L'evoluzione non è un gioco finalizzato alla creazione dell'uomo, dell'intelligenza o della coscienza. Per quanto il nostro approccio antropocentrico cerchi in ogni modo di rivendicare un simile ruolo alla nostra ascesa, essa è frutto del caso (e forse proprio per questo, ancora più spettacolare).
Per cominciare, non abbiamo ben chiaro come sia nata la vita, non possiamo neanche affermare con certezza che questa sia nata una volta sola sul nostro pianeta (potrebbero esserci state decine di false partenze, fino a quella decisiva, in finale è questione chimica).
Nel Carbonifero, il mondo era dominato da grossi insetti, artorpodi e affini. L'ossigeno nell'aria era a un livello del 35%, favorendo la crescita in dimensioni di esseri non dotati di apparato polmonare, ma di diffusi sistemi respiratori. Oggi, granchi e insetti sono molto più piccoli, solo in alcune isole minori e lontane dalla terraferma dove rettili e mammiferi non sono arrivati a fare da competitori, sono rimasti artorpodi di qualche misura significativa, ma non confrontabile al Carbonifero (libellule giganti, scoprioni con più braccia, millepiedi di svariati metri).
Ere geologiche dopo, durante il Triassico e il Giurassico assistiamo a un drastico calo della presenza di ossigeno nell'atmosfera, con un netto rialzo delle temperature e qui avviene la crescita dei rettili (dinosauri). Animali a sangue freddo e con un sistema polmonare, chiaramente favoriti dal nuovo ambiente e clima.
Gia, nel Cretaceo con la deriva dei continenti, i dinosauri devono adattarsi a nuovi ambienti, spesso più freddi e competitivi e assistiamo a un loro rimpicciolimento e a una svolta inattesa: la comparsa del piumaggio e la lenta evoluzione in uccelli (i veri eredi dei dinosauri).
Qualche anno fa, alcuni studiosi dissero che i polpi (altri dissero i cefalopodi in generale) avevano un'intelligenza aliena. La traduzione al pubblico di massa era impropria. Gli studiosi dissero una cosa improbabile, ma non impossibile: i cefalopodi presentano una struttura corporale e un'intelligenza così complessa da far pensare a un passaggio genetico orizzontale tramite virus alieni, giunti dallo spazio sulla terra. L'ipotesi è indimostrabile e onestamente peculiare, ma non impossibile: la trasmissione orizzontale di materiale genetico, proprio tramite vettori virali, sta rivelando un grande peso nel meccanismo evolutivo complessivo (tratti non ereditari, ma assimilabili da altri organismi attraverso uno scambio di micro-vettori). Inoltre, i cefalopodi e in particolare i polpi, hanno raggiunto questo livello di complessità in tempi relativamente brevi se paragonati al resto della vita terrestre (ma questo è un argomento paradosso, di suo è un non argomento).
Questo lunga sequela per dire cosa? Che noi discendenti di una sorta di minuscolo topo a sangue caldo, parenti prossimi di monotremi e marsupiali rimasti nella loro arca di Noè australiana, siamo una delle combinazioni possibili e non il destino manifesto del mondo; figurarsi ancor di più che peso possano avere a questo livello gli Stati, il PIL e i grandi condottieri.
Per cominciare, non abbiamo ben chiaro come sia nata la vita, non possiamo neanche affermare con certezza che questa sia nata una volta sola sul nostro pianeta (potrebbero esserci state decine di false partenze, fino a quella decisiva, in finale è questione chimica).
Nel Carbonifero, il mondo era dominato da grossi insetti, artorpodi e affini. L'ossigeno nell'aria era a un livello del 35%, favorendo la crescita in dimensioni di esseri non dotati di apparato polmonare, ma di diffusi sistemi respiratori. Oggi, granchi e insetti sono molto più piccoli, solo in alcune isole minori e lontane dalla terraferma dove rettili e mammiferi non sono arrivati a fare da competitori, sono rimasti artorpodi di qualche misura significativa, ma non confrontabile al Carbonifero (libellule giganti, scoprioni con più braccia, millepiedi di svariati metri).
Ere geologiche dopo, durante il Triassico e il Giurassico assistiamo a un drastico calo della presenza di ossigeno nell'atmosfera, con un netto rialzo delle temperature e qui avviene la crescita dei rettili (dinosauri). Animali a sangue freddo e con un sistema polmonare, chiaramente favoriti dal nuovo ambiente e clima.
Gia, nel Cretaceo con la deriva dei continenti, i dinosauri devono adattarsi a nuovi ambienti, spesso più freddi e competitivi e assistiamo a un loro rimpicciolimento e a una svolta inattesa: la comparsa del piumaggio e la lenta evoluzione in uccelli (i veri eredi dei dinosauri).
Qualche anno fa, alcuni studiosi dissero che i polpi (altri dissero i cefalopodi in generale) avevano un'intelligenza aliena. La traduzione al pubblico di massa era impropria. Gli studiosi dissero una cosa improbabile, ma non impossibile: i cefalopodi presentano una struttura corporale e un'intelligenza così complessa da far pensare a un passaggio genetico orizzontale tramite virus alieni, giunti dallo spazio sulla terra. L'ipotesi è indimostrabile e onestamente peculiare, ma non impossibile: la trasmissione orizzontale di materiale genetico, proprio tramite vettori virali, sta rivelando un grande peso nel meccanismo evolutivo complessivo (tratti non ereditari, ma assimilabili da altri organismi attraverso uno scambio di micro-vettori). Inoltre, i cefalopodi e in particolare i polpi, hanno raggiunto questo livello di complessità in tempi relativamente brevi se paragonati al resto della vita terrestre (ma questo è un argomento paradosso, di suo è un non argomento).
Questo lunga sequela per dire cosa? Che noi discendenti di una sorta di minuscolo topo a sangue caldo, parenti prossimi di monotremi e marsupiali rimasti nella loro arca di Noè australiana, siamo una delle combinazioni possibili e non il destino manifesto del mondo; figurarsi ancor di più che peso possano avere a questo livello gli Stati, il PIL e i grandi condottieri.
