La Grande Italia

Il forum dei patrioti italiani

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Marzo, Anno Domini 2023, Roma.
Il clima dell'informazione ci racconta già qualcosa.
A un certo punto, la nostra società ha smesso di essere una società fordista, pensata per produrre in serie, ed è diventata una società post-fordista. Questa nuova idea si è fatta carico di un messaggio emancipatorio (lavorare meno, lavorare da casa, lavori più qualificati, creativi): preferisco fare il pubblicitario in telelavoro che il metalmeccanico in una fabbrica di veleno.
La narrativa ufficiale ci parlava di capitalismo informale o cognitivo.
Non siamo più lavoratori manuali o sfruttati nella fatica (questo ruolo lo abbiamo relegato ai dannati della Terra emigrati in casa nostra o facendo emigrare le fabbriche inquinanti a casa loro), man a mano che questo meccanismo esplodeva, venivamo coinvolti.
La vulgata ufficiale era che "i ceti medi", questa la scelta dialettica non casuale, abbandonavano la sinistra per ripiegare nel lavoro, famiglia, svago, piccoli investimenti in borsa, sport, benessere...
Un epicureismo di massa per una popolazione di tossicodipendenti (di droga, tv, pubblicità, cinema, vita confortevole). Su queste fondamenta si avviava un mutamento antropologico: il modello esistenziale del capitalismo USA diventava pervasivo.
La popolazione nordamericana per motivi storici e geografici, si è abituata a vivere in uno stile semi-nomade, cambiare lavoro, casa, stato, partner, perdere i figli e trovarli dopo dieci anni, poi ripartire e via così (cercatene la biografia online di qualche attore, sono tutte terribilmente frammentarie). Una vita molto precaria che permette di avere salari bassi e basse spese sociali.
Chi vorrebbe pagare le tasse su una casa di legno e gesso che abbandonerà tra un anno?
Così, il neoliberismo non era solo un modello economico, ma diventava modello esistenziale (quindi verità).
Capisco possa suonare scandaloso, ma siamo tra le prime civiltà che antepongono i diritti dell'individuo, ai doveri verso la comunità. Qui cade il punto di rottura con il non-Occidente.
Ovviamente, questa libertà ha dei bellissimi pregi, che non elencherò perché ovvi, ma al contempo ha debolezze: ognuno di noi è un "io" singolo, libero e solo, esposto all'organizzazione sociale; la quale, a dispetto della retorica del "non esiste la società", esiste eccome. Il governo che non voleva occuparsi di welfare, non aveva alcun problema a pagare militari per occupare l'Ulster.
La prevalenza del paradigma "economico" su tutti gli altri, spinge il miglioramento tecnico, l'atomizzazione del soggetto (che così non può avanzare rivendicazioni) e la concentrazione sull'investimento per aumentare la produzione. L'economico rilascia, inoltre, un ultimo frutto: la competizione. Quindi, la tecnica si concentra in due ambiti: aumentare il profitto e sopraffare il nemico.
Questo è quello che urbanisti, ecologisti radicali, autonomi, socialisti utopici e altri hanno definito mega-macchina: l'organizzazione sociale che schiaccia ogni individuo con una non-libertà tossica.
Come si fa a definire una non-libertà tossica?
Siamo al paradosso che si ha la libertà di far tutto, ma non di giudicare.
Dalla stampa di oggi:
"Disgelo nei rapporti Meloni - Macron. Rischiamo 900.000 arrivi dalla Tunisia" - Ormai un po' tutti abbiano capito che questo bau bau de "Il campo dei santi" è una finzione.
"Meloni ferma Carrai. Golden power sull'azienda che produce droni, niente capitali russi" - Ma i russi non dovevano fallire dopo due settimane un anno fa? Che capitali hanno?
"Caccia all'uomo di Putin arrivato dal ghiaccio siberiano. Dopo l'estradizione negli USA, rompe il bracciale e fugge, ora a piede libero in Lombardia" - Quindi, un miliardario russo che non parla italiano è da qualche parte nell'hinterland milanese, io più che di lui sarei preoccupato per lui, molto presto ne vedremo la testa rotolante in qualche storia Instagram di qualche wannabe trapper.
L'impossibilità (o estrema difficoltà) di identificare i veri responsabili, una classe, un nemico politico o economico, l'esplosione di teorie fantasiose su complotti inverosimili, crea un gioco di specchi e parole, una pioggia di parole che si abbatte su ogni intelligenza critica e finisce per distruggere il senso di realtà.
Il mondo è troppo complesso per essere analizzato e compreso con uno sguardo, non ci sono libri sacri o maestri da incensare e intanto la mega-macchina procede e costruisce fabbrica serie tv, palazzi, fognature, bambini.
"Questa è la fine della nostra avventura? No, niente ha fine. Venimmo alla ricerca del segreto dell'immortalità per essere Dei, ed eccoci qui: mortali, più umani che mai. Se non trovammo l'immortalità almeno trovammo la realtà; incominciammo in una favola, abbiamo trovato la vita. Ma questa vita è realtà? No, è un film. Zoom indietro! Non siamo che immagini, sogni, fotografie. Non dobbiamo restare qui, prigionieri. Romperemo l'illusione. Questa è magia. La vita reale ci attende".
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G
Analisi perfetta
Caligorante
Deliziosamente urticante.
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