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Il forum dei patrioti italiani

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Una delle caratteristiche della storia e della società umana è il rapporto tra industria e commercio.
Lo vediamo comparire sin dall'età più antica, sulle coste della Fenica, dove con la comparsa dell'industria del vetro inizia anche il viaggio dei Fenici lungo il Mar Mediterraneo.
In principio, i navigatori si diressero agli estremi lembi dell'Occidente, forse costeggiando le coste africane, fino alla Spagna e al Portogallo, grandi produttori di argento. L'importazione del metallo fu tale da sconvolgerne il valore in Egitto nei decenni successivi; il fenomeno si verificò analogo molti secoli dopo quando gli spagnoli inondarono il mercato europeo dell'argento americano.
I Fenici lentamente presero controllo anche degli spazi intermedi, degli scali: la Sardegna (altra regione mineraria), la Sicilia (terra di incontro-scontro con i rivali Greci), Cartagine (l'eredità dopo la perdita dell'indipendenza delle città orientali nei vari imperi multietnici), la Corsica (terra di incontro con gli alleati Etruschi).
Lewis Mumford identifica non a caso proprio in questo Vicino Oriente antico la nascita della megamacchina, quella commistione tra potere ed economia che travolge la sfera umana individuale e collettiva, trasformando ognuno di noi in rotella di un ingranaggio.
Questa sembra una tendenza in atto sin dalle civiltà più antiche, non solo occidentali. Le Cina antica in passato indicata da storici e sociologi come civiltà idraulica (per via dell'importanza della commistione tra potere e gestione delle acque) presenta un meccanismo analogo sin dall'età più antica. In Oriente, la commistione tra individuo e società sembra da subito più forte, secondo la sensibilità occidentale, il singolo ne viene cancellato, ma questo avviene a vantaggio di una maggiore sicurezza sociale e anche di una maggiore capacità di contenimento delle catastrofi ambientali, della carestia e della siccità. Ancora oggi il potere politico cinese stabilisce questo binomio con i propri cittadini applicando una antichissima eredità: buona amministrazione e buon governo, in cambio di sicurezza e crescita economica, i singoli sacrificano parte della loro libertà.
In Occidente vediamo affermarsi da subito un binomio tra libertà, produzione e commercio. I marinai fenici partono per mercanteggiare, forse per scappare dall'aridità della zona, dalla conquista persiana, assira, egiziana, ittita, dalle guerre eterna tra i giganti della zona, in altri casi forse per avidità.
Si pongono già in antichità due modelli opposti e complementari, uno concentrato sull'individuo e la libera iniziativa, proiettato nei mari e uno più concentrato sulla vita comunitaria, l'ordine e la vita di terra (agricoltura, grandi opere idrauliche e difensive).
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