La Grecia non è solo periodo Atene, basti pensare al sito neolitico di Platia Magoula Zarkou (6000 a.C.) in Tessaglia.
Qui sono state identificati contenitori di ceramica e segni di vegetali bruciati: orzo, farro, ghiande, vicia (una leguminosa tipica del Mediterraneo e del Medio Oriente). Il sito conferma le ipotesi sulla diffusione dell'agricoltura (quindi di quella che abbiamo chiamato "rivoluzione neolitica") in Europa a partire dal Medio Oriente.
La Tessaglia, assieme a Cnosso e ad altre coste egee fu avanguardia in questo lento spostamento. La genetica ha mostrato come le popolazioni di agricoltori rimpiazzarono gradualmente i precedenti abitanti (cacciatori-raccoglitori) del continente europeo. Parte di queste popolazioni si mescolò e disperse nei nuovi arrivati da Oriente, altri finirono in aree più marginali: ancora oggi, il DNA dei raccoglitori-cacciatori è più diffuso in Scandinavia e nell'area baltica, diminuendo man a mano che ci sposta verso Sud.
Il dato importante di Platia Magoula Zarkou è la coesistenza di più specie vegetali, questo fa supporre che il nucleo puntasse a una diversificazione alimentare.
Nell'Argolide, un ruolo analogo è svolto dalla Grotta di Franchthi, dove ci sono segni di agricoltura e pastorizia. Il sito presenta prove di navigazione da parte dei suoi abitanti risalenti a circa il 13.000 a.C. (data a cui viene fatto risalire il ritrovamento di ossidiana proveniente dall'isola di Melo). La presenza di ossidiana è associata anche ad un aumento dei resti di pesce che fa supporre un cambio della dieta e una certa abilita nella navigazione e nella pesca.
Attorno al 6500 - 6000 a.C., arrivarono le popolazioni dal Medio Oriente che portarono la conoscenza dell'agricoltura e della pastorizia, rimpiazzando (assimilando?) i vecchi abitanti.
Per alcuni, fu l'agricoltura a permettere aumento della popolazione e una maggiore sedentarizzazione, favorendo anche una divisione dell'area in base ai compiti. Pare, inoltre, che i prodotti di agricoltura e pastorizia si affiancassero a quelli della pesca e che non ci fu un abbandono della seconda a favore dei primi.
Il rapporto agricoltura - vita sedentaria è intuibile e possiamo anche capire, perché genti così attente alla diversificazione alimentare non abbandonarono la pesca; il mistero è perché gli agricoltori si spostarono verso l'Europa, come i vecchi abitanti presero questo spostamento e in che modo avvenne questa transizione.
Qui sono state identificati contenitori di ceramica e segni di vegetali bruciati: orzo, farro, ghiande, vicia (una leguminosa tipica del Mediterraneo e del Medio Oriente). Il sito conferma le ipotesi sulla diffusione dell'agricoltura (quindi di quella che abbiamo chiamato "rivoluzione neolitica") in Europa a partire dal Medio Oriente.
La Tessaglia, assieme a Cnosso e ad altre coste egee fu avanguardia in questo lento spostamento. La genetica ha mostrato come le popolazioni di agricoltori rimpiazzarono gradualmente i precedenti abitanti (cacciatori-raccoglitori) del continente europeo. Parte di queste popolazioni si mescolò e disperse nei nuovi arrivati da Oriente, altri finirono in aree più marginali: ancora oggi, il DNA dei raccoglitori-cacciatori è più diffuso in Scandinavia e nell'area baltica, diminuendo man a mano che ci sposta verso Sud.
Il dato importante di Platia Magoula Zarkou è la coesistenza di più specie vegetali, questo fa supporre che il nucleo puntasse a una diversificazione alimentare.
Nell'Argolide, un ruolo analogo è svolto dalla Grotta di Franchthi, dove ci sono segni di agricoltura e pastorizia. Il sito presenta prove di navigazione da parte dei suoi abitanti risalenti a circa il 13.000 a.C. (data a cui viene fatto risalire il ritrovamento di ossidiana proveniente dall'isola di Melo). La presenza di ossidiana è associata anche ad un aumento dei resti di pesce che fa supporre un cambio della dieta e una certa abilita nella navigazione e nella pesca.
Attorno al 6500 - 6000 a.C., arrivarono le popolazioni dal Medio Oriente che portarono la conoscenza dell'agricoltura e della pastorizia, rimpiazzando (assimilando?) i vecchi abitanti.
Per alcuni, fu l'agricoltura a permettere aumento della popolazione e una maggiore sedentarizzazione, favorendo anche una divisione dell'area in base ai compiti. Pare, inoltre, che i prodotti di agricoltura e pastorizia si affiancassero a quelli della pesca e che non ci fu un abbandono della seconda a favore dei primi.
Il rapporto agricoltura - vita sedentaria è intuibile e possiamo anche capire, perché genti così attente alla diversificazione alimentare non abbandonarono la pesca; il mistero è perché gli agricoltori si spostarono verso l'Europa, come i vecchi abitanti presero questo spostamento e in che modo avvenne questa transizione.
