La mia idea è che il potere sia nato nel corso di millenni e che per capirlo sia necessario un approccio genealogico.
Mi interessa molto l'idea che le prime comunità ponessero il potere al di fuori della Società e che questo fenomeno passasse attraverso una serie di "trucchi" antropologici: la guerra permanente in Amazzonia, mandare avanti il capo, non ascoltarlo quando parla alla sera, ecc.
Ho più volte accennato agli studi sui siti megalitici irlandesi, che mostrano come i leader del Neolitico fossero soliti violare il tabù dell'incesto. Questo li poneva fuori dalla comunità (basti pensare a Edipo). Quando il potere si convertiva da chefferie in proto-Stato questa endogamia era abituale: Incas, Hawaii, Egitto faraonico.
Il fenomeno sembra associato a costruzioni monumentali per testimoniare il potere delle autorità.
Abbiamo anche parlato del paragone uomo-orso o degli animali nella simbologia del potere (religioso-politico): il toro nei riti mitraici o nell'arte minoica, l'orso nei culti euroasiatici (Ainù, preistoria europea, vari miti coreani e cinesi sul ruolo dell'orso fondativo di una dinastia di potere). Gli Sciti ereditarono dai mesopotamici i troni con decorazioni che richiamavano i leoni; la tauromachia era comune in tutto l'antico Mediterraneo ed è rimasta oggi nella Penisola Iberica.
Abbiamo l'uomo-leone in Svevia, testimonianza di pensiero astratto e forse di una primo potere sciamanico: chi è? Fa riferimento a qualcuno di reale? O forse a un dio di 40.000 anni fa?
Pochi giorni fa, ho visto un post del Museo de las Culturas de Oaxaca. che parla del ruolo del giaguaro presso la cultura di Monte Alban. Mi ha colpito il ruolo del giaguaro, simile a quello dell'orso nella cultura preistorica e nei miti euroasiatici. Si legge che il giaguro era legato al "lignaggio dei governanti, potere, guerra, fertilità, notte e grotte": gli stessi aspetti in cui incontriamo l'orso nell'area temperata fredda euroasiatica (in aree più miti il leone o il lupo). La caverna, la danza, il doppio uomo-donna (forse un richiamo al ciclo giorno-notte e stagione calda-fredda), l'orso, le pietre, un ruolo ctonio della morte altra faccia dell'agricoltura e della fertilità, ombra e luce.
Questa rete di miti descrive una mappa di quello che Jung chiamava inconscio collettivo: vediamo il ruolo degli animali come "altro" e al contempo specchio dell'uomo.
L'orso, il leone, il lupo, il giaguaro diventano i simboli del potere (spesso presenti negli stemmi nobiliari), l'ennesimo modo per rendere la gerarchia esterna alla comunità.
La società ha conservato fino a tempi più recenti, sotto vari simboli, una sorta di ostilità per il potere, una voglia di metterlo al di fuori, se non nei fatti almeno simbolicamente.
Il processo di deificazione (e quindi di de-umanizzazione) ha riguardato molti uomini di potere: sacerdoti, regnanti, guerrieri. Tra questi Itzamnà, un sacerdote maya poi divinizzato e infine soppiantato nel culto dopo il declino e l'affermazione di popolazioni provenienti dal Nord.
Il sacerdote ha prestato il nome per il mio ultimo libro "La terra di Itzamna" (edito da Kulturjam.it) in cui parlo di storia recente guatemalteca (dalla decennio democratico al 2022), di antropologia (con taglio storico-religioso dedicato ai Garifuna, la popolazione afro-guatemalteca) e infine ho dedicato un capitolo al sistema-mondo, ai BRICS e alle economia emergenti sul Pacifico in Centro e Sud America.
Una delle prime scelte dei governi progressisti fu quella di condurre con fondi e studiosi guatemaltechi gli scavi sulla civiltà maya, il colonialismo passa anche tramite una lettura del proprio passato fatta attraverso gli occhi dei vecchi colonizzatori, le loro università, i loro storici, i loro antropologi. Questo esperimento fu interrotto nel 1954 con il golpe condotto dai militari, dalla CIA e dalla United Fruit (multinazionale delle banane). La storia e l'antropologia sono le nostre chiavi di lettura per il mondo del futuro, per ritrovare quei fili e collegare in un più grande discorso: il Neolitico, il dio-giaguaro, un sacerdote divinizzato, la CIA, i militari, i cicli del debito, i BRICS, uno scavo archeologico messicano, ecc.
