Chiunque abbia una visione non allineata col sistema, si becca ben presto la patente di complottista. E infatti io me la sono beccata più volte, declinata nelle formule più disparate, dall'immancabile sfottò "gomblotto!" all'accusa di terrapiattismo, e insomma tutto il campionario che ogni apota puntualmente deve sciropparsi.
Personalmente, non mi riconosco in nessuna categoria. Non mi sono mai sognato di mettere in dubbio la rotondità della Terra (se non altro perché camminare su una terra quadrata o sferica non sposterà di una virgola la mia condizione umana) né d'altra parte penso che i mezzi di informazione e di cultura ci dicano la verità su tutto, sul nostro presente e sul passato, prossimo e remoto. Tanto il complottismo quanto l'anticomplottismo, ideologizzando la presunzione che, rispettivamente, nulla o tutto corrisponda alla narrazione, sono uguali in una cosa: distrarre l'individuo dalla ricerca della verità. La polemica non va fatta contro i disagi mentali di entrambe le categorie ma contro le notizie false. Non è questione di negare o affermare la possibilità che esistano congiure, tutt'altro. E' che tanto il cospirazionismo quanto il suo opposto, demonizzano o angelicano - tributando una benignità a se stessi e una malignità all'avversario - le forze di un conflitto che non è tra Bene e Male ma è semplicemente un conflitto tra interessi contrapposti. Io per esempio nei conflitti di cui spesso parlo e nella cui analisi porto quel po' di conoscenza che ho, sono schierato da una parte che rappresenta *per me* il Bene, contro una parte che io ritengo il Male, ben cosciente che per l'avversario sono un Male da eliminare o quantomeno da rendere inoffensivo. Ma ho consapevolezza che io identifico col Bene quello che è un mio interesse e che lo stesso fa il mio nemico. E' con queste premesse che mi affaccio ad un tema che mi è sempre interessato poco perché non l'ho mai ritenuto interessante ma che è tornato di moda con l'arresto di Messina Denaro: la Massoneria. Il trapanese del resto è notoriamente - come il lucchese, l'aretino, il bolognese, il ferrarese - terra di massoni e quindi è finita anch'essa sotto la lente di ingrandimento. Di solito, quando scrivo che per me la Massoneria è una favoletta raccontata dal potere oppure qualcosa di enormemente sopravvalutato, ottengo il risultato di farmi dire che sì, invece è potentissima, che le lobby sono pericolosissime e ottengono questo e quell'altro. Ma io non metto affatto in dubbio né l'esistenza di un gruppo di persone che si fanno chiamare massoni, né la potenza di questo gruppo ma la sua onnipotenza. E proverò a spiegare perché.

Tanto i calciatori quanto i presentatori televisivi, quanto gli attori, sono tanto abili nel proprio mestiere quanto tremendamente polli quando si tratta di occuparsi dei propri guadagni, anche perché dall'altra parte ci sono editori, produttori cinematografici e presidenti di squadre di calcio, che non sono propriamente gigli di campo, anzi spesso sono veri e propri squali. Dunque affidano la cura dei propri interessi ad una figura di mediazione: l'agente.
Questa figura colma la loro ignoranza, guadagnando una percentuale per ogni contratto concluso, impedendo che i propri assistiti vengano truffati dai presidenti. In virtù dei propri guadagni, l'agente aumenta il proprio potere e finisce per alterare il mercato a proprio favore, strappando per i propri assistiti ingaggi enormi, col risultato che la controparte rappresentata dai datori di lavoro si trova spesso in forte difficoltà.
Un luogo comune è quello di lamentarsi del "potere dei procuratori" ma è una scemenza. Il potere di un agente è dovuto al fatto che i datori di lavoro non hanno la lungimiranza di capire che se oggi uno di loro acquista un giocatore a parametro zero, domani qualcuno può ripetere lo scherzetto con lui stesso. Se, viceversa, presidenti, editori, produttori cinematografici si associassero e dicessero che con l'agente Mario Rossi non si fanno affari, a Mario Rossi per campare toccherà andare a raccogliere i pomodori.

