, solo che a volte è inevitabile e purtroppo produce le conseguenze note che conosciamo.

Questo porta alla domanda sbagliata di fondo che molti editorialisti si pongono che è: "Gli americani devono scusarsi per le bombe atomiche sganciate a Hiroshima e Nagasaki?". In questa pagina non siamo mai stati teneri con gli Stati Uniti, ma bisogna distinguere le accuse fondate da quelle pretestuose. E questa è un'accusa pretestuosa. Quando si combatte una guerra, l'unico obiettivo è quella di vincerla. E la decisione di sganciare una bomba che ucciderà milioni di persone non viene mai presa a cuor leggero. Non tanto per una questione di morale quanto di conseguenze materiali che possono anche, per esempio, far venire meno delle alleanze. Quando un boss della mia città, tale Paolo Di Lauro (il famoso "Ciruzzo 'o Milionario") decise di uccidere la madre anziana di un nemico, fu sottoposto a riprovazione anche da parte dei suoi alleati e anche dei boss di altre organizzazioni criminali che gli fecero capire che non apprezzarono quell'azione. Di Lauro da par suo rispose dicendo "Me ne assumo la responsabilità", sentendosi evidentemente forte a sufficienza da resistere alla disapprovazione generale. Ma certamente con quell'azione si alienò molte simpatie. E dunque, di fronte ad una bomba di quel tipo, possono innescarsi delle reazioni anche in chi starebbe dalla nostra parte. Per cui possiamo stare certi che gli Stati Uniti, prima di sganciare le bombe con cui avrebbero distrutto Hiroshima e Nagasaki, ci abbiano pensato molto bene. Si è trattato di un crimine o semplicemente di un'azione inevitabile per fiaccare la resistenza giapponese? Al riguardo esistono molte tesi. Per molti il Giappone avrebbe perso lo stesso la guerra, per altri invece quelle bombe servivano a chiarire chi comandava, della serie "Non provate più ad attaccarci, altrimenti farete la fine di Hiroshima e Nagasaki".
Di sicuro, appellarsi alle crudeltà di una guerra è inutile. La guerra questo è. Orrore, crudeltà, morti, distruzioni. E tuttavia essa è iscritta nel DNA umano sin dalla notte dei tempi.

Non è di questo che gli americani devono scusarsi. In una guerra, si utilizza ogni mezzo per vincere, ed anzi anche l'Italia dovrebbe finalmente decidere di dotarsi dell'atomica. Il punto è semplicemente un altro e riguarda un dato di fatto dalle conseguenze meramente pratiche: gli Stati Uniti, come tutte le grandi potenze geopolitiche, ha dimensioni tali da poter essere sia una risorsa che un problema. Un tempo sono stati una risorsa, oggi sono decisamente un problema. Solamente di questo bisogna tener conto. Le scuse lasciamole perdere: gli americani hanno chiesto talmente tante volte perdono che ormai sembrano come quei bambini che chiedono sempre scusa pur sapendo di essere pronti per un'altra monelleria.
Solo che sono bambini con armi di distruzione (e di distrazione) di massa.

Comments

D'accordo con te. Quelle bombe non devono pesare sulla coscienza degli americani perché guerra é guerra. Sulla coscienza degli americani deve pesare la quantità di morti causate durante i test. Secondo "Fallout from U.S. atmospheric nuclear tests in New Mexico and Nevada (1945-1962)”, pubblicato da un team di ricercatori statunitensi, la contaminazione radioattiva dal New Mexico raggiunse 46 dei 48 Stati Usa contigui, nonché Canada e Messico. Pare che il numero di morti per contaminazione, negli anni, abbia superato quelli giapponesi. Autodistruggersi per distruggere...beh
é geniale no?
 
Giusto quanto scrivi, tanto più che in quella guerra gli americani ci sono stati trascinati proprio dall'aggressione nipponica del 7 dicembre 1941.
 
Conosco tutte le varie tesi e teorie sul perché e percome gli americani decisero di usare l'atomica (incluso il dare un forte segnale all'Urss che voleva espandersi anche in quell'area) e tuttavia l'uso di un'arma simile contro civili inermi non può non considerarsi un crimine di guerra, alla pari del Bombardamento di Dresda operato dai britannici. Che gli Americani abbiano chiesto scusa poi, per certi versi li rende ancora più odiosi e ipocriti considerando che hanno continuato e continuano a innescare/supportare guerre su guerre (Corea, Vietnam, Iraq, Afghanistan, Ucraina) dimostrando di non aver minimamente imparato nessuna lezione dalla Storia
 
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Franco Marino
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