(Link al post del museo di Oaxaca https://www.facebook.com/photo/?fbi...AVtpNVnsLjw6I4BXcHSqKNSn1KGZm5oq0&__tn__=R]-R)
Mi interessa molto l'idea che le prime comunità ponessero il potere al di fuori della Società e che questo fenomeno passasse attraverso una serie di "trucchi" antropologici: la guerra permanente in Amazzonia, mandare avanti il capo, non ascoltarlo quando parla alla sera, ecc.
Ho più volte accennato agli studi sui siti megalitici irlandesi, che mostrano come i leader del Neolitico fossero soliti violare il tabù dell'incesto. Questo li poneva fuori dalla comunità (basti pensare a Edipo). Quando il potere si convertiva da chefferie in proto-Stato questa endogamia era abituale: Incas, Hawaii, Egitto faraonico.
Il fenomeno sembra associato a costruzioni monumentali per testimoniare il potere delle autorità.
Abbiamo anche parlato del paragone uomo-orso o degli animali nella simbologia del potere (religioso-politico): il toro nei riti mitraici o nell'arte minoica, l'orso nei culti euroasiatici (Ainù, preistoria europea, vari miti coreani e cinesi sul ruolo dell'orso fondativo di una dinastia di potere). Gli Sciti ereditarono dai mesopotamici i troni con decorazioni che richiamavano i leoni; la tauromachia era comune in tutto l'antico Mediterraneo ed è rimasta oggi nella Penisola Iberica.
Abbiamo l'uomo-leone in Svevia, testimonianza di pensiero astratto e forse di una primo potere sciamanico: chi è? Fa riferimento a qualcuno di reale? O forse a un dio di 40.000 anni fa?
Pochi giorni fa, ho visto un post del Museo de las Culturas de Oaxaca. che parla del ruolo del giaguaro presso la cultura di Monte Alban. Mi ha colpito il ruolo del giaguaro, simile a quello dell'orso nella cultura preistorica e nei miti euroasiatici. Si legge che il giaguro era legato al "lignaggio dei governanti, potere, guerra, fertilità, notte e grotte": gli stessi aspetti in cui incontriamo l'orso nell'area temperata fredda euroasiatica (in aree più miti il leone o il lupo). La caverna, la danza, il doppio uomo-donna (forse un richiamo al ciclo giorno-notte e stagione calda-fredda), l'orso, le pietre, un ruolo ctonio della morte altra faccia dell'agricoltura e della fertilità, ombra e luce.
Questa rete di miti descrive una mappa di quello che Jung chiamava inconscio collettivo: vediamo il ruolo degli animali come "altro" e al contempo specchio dell'uomo.
L'orso, il leone, il lupo, il giaguaro diventano i simboli del potere (spesso presenti negli stemmi nobiliari), l'ennesimo modo per rendere la gerarchia esterna alla comunità.
La società ha conservato fino a tempi più recenti, sotto vari simboli, una sorta di ostilità per il potere, una voglia di metterlo al di fuori, se non nei fatti almeno simbolicamente.
Il processo di deificazione (e quindi di de-umanizzazione) ha riguardato molti uomini di potere: sacerdoti, regnanti, guerrieri. Tra questi Itzamnà, un sacerdote maya poi divinizzato e infine soppiantato nel culto dopo il declino e l'affermazione di popolazioni provenienti dal Nord.
Il sacerdote ha prestato il nome per il mio ultimo libro "La terra di Itzamna" (edito da Kulturjam.it) in cui parlo di storia recente guatemalteca (dalla decennio democratico al 2022), di antropologia (con taglio storico-religioso dedicato ai Garifuna, la popolazione afro-guatemalteca) e infine ho dedicato un capitolo al sistema-mondo, ai BRICS e alle economia emergenti sul Pacifico in Centro e Sud America.
Una delle prime scelte dei governi progressisti fu quella di condurre con fondi e studiosi guatemaltechi gli scavi sulla civiltà maya, il colonialismo passa anche tramite una lettura del proprio passato fatta attraverso gli occhi dei vecchi colonizzatori, le loro università, i loro storici, i loro antropologi. Questo esperimento fu interrotto nel 1954 con il golpe condotto dai militari, dalla CIA e dalla United Fruit (multinazionale delle banane). La storia e l'antropologia sono le nostre chiavi di lettura per il mondo del futuro, per ritrovare quei fili e collegare in un più grande discorso: il Neolitico, il dio-giaguaro, un sacerdote divinizzato, la CIA, i militari, i cicli del debito, i BRICS, uno scavo archeologico messicano, ecc.
(Link al post del museo di Oaxaca https://www.facebook.com/photo/?fbi...AVtpNVnsLjw6I4BXcHSqKNSn1KGZm5oq0&__tn__=R]-R)
