La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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Dobbiamo immaginare gli antichi rituali come momenti di coesione comunitaria.
Nelle comunità pre-moderne, la morte per i più svariati motivi era fatto frequente, ai limiti del quotidiano. La carestia, la siccità, i briganti, la guerra o la malattia potevano uccidere chiunque in poche settimane; era realmente possibile perdere tutta la poca famiglia in pochi giorni, senza che si potesse far nulla.
Per questo motivo, troviamo in via trasversale in tutte le società, riti apotropaici/esorcistici, capri espiatori (o roghi di streghe) o rituali di divinazione e magia.
Si trattava di tentativi umani di controllare l'ambiente naturale, di trovare una risposta agli eventi e di rispondere al mistero, all'ignoto della vita antica, scandita dal cambio delle stagioni, dall'arrivo di nuovi patogeni o semplicemente da nemici aggressivi.
Con l'affermazione di unità statuali centralizzate veniva sempre a crearsi una sorta di discrasia tra le pratiche popolari e quelle di corte o dei letterati. In Europa, l'astrologia era abbondantemente praticata, così come l'alchimia nelle varie corti rinascimentali, ma la Chiesa (incluse le varie riformate) fecero di tutto per opporsi alle pratiche popolari. L'ascesa dell'Inquisizione, l'alfabetizzazione di massa diretta alla lettura dei testi sacri e la fissazione di regole molto rigide per il sacerdozio (con un capillare sistema scolastico) furono parte di questa più grande coercizione dell'immaginario.
Nel Medio Evo, ogni chiesetta delle vallate alpine, spesso isolate per mesi e mesi, poteva contare su una larga autonomia, nelle preghiere, nei canti, talvolta il prete poteva anche (non troppo segretamente) intrattenere una concubina molto devota; le storie di fantasmi popolavano l'immaginario dell'uomo medio, ma anche di quello colto, poi il trinomio: Riforma Protestante - Rivoluzione Scientifica - Capitalismo spazzò via questo vecchio mondo (non molto velocemente, i contadini -quindi la maggioranza della popolazione- vissero nel Medio Evo fino ai primi del '900).
Anche nella Cina antica vediamo l'esistenza di una duplicità tra pratiche divinatorie popolari e quelle della corte. Nella Città Proibita non mancavano astrologi, geomanti, esperti di magia (pur essendo la Cina impregnata di cultura scientifica), ma tutto questo impallidiva davanti l'usanza popolare di organizzare processioni in maschera per spaventare i fantasmi (le donne spettinate ballavano scoordinatamente -come della Baccanti- per tenere lontani i giovani uomini, che rappresentavano i demoni). In alcuni testi cinesi, troviamo la raccomandazione di costruire muretti lungo il viottolo di casa per interrompere il transito delle energie negative.
Nel mondo islamico, nonostante il rigido monoteismo, sono sopravvissuti i Jinn; una sorta di demoni in grado di perseguitare la propria vittima anche a distanza di decenni.
La credenza in una natura di forze misteriose ha accompagnato l'uomo sin dai tempi più antichi. Si è cercato di trovare risposte al perché la mente giochi scherzi di questo tipo, ma non è ancora molto chiaro il meccanismo (vi sono teorie sui sistemi di allarme caccia-paura, ma da un punto di vista pratico sono deboli).
Infondo, la mente stessa appartiene a questa categoria di oggetti astratti, non tangibili e di cui ignoriamo la reale esistenza e funzione. Siamo davanti a un paradosso: il cervello crea la mente, ma non sappiamo perché, visto che tutto ciò che la mente può fare arriva dal cervello, ma allora perché creare la mente stessa?
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