Le notizie degli ultimi giorni sono inequivocabili.
La controffensiva ucraina è un flop.
Gli USA si avviano forse verso un disimpegno (Biden nei giorni passati ha detto che non farà di tutto per far entrare l'Ucraina nella NATO ad ogni costo - Considerato che l'ingresso ucraino nella NATO è stato il casus belli qualcosa deve esser cambiato).
Mi risulta difficile pensare che negli USA qualcuno abbia sviluppato un conflitto senza valutare adeguatamente le variabili; che la tenuta ucraina rispetto alla Russia fosse praticamente nulla, in assenza di un supporto occidentale, era chiaro ai più.
Quindi il vero scopo della guerra non era far entrare l'Ucraina nella NATO?
Partiamo da un presupposto la classe dirigente di un paese (ancor di più, di un paese come gli USA) non è un monolite. Il paese in cui decide tutto uno non esiste, non era così nemmeno l'Impero Incaico, figuriamoci gli Stati Uniti.
All'interno della classe dirigente USA (governo, servizi, accademie, giornali, imprese, finanza, banche, intrattenimento di massa, ecc) coesistono vari interessi, alcuni in conflitto tra loro.
La conflittualità dentro la classe dirigente è meno sentita quando le cose vanno bene, tende ad esplodere nei momenti di crisi.
Fenomeni elettorali come Trump e Sanders negli anni passati, avevano testimoniato un malcontento negli USA.
Quando pezzi di "popolo" (perdonate il termine poco scientifico) si ribellano, accade su pressione di pezzi di classe dirigente (in qualche modo è anche un modo per contenere le pressioni popolari-populistiche; finché ci sono Trump e Sanders, non ci sarà un Lenin).
La classe dirigente USA sa benissimo che il primato sta scivolando fuori dai confini e si muove di conseguenza:
1- Una parte legata al capitalismo industriale (edilizia, metallurgia, petrolio, ecc) si lega a Trump e i suoi interessi coesistono con quelli delle classi più povere della popolazione bianca (ex privilegiati), nostalgica del posto fisso in fabbrica, di un'identità chiara, di un'America che costruiva case e automobili;
2- Una parte legata al capitalismo finanziario si lega ai Democratici. A dispetto della passione virtuale per il metaverso, sta comprando pezzi di terra ovunque (ad esempio, le fertilissime terre nere ucraine hanno un filo rosso con l'agroalimentare USA), si lega al farmaceutico (vi lascio approfondire da soli i collegamenti tra biolaboratori in Ucraina e famiglia Biden);
3- Una parte più internazionalista (l'internazionale del capitale) che negli USA punta su candidati ultra-liberisti e ultra-reazionari (DeSantis) al solo scopo di risparmiare il più possibile su tasse e manodopera, ma al contempo si reca in visita a Pechino (ogni riferimento a Musk è voluto) e che punta a vincere come azienda, investe ovunque (dallo spazio ai chip nel cervello) e che non vede la cosa nei termini di rivalità tra Stati, ma di aziende che monopolizzano il mondo (una sorta di Umbrella Corporation per gli appassionati di videogiochi).
Quindi che volevano gli USA in Ucraina?
Nella prospettiva massima: terre fertili, basi missilistiche a tre minuti da Mosca, biolaboratori in un paese con pochi controlli (e a fare un po' i complottisti: con DNA russo a disposizione);
Nella prospettiva minima: separare l'Unione Europea dala rete commerciale e diplomatica euroasiatica (Russia e Cina), avviata verso il superamento del dollaro (ci sono riusciti).
L'incognita è la Polonia che negli ultimi due mesi sta continuando ad accumulare oro a un ritmo vertiginoso (+10%). Ci sono due circostanze in cui si compra oro a queste modo: quando ci si prepara a una guerra o quando si attende una crisi della liquidità (del dollaro? Dell'euro a causa della stagnazione tedesca?).
Potrebbe anche darsi che la Polonia lo stia facendo solo per turbare gli animi (guerra psicologica) e alzare la posta del conflitto (da cui non vuole far disimpegnare gli USA), solo il tempo ci darà risposte.
