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Multipolarismo e preistoria
Non ci siamo mai resi del tutto conto di quanto tutta la nostra formazione fosse eurocentrica.
Ad esempio, abbiamo a lungo studiato (e persino classificato) i periodi preistorici in base ai ritrovamenti delle grotte europee. I siti franco-cantabrici hanno costituito per decenni lo stampo.
I motivi furono molteplici: in Europa le possibilità di scavo sia economiche, sia geografiche (densità abitativa) erano maggiori, spesso le aree già note e esplorate, il turismo fece da stimolo ad ulteriori scavi e studi.
Questo approccio sottovalutava gli aspetti tipicamente europei non sovrapponibili ad altre aree: la presenza Neanderthal o il fattore glaciazione (decisamente più importante che altrove).
Le pitture rupestri più antiche sono ancora spagnole (La Pasiega), risalenti a 64.000 anni fa, e sono attribuite ai Neanderthal. Non riaprirò qui il discorso sui Neanderthal e su come la vulgata pseudo-darwiniana ne desse una lettura falsa, indicandoli come dei grossi trogloditi coperti di pelli. I Neanderthal vivevano in gruppo, curavano i feriti, seppellivano i morti, producevano arte, erano capaci di pensiero astratto e simbolico.

Prima di La Pasiega, il primato delle pitture rupestri più antiche -per circa 4 anni- era appartenuto a una grotta indonesiana dell'Isola di Sulawesi, datate circa 43.000 anni fa.
Le dure verifiche a cui ogni scoperta indonesiana viene sottoposta di suo è già argomento politico. La comunità scientifica tende sempre a riverificare quanto affermato dalle autorità locali molto prese a sostenere una "propria preistoria", in questo vicine ai cinesi che cercano di affermare una visione dell'evoluzione umana policentrica.
Lo studio del passato è sempre politico: alcuni giornalisti repubblicani negli USA hanno insinuato che la Grotta di Chauvet fosse un falso creato dai francesi per stimolare il turismo.
Egittologi (egiziani) anche con ruoli istituzionali locali importanti hanno detto che Gobekli Tepe era un falso storico.

Dal Marocco arriva la prima scultura dell'umanità, una Venere preistorica, dalla località di Tan Tan datata tra i 500.000 e i 300.000 anni fa.
Altro paese dei BRICS che sta rivoluzionando la Preistoria (lasciamo da parte i continui ritrovamenti di nuove specie umane cinesi o la sfida sino-nipponica sulle ceramiche più antiche) è il Sudafrica.
La grotta di Blombos presenta segni di conchiglie, perline e pietre forate e colorate, forse per bracciali e collane, in un periodo di circa 75.000 anni fa.
Sempre in Sudafrica si pone la questione della Grotta di Rising Star dove si suppone che Homo Naledi potesse seppellire i morti e forse praticare pitture rupestri in un range di tempo dai 330.000 ai 230.000 anni fa. Il dato è ancora discusso, ma nel suo piccolo sarebbe una rivoluzione.

(Sotto una vista dalla Grotta di Blombos, mica scemi gli antenati)
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