Questo si applica anche alla massoneria. Senza dubbio esistono forti gruppi di potere che si nascondono nell'ombra. Ma intanto, sono poteri frastagliati. La persona di buonsenso, che conosce le dinamiche del potere, sa benissimo che quando i segreti sono detenuti da troppe persone, non sono più segreti: prima o poi c'è sempre qualcuno che può parlare e svelare i piani. Viceversa, il vero potere è strutturato in gruppi di persone che ignorano l'esistenza gli uni degli altri. Paolo Di Lauro, per dire, che per trent'anni ha avuto il comando di uno dei clan più potenti di Napoli, aveva al proprio servizio una miriade di uomini che ignoravano l'esistenza gli uni degli altri, e finanche l'esistenza dello stesso capo, in un meccanismo di scatole cinesi che per gli inquirenti fu difficilissimo estricare.
Ma soprattutto, questi gruppi di potere non esisterebbero se le cooperazioni tra le forze che rappresentano il potere ufficiale, pur mantenendo la propria dialettica, fossero leali e se si rendessero conto che queste figure di intermediazione sono un pericolo. Mi spiegherò meglio.
I golpe giudiziari che travolsero le classi politiche europee degli anni Novanta - Mani Pulite fu solo uno dei tanti, ci fu il caso Mitterand, il caso Kohl e altri - riuscirono perché le classi politiche non furono compatte nel riconoscere il pericolo derivante dal crollo del Muro di Berlino e ognuna di esse cerco di ricavarne un vantaggio a scapito dell'avversario. Col risultato che oggi le classi politiche europee sono TUTTE commissariate. Si dice sempre, per esempio, che esistano le cosiddette élite, e si fa il nome dei Rothschild, del Bilderberg, degli Illuminati, di Soros, e quant'altro. Oltre all'immancabile lobby ebraica. A sentire molti, queste forze sarebbero in grado di dominare il mondo. Quanto questo sia falso, è sufficiente riscontrarlo dalla fine che questi personaggi tendono a fare in paesi davvero sovrani. In Russia, in Cina, in India, i lobbisti vengono o ammazzati o perseguitati. Dove invece hanno spazio è nel nido di vipere chiamato Occidente in cui la cooperazione tra i paesi non è leale, anche perché, a dispetto della propaganda, non esiste alcun Occidente, ma un paese sovrano e tanti vassalli, valvassori e valvassini, che cercano di fottersi gli uni con gli altri, invece di ribellarsi al sovrano. E allora ecco che questi poteri diventano dominanti.

Straparlare di Massoneria - che se fosse davvero quel che dicono, nessuno lo saprebbe - è utile perché permette ai codardi di potersi scagliare contro un nemico invisibile, indefinibile, inafferrabile, dimenticando che il nemico è palese, evidente, ma troppo forte per essere affrontato a viso aperto, almeno da soli. Il nemico dei paesi europei è uno solo e si chiama Stati Uniti. Che poi, in un mondo senza gli americani, i cinesi o i russi si comporterebbero uguale o peggio, non cambia nulla: sarebbe solo la conferma che non esistono liberatori ma solo occupanti e che bisogna difendersi da soli. Ma il nemico è chiarissimo, ha un nome, ha perseguito politiche palesemente ostili ai paesi europei, peraltro seguendo la legittima linea del proprio interesse, anche perché gli Stati Uniti o si comportano così o fanno la fine dell'URSS. Ma capirlo richiederebbe un conflitto che, prima di essere militare ed economico, sarebbe culturale, perché non si tratterebbe solo di chiudere un'alleanza militare ed economica con tutte le enormi conseguenze del caso - e già basterebbero ampiamente - ma anche di bonificare il terreno mentale degli italiani, dopo almeno ottant'anni di bombardamento mentale anglosassone. E allora è molto più facile aizzare la povera gente contro massonerie, satanisti, élite, illuminati, nutrendo una controinformazione che naturalmente ne ricava ampi guadagni, senza che nessuno si chieda se Soros avrebbe potuto fare quel che ha fatto e che sta facendo, senza un forte potere geopolitico che gli coprisse le spalle.

Così il problema non è se esista la Massoneria o meno, ma se sia davvero potente come dicono e non sia invece la ripetizione di un fenomeno peraltro verificatosi più volte nella storia, ossia l'uso di un potere che si vorrebbe occulto - talmente occulto che i giornali lo nominano costantemente - come nemico pubblico da additare, per nascondere i nemici veri. Certamente esiste una manica di delinquenti che si autonominano massoni nella convinzione di fare del Bene (ma avreste sentito gli stessi discorsi sulla benignità della camorra anche da Cutolo) ma non sono loro i vertici del potere, come non lo sono i mafiosi. Un mondo che si compattasse per combattere questi poteri, se ne libererebbe in una giornata. Così come gli americani, che una certa narrazione fintamente controinformativa vorrebbe vittime della lobby ebraica, se davvero volessero, degli ebrei si libererebbero in cinque minuti. Gli ebrei servono al Potere affinché il mondo odi gli ebrei e non il Potere. E così i massoni. E quando il Potere si rende conto di non riuscire a governare più il popolo, ecco che gli getta l'ebreo o il massone da perseguitare, per poi mettere un altro potere occulto.
E questo è quanto.

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Il fatto é che MMD é stato "trovato" adesso, non mesi fa. Perché se il fatto fosse avvenuto mesi fa sarebbe stata incolpata la Russia, dato che, con grande clamore, i media hanno dato la notizia che nel covo c'era un libro su Putin. Adesso la gente se ne frega di "ha stato Putin" e allora....vai di Massoneria!!
 

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Franco Marino
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