La controffensiva ucraina è un flop.
Gli USA si avviano forse verso un disimpegno (Biden nei giorni passati ha detto che non farà di tutto per far entrare l'Ucraina nella NATO ad ogni costo - Considerato che l'ingresso ucraino nella NATO è stato il casus belli qualcosa deve esser cambiato).
Mi risulta difficile pensare che negli USA qualcuno abbia sviluppato un conflitto senza valutare adeguatamente le variabili; che la tenuta ucraina rispetto alla Russia fosse praticamente nulla, in assenza di un supporto occidentale, era chiaro ai più.
Quindi il vero scopo della guerra non era far entrare l'Ucraina nella NATO?
Partiamo da un presupposto la classe dirigente di un paese (ancor di più, di un paese come gli USA) non è un monolite. Il paese in cui decide tutto uno non esiste, non era così nemmeno l'Impero Incaico, figuriamoci gli Stati Uniti.
All'interno della classe dirigente USA (governo, servizi, accademie, giornali, imprese, finanza, banche, intrattenimento di massa, ecc) coesistono vari interessi, alcuni in conflitto tra loro.
La conflittualità dentro la classe dirigente è meno sentita quando le cose vanno bene, tende ad esplodere nei momenti di crisi.
Fenomeni elettorali come Trump e Sanders negli anni passati, avevano testimoniato un malcontento negli USA.
Quando pezzi di "popolo" (perdonate il termine poco scientifico) si ribellano, accade su pressione di pezzi di classe dirigente (in qualche modo è anche un modo per contenere le pressioni popolari-populistiche; finché ci sono Trump e Sanders, non ci sarà un Lenin).
La classe dirigente USA sa benissimo che il primato sta scivolando fuori dai confini e si muove di conseguenza:
1- Una parte legata al capitalismo industriale (edilizia, metallurgia, petrolio, ecc) si lega a Trump e i suoi interessi coesistono con quelli delle classi più povere della popolazione bianca (ex privilegiati), nostalgica del posto fisso in fabbrica, di un'identità chiara, di un'America che costruiva case e automobili;
2- Una parte legata al capitalismo finanziario si lega ai Democratici. A dispetto della passione virtuale per il metaverso, sta comprando pezzi di terra ovunque (ad esempio, le fertilissime terre nere ucraine hanno un filo rosso con l'agroalimentare USA), si lega al farmaceutico (vi lascio approfondire da soli i collegamenti tra biolaboratori in Ucraina e famiglia Biden);
3- Una parte più internazionalista (l'internazionale del capitale) che negli USA punta su candidati ultra-liberisti e ultra-reazionari (DeSantis) al solo scopo di risparmiare il più possibile su tasse e manodopera, ma al contempo si reca in visita a Pechino (ogni riferimento a Musk è voluto) e che punta a vincere come azienda, investe ovunque (dallo spazio ai chip nel cervello) e che non vede la cosa nei termini di rivalità tra Stati, ma di aziende che monopolizzano il mondo (una sorta di Umbrella Corporation per gli appassionati di videogiochi).
Quindi che volevano gli USA in Ucraina?
Nella prospettiva massima: terre fertili, basi missilistiche a tre minuti da Mosca, biolaboratori in un paese con pochi controlli (e a fare un po' i complottisti: con DNA russo a disposizione);
Nella prospettiva minima: separare l'Unione Europea dala rete commerciale e diplomatica euroasiatica (Russia e Cina), avviata verso il superamento del dollaro (ci sono riusciti).
L'incognita è la Polonia che negli ultimi due mesi sta continuando ad accumulare oro a un ritmo vertiginoso (+10%). Ci sono due circostanze in cui si compra oro a queste modo: quando ci si prepara a una guerra o quando si attende una crisi della liquidità (del dollaro? Dell'euro a causa della stagnazione tedesca?).
Potrebbe anche darsi che la Polonia lo stia facendo solo per turbare gli animi (guerra psicologica) e alzare la posta del conflitto (da cui non vuole far disimpegnare gli USA), solo il tempo ci darà risposte.
