La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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Le società a capitalismo avanzato sono quelle in cui dopo un picco nel settore industriale (in termini di produzione e occupazione), si ha un picco del terziario. In questi Stati tende ad aumentare il peso della finanza e del commercio, la produzione di beni materiali viene rimpiazzata da beni immateriale dall'alto valore.
Si conferma una stratificazione nel sistema-mondo tra paesi che producono beni primari (agricoltura, pesca, miniere), secondari (prodotti industriali) e terziari (servizi, informatica, finanza).
I paesi a capitalismo avanzato sono quelli con un benessere diffuso (a confronto con la situazione globale) anche grazie a misure di welfare (talvolta ottenute dai lavoratori, talvolta concesse dal capitale per far funzionare l'economica).
A mio avviso questo c'entra con quello che sta accadendo nel mondo.
La mia impressione è che i paesi a capitalismo avanzato vivano un Tardo Antico (calo egemonico USA), potremmo identificarlo come Tardo Moderno (specie se intendiamo la modernità come momento di europeizzazione del mondo).
Anche noi italiani (soliti a lamentarci) dobbiamo prendere atto della condizione in cui ci troviamo. Credo che la crisi che stiamo vivendo (e che si avvicina sotto forma di una ristrutturazione dell'economia e del potere mondiale) ci ponga davanti a una domanda:
- Cambiare i nostri consumi ed entrare in una prospettiva di riduzione del potere (e quindi della nostra libertà economica)
- Accettare che siamo parte "dell'Impero" (egemonia USA), che in qualche modo i nostri interessi sono troppo strettamente legati a quelli del centro per potercene separare. In tal caso l'Europa occidentale si troverebbe sulla stessa barca degli USA e quindi avrebbe anche difficoltà a ripensarsi (il nostro tenore di vita paragonato a quello dei nostri omologi in Africa centrale o in altre aree del mondo sembra confermare questa tesi).
Poco male, sono cicli storici.
L'Italia costituisce parte del G7, OCSE, UE, euro, NATO siamo la settima o ottava economia mondiale, siamo nel gotha del capitalismo mondiale e andiamo verso un tracollo.
L'opinione pubblica è divisa tra una sorta di paura di vivere (forse anche data dalla demografia) e un anarco-liberismo che i più identificano come "la libertà di tenere aperto il mio negozio h24 anche se arrivano le piaghe bibliche", privo di qualsiasi visione comunitaria e prospettiva politica, da che mondo è mondo la libertà totale non favorisce i piccoli o i deboli, ma i grandi che in assenza di regole possono fagocitare tutto.
La convinzione che la libertà economica doni a chiunque la possibilità di diventare un miliardario è una scemenza, non bisogna certo essere un economista per capirlo